Pessima decisione il “no” di Oslo. Respinge l’accorato invito del genocida Netanyahu di premiare l’essere umano più lontano dal concetto onnicomprensivo della pace, il fraterno amico Trump. Ma è colpa del criminale, che Israele non ha la forza politica e sociale per ‘sbattere’ nelle patrie galere (scusate il verbo troppo diretto, ma efficace). Bibi ha commesso un errore da matita rossa e blu. Avesse perfezionato la richiesta, suggerendo di sdoppiare per una volta il premio e di estenderlo anche alla propria nobile esistenza, i saggi del Nobel, nessun dubbio, avrebbero aderito con entusiasmo alla geniale proposta. Peccato, il massacratore di bambini palestinesi, impegnato concludere l’operazione “Garza rasa al suolo”, non ci ha pensato e il premio è andato all’antagonista di Maduro, ignobile dittatore del Venezuela.
PERCHÉ INDIGNARSI SE LA BORGATARA DELLA GARBATELLA indossa la camicia nera, nasconde dietro la schiena un mattarello a sua volta nero e dopo l’accorato lamento per tipi poco raccomandabili “che politici (ma quali rifiuta di dirlo) manderebbero sotto la sua abitazione con cattive intenzioni, assimila la sinistra italiana al terrorismo di Hamas. Lei è fatta così, per non dar conto del suo governo del nulla spara incredibili cavolate e volta le spalle ancora una volta a chi vorrebbero chiederle “Ma ti sei bevuta il cervello?” Chiusa la parentesi Giorgia, l’Oscar della scempiaggine spetta a Piantedosi, una delle maglie nere dell’esecutivo. Che trovata, da suggerire ai comici di Zelig: il massacro di Palestinesi, gli oltre ventimila bambini uccisi, la spettrale distruzione della Striscia? Commenta il ministro: “Da parte dell’esercito israeliano ci sarebbe stata qualche esagerazione” (!!!).
DA QUALCHE TEMPO LA7 SBANDA, concede molto, troppo a giornalisti e politici della destra, in tema di genocidio oppone alla condanna universale posizioni ambigue di un suo conduttore. Da ultimo sorprende la metamorfosi di Mentana, a tratti estimatore della signorina presidentessa del consiglio. C’è di peggio: per descrivere il tragico contro esodo dei palestinesi superstiti in direzione del nord di Gaza, usa il termine “transumanza’, Piovono le contestazioni. Tra gli altri Heather Parisi gli rinfaccia: “La Treccani descrive la transumanza come la migrazione stagionale del bestiame, svelata la ragione del perché Mentana si è sempre opposto all’uso del termine genocidio per il popolo Palestinese. Per lui sono animali”. Non è la prima volta che il termine transumanza finisce nel mirino: anche Andrea Gianbruno, ex di “Yo soy Giorgia”, parlando di migranti ha usato la stessa parola.
VERBA VOLANT, VIDEO CANTA. Un giovane palestinese, tra le macerie di Gaza, sventola la bandiera italiana e Tajani, a petto gonfio di orgoglio patriottico lo interpreta come un grazie al governo Meloni di cui fa parte, dell’esecutivo che nei due anni del genocidio ha rifiutato di definirlo genocidio e ha continuato a fornire armi a Netanyahu. Un video sputtana il ministro degli Esteri (altre scuse per questo verbo aggressivo). Il giovane palestinese tiene a dire che la bandiera italiana gonfia di vento segnala la riconoscenza per la solidarietà del popolo italiano in piazza per la pace e contro il genocidio: “E sia chiaro, è così”.
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.






























