Il calcio, industria e identità: perché resta uno dei motori dell’economia italiana

Nel nostro Paese – non solo, ovvio – il calcio non è solo un rito collettivo: è una filiera industriale che muove valore, occupazione, investimenti, diritti e contenuti mediatici. Secondo il ReportCalcio 2025 della FIGC, l’impatto complessivo (diretto, indiretto e indotto) sul PIL nazionale è stimabile in 12,4 miliardi di euro, con 141.000 posti di lavoro attivati lungo la catena del valore (club, fornitori, eventi, media, servizi). È una dimensione che rende il calcio uno dei settori più prolifici dell’industria dell’intrattenimento in Italia.

 

Fatturati record, struttura dei ricavi e pubblico allo stadio

La stagione 2023/24 può essere utilizzata come esempio lampante. Essa ha segnato un record storico di valore della produzione nel calcio professionistico italiano, oltre 4,5 miliardi di euro. A trainare il dato sono stati la tenuta dei diritti TV (circa 1,5 miliardi), il balzo delle sponsorizzazioni e attività commerciali che per la prima volta superano 1 miliardo, e il ticketing salito a 478 milioni grazie al ritorno massiccio del pubblico. L’affluenza complessiva tra campionati e coppe ha toccato 21 milioni di spettatori, con la Serie A a 31.172 presenze medie, il livello più alto dall’annata 1992/93.

Questa spinta “di sistema” si vede anche nel confronto europeo. Deloitte stima che i club di Serie A abbiano generato 2,9 miliardi di ricavi nel 2023/24, mentre l’intero mercato europeo ha raggiunto il massimo storico di 38 miliardi: numeri che certificano la centralità del calcio italiano nel “Big Five”, pur con margini di miglioramento su matchday e commerciale.

 

Diritti TV, pirateria e il nodo della distribuzione

Sul fronte domestico, il ciclo 2024–2029 ha confermato il campionato su DAZN e Sky con un valore annuo intorno a 900 milioni di euro: elemento di stabilità, seppure su livelli inferiori al top europeo. Resta però un freno strutturale: la pirateria. La Lega Serie A stima perdite nell’ordine di 300 milioni l’anno, risorse che mancano alla filiera e in particolare agli investimenti in vivai e infrastrutture. Non a caso, la stessa Lega sta premendo molto su questo tema a livello mediatico.

 

Partecipazione di massa, crescita del femminile e audience

Il calcio è anche base sociale e partecipativa: quasi 1,5 milioni di tesserati FIGC, di cui 1,13 milioni calciatori e circa 900 mila giovani. Nello stesso perimetro, le giocatrici sono più che raddoppiate dal 2008 e sfiorano le 50.000. Sul versante media, nella stagione 2023/24 l’audience TV in Italia ha superato 470 milioni di telespettatori, con una platea globale per la Serie A stimata in 710 milioni di fan.

Oltre alla dimensione sportiva e culturale, i riflessi fiscali sono tangibili: la contribuzione fiscale e previdenziale del solo settore professionistico, cumulata negli ultimi 17 anni, sfiora i 20 miliardi di euro; ogni euro pubblico investito nello sport di vertice genera, secondo la FIGC, un ritorno di €20,5 in imposte e contributi.

 

Stadi e infrastrutture: la vera frontiera competitiva

L’età media degli impianti e la complessità autorizzativa frenano la crescita del matchday. Con l’orizzonte di EURO 2032 (co-organizzazione Italia–Turchia), governo e sistema calcio hanno riacceso l’attenzione su riqualificazioni e nuovi stadi, perché da qui passa una parte rilevante dei ricavi futuri (ospitalità, servizi premium, eventi non calcistici). La modernizzazione è ormai una necessità non rinviabile per colmare il gap con Inghilterra e Germania. Non a caso, in molte città come Milano e Napoli si sta facendo letteralmente una corsa contro il tempo per plasmare nuovi impianti che possano rispondere alle moderne esigenze imposte per le competizioni nazionali e internazionali.

 

Governance e capitali: più sostenibilità, più investimenti

I conti stanno migliorando: nell’arco di tre stagioni le perdite aggregate si sono dimezzate (da 1,4 miliardi a 731 milioni), mentre la spinta commerciale e di ticketing ha ridotto l’incidenza del costo del lavoro. In parallelo, il calcio italiano continua ad attrarre capitale estero: oltre 5 miliardi di ricapitalizzazioni negli ultimi anni, con 27 club professionistici a proprietà straniera (in prevalenza statunitense).

 

Dati, tecnologia e non solo: come si informano tifosi e analisti

Il calcio è ormai da tempo parte integrante anche della vita quotidiana e lo sviluppo sempre crescente del web ha velocizzato ancor di più un processo già in essere. Tra i vari strumenti utili presenti online possiamo trovare i comparatori di quote, i quali raccolgono non solo le migliori quote dei vari bookmaker, ma anche dati e statistiche che possono avere importanza a livello informativo.

Ottenendo un quadro d’insieme tra informazioni e promozioni, puoi scommettere con bonus e trovare anche le varie statistiche di giornata e i numeri più interessanti per ogni competizione.


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento