Banconote da 500 euro per riciclaggio e terrorismo? Scusate il ritardo…

Con 14 anni di ritardo anche il presidente Bce Mario Draghi e la stessa Banca Centrale Europea – che le ha emesse, appagando il delirio di onnipotenza dei tecnocrati – scendono in campo nella lotta al terrorismo, utilizzando  gli strumenti in dotazione alla Bce e cioè i controlli sull’ uso del contante. La Commissione Ue intende far guerra all’ utilizzo delle banconote da 500 euro da parte dei terroristi e lo farà con un alleato prezioso, il presidente dell’Eurotower.
Secondo quanto ha riportato il Financial Times, l’esecutivo comunitario presenterà una proposta per chiedere di indagare sull’alto numero sospetto di bigliettoni viola in circolazione, per cercare di soffocare così il finanziamento illecito alle attività terroristiche. «L’uso di banconote ad alta denominazione, in particolare quella da 500 euro, è un problema riportato dalle autorità giudiziari», si legge nel testo, in quanto «c’è forte domanda tra gli elementi criminali dovuta al loro alto valore e basso volume».

La Commissione Ue intende lavorare con Europol, ma è la Bce ad avere l’esclusivo controllo su monete e banconote in circolazione. Il suo presidente Mario Draghi, davanti al Parlamento Ue, ha assicurato che l’istituzione sta studiando il problema, ma ha dovuto ammettere che non è ancora stata presa nessuna decisione. «Vogliamo apportare dei cambiamenti», ha assicurato, «e siamo determinati a non rendere la vita facile ai criminali», ha detto Draghi.

Adusbef e Federconsumatori, già a partire dal 2002, avevano stigmatizzato il delirio di onnipotenza degli oligarchi della Banca Centrale Europea. Le banconote da 200 e 500 euro, invece di essere funzionali a pensionati e lavoratori, sembravano già allora fatte apposta per riciclatori e criminali: in una valigetta 24 ore possono essere trasportati 6 milioni di euro, in un pacchetto di sigarette fino a 100.000 euro. Una situazione che, come era facile prevedere,  avrebbe alimentato traffici illeciti, contrabbando, criminalità economico-finanziaria, evasione fiscale.
Ben venga il tardivo ravvedimento operoso di Ue e Bce, spesso fuori dalla realtà, che dovrebbero prestare maggiore attenzione alle critiche sacrosante delle associazioni dei consumatori, che denunciavano inascoltate il pericolo, ben 14 anni fa, e lo sdegno di consumatori e precari, la cui paga non arrivava neppure a 2 banconote da 500 euro.


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