MONI OVADIA / IL VERO NODO? LA BANDA DI SIONISTI-NAZISTI A TEL AVIV

Gaza, sarà vera pace?

Fresco di firma l’accordo per un cessate il fuoco, la tregua: che almeno in teoria stoppa il genocidio. Ma continuano i mortali raid nella Striscia, 10 morti e 49 feriti dopo l’annuncio.

Il tutto, poi, deve ancora essere ratificato dall’esecutivo killer di Tel Aviv: con il ministro ultrasionista delle Finanze, Bezalel Smotrich che anticipa il suo NO, motivandolo così: “E’ un errore gravissimo per Tel Aviv accettare la proposta. E’ soprattutto un errore gravissimo rilasciare i prigionieri palestinesi, perché ciò comporterebbe la liberazione di futuri leader terroristi”.

Bezalel Smotrich. Sopra, Moni Ovadia

Secondo non pochi analisti, pur diminuendo l’intensità dei bombardamenti, Israele continuerà a mantenere, con il suo esercito (IDF) autore dei crimini più efferati nei due anni di genocidio, una pervasiva presenza militare nelle zone strategiche della Striscia, e a portare avanti operazioni mirate e rastrellamenti nei centri urbani. Anche con l’obiettivo di consolidare la sua presenza in Cisgiordania, del cui destino – guarda caso – non si parla nell’accordo di tregua né nei famosi (o famigerati) 20 punti elaborati da prossimo Nobel per la Pace, Donald Trump, alcune settimane fa.

Dove invece veniva illustrata, ad esempio, la futura governance di tutta la martoriata area (cosa di cui non si parla per niente nell’accordo per il cessate il fuoco).

E’ proprio qui il vero nodo.

IL FUTURO DI GAZA NELLE MANI DI KILLER BLAIR

Perché bloccata a fatica, per adesso (e bisogna vedere se i raid si fermano nelle prossime ore), la strage degli innocenti palestinesi (70 mila in due anni esatti, 600 mila le vittime stimabili, per i decessi continui dei malati, dei mutilati, di chi ha vissuto per appunto 48 mesi senza cibo, senza acqua, senza tetto,  in condizioni totalmente disumane), sarà necessario vedere, in concreto, quale ricostruzione prenderà corpo, chi e come gestirà i flussi da miliardi di dollari, cosa succederà appunto della Cisgiordania e via di questo passo.

Tony Blair

Un esempio lampante su tutti. Nei 20 punti griffati Trump si parla vagamente di un ‘Super Comitato’ di grandi esperti internazionali. Si fa cenno a grandi eccellenze mondiali, di vip super partes, non viene fatto alcun nome: tranne quello di Tony Blair, l’ex premier britannico che nell’ultimo decennio, a bordo del suo maxi  think tank – il ‘Blair Institute for Global Change’ –  è stato super gettonato dai governi dei paesi arabi moderati. E ha contribuito ad elaborare il primo, folle progetto made in Trump di febbraio scorso, la ‘Riviera di Gaza’ tutta resort, alberghi a sette stelle, piscine e grattacieli.

Con ogni probabilità sarà proprio mister Blair – il famigerato inventore dalla maxi bufala sulle armi di distruzione di massa costata il massacro del popolo iracheno nel 2001 – il futuro ‘Governatore Maximo’ di tutte le operazioni: c’è da dormire sonni davvero poco tranquilli. Come la Voce ha anticipato in una cover story messa in rete il 27 settembre e titolata

TONY BLAIR / ECCO IL NUOVO GOVERNATORE DI GAZA. A GENOCIDIO COMPIUTO

 

Nella mente di Trump, trascorreranno anni e anni prima che il governo del territorio possa passare ai palestinesi. Visto che ce ne vorrà un bel po’ per la ricostruzione, visto che bisogna garantire la ‘sicurezza’ degli israeliani dai sempre pericolosi palestinesi, visto che occorrerà del tempo prima che l’Autorità Nazionale Palestinese possa essere riformata da capo a piedi, in modo tale da poter contare su un organismo ‘fantoccio’, eterodiretto dal tandem degli alleati di ferro, Usa & Israele.

Capito quale spartito stanno preparando Lorsignori e quale musica verrà suonata per il futuro di Gaza e dei palestinesi?

Sullo sfondo, poi, c’è l’eterno dilemma dei ‘due popoli e due Stati’.

 

SOS CRICCA SIONISTA: IL J’ACCUSE

A questo proposito, e soprattutto per identificare il vero nemico da sconfiggere, altrimenti ostacolo perenne per ogni vaga idea di pacificazione, vi proponiamo i passaggi principali di un’intervista ad uno degli intellettuali più lucidi nel sempre più omologato panorama culturale, Moni Ovadia. L’ha messa in rete ‘Il Vaso di Pandora’.

Ecco due frasi che entrano nel vivo delle questioni bollenti: “Il sionismo non ha niente a che vedere con l’ebraismo”.

E “Solo con la fine del sionismo avremo la pace”.

Israel Katz

Da qui non si scappa. E’ questo il vero nodo, visto che da oltre un quindicennio il potere a Tel Aviv è nelle mani di una banda di sionisti, capeggiata da Bibi Netanyahu, in pole position il Kapò Smotrich, a seguire il ministro della Sicurezza Nazionale Ben Gvir e il ministro della Difesa Israel Katz.

Riprendiamo con le parole di Ovadia.

L’ebreo è uno straniero sulla terra, perché la terra è di Dio. L’itineranza dell’ebreo costituisce la sua stessa identità”.

Ultimamente, Josep Borrell, ex capo della diplomazia UE, ha dichiarato ‘L’Olocausto ha dato ad Israele un assegno in bianco per il genocidio’. Norman G. Fienkelstein – ebreo americano e figlio di sopravvissuti ai lager (e autore diL’industria dell’Olocausto’, ndr)- definisce l’Olocausto una strumentalizzazione della sofferenza, un’arma ideologica sfruttata per fini politici, e Israele uno ‘Stato completamente folle’. Netanyahu, Ben Gvir e Smotrich appartengono tutti al sionismo revisionista, molto vicino ad ambienti fascisti e nazisti, come ha ben spiegato ultimamente anche Thierry Meyssan nel suo articolo ‘Netanyahu e il nazismo’.

Continua Ovadia: “La Dichiarazione del Congresso Ebraico Antisionista, tenutosi a Vienna dal 13 al 15 giugno 2025, afferma inequivocabilmente: ‘Come ebrei antisionisti, siamo uniti a tutti i palestinesi – in Palestina e in esilio – contro il sionismo e i suoi crimini, inclusi genocidio, apartheid, pulizia etnica e occupazione. Affermiamo il diritto dei popoli  sotto occupazione di resistere con ogni mezzo, come riconosciuto da diverse disposizioni dell’ONU”.

E conclude: “La soluzione Due popoli-Due Stati è una truffa. Meglio uno Stato laico democratico. Ma soprattutto, bisogna abbandonare il sionismo per avere la pace”.

Capito, senatrice a vita Liliana Segre?

Ecco, a seguire, il pezzo (e soprattutto il video) messo in rete da ‘Il Vaso di Pandora’, titolato  Moni Ovadia: i sionisti non sono ebrei, ma nazifascisti e idolatri


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