Scuola proPal

“Interrompere ogni rapporto con Israele, a cominciare dal gemellaggio con Tel Aviv”: mozione presentata, in Consiglio comunale di Milano da Carlo Monguzzi, consigliere dei Verdi. Chiede che il suo ordine del giorno venga votato al più presto e invita la giunta a esporre la bandiera della Palestina a Palazzo Marino come segno di solidarietà. Monguzzi, applaudito, l’ha esposta la bandiera palestinese nell’aula del consiglio.

GRETA THUNBERG e chi con lei ha subìto le angherie degli israeliani calpestando i diritti dei volontari ‘arrestati’ illegalmente, hanno raccontato il disumano, illegittimo comportamento dei carcerieri che ha indignato tutto il mondo. Obiettivo: arrivare alle prove dei crimini commessi. Inchiesta di “PresaDiretta”: attivisti e avvocati, dal Perù alla Gran Bretagna, dal Belgio all’Italia, presentano azioni legali contro singoli esponenti delle forze di difesa israeliani.

INDECENTE E NON RICHIESTO il commento di Trump, amico e socio in affari di Netanyahu su Greta Thunberg: “Piantagrane con un problema di gestione della rabbia. Dovrebbe consultare un medico”. Parole in contrasto con i fatti. Greta, lucidissima da denunciato i soprusi subìti, mentre   esponenti del governo italiano, con in testa la signorina presidentessa del consiglio si sono vantati di aver assicurato adeguata assistenza agli italiani della Flottilla arrestati da Israele illegalmente in acque internazionali, ma non una parola sul rifiuto di pagare il biglietto per il rientro in Italia degli attivisti. Turkish Airlines li umilia, riporta i volontari in Italia con biglietti gratis.

NAPOLI, LA LETTERA DEI DIRIGENTI SCOLASTICI PER GAZA: “Ci uniamo alla mobilitazione. Basta barbarie”. A Napoli anche la scuola, prende ufficialmente posizione contro il genocidio a Gaza e la barbarie che sta portando allo sterminio del popolo palestinese. Se attraverso i media allineati alle posizioni governative, ancora si mette in dubbio la portata criminale delle azioni di Israele, la pressoché totalità della  cittadinanza italiana è concorde nel condannare gli orrori sistematicamente perpetrati nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. La lettera, dei presidi:

“Il ritorno della guerra in Europa dopo ottant’anni e la presenza, in diverse parti del mondo, di numerosi conflitti armati rappresentano un dramma collettivo. La crescente corsa al riarmo è a dir poco inquietante e alimenta tensioni e paure che mettono a rischio il futuro delle giovani generazioni. Ma lo scenario davvero raccapricciante, dove l’escalation di violenza ha superato ogni limite umano, è senza dubbio quello di Gaza, dove non è in corso l’ennesimo conflitto armato tra due eserciti, bensì il massacro sistematico del popolo palestinese da parte dell’esercito israeliano, che sta utilizzando persino la fame come arma di sterminio. È evidente che siamo ben oltre la reazione all’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, che condanniamo con forza. Mentre le famiglie degli ostaggi attendono il ritorno dei loro cari, a Gaza è in atto un vero e proprio genocidio, riconosciuto come tale dalla Commissione ONU ai sensi della Convenzione internazionale. Di fronte a questa catastrofe umanitaria e culturale, la scuola si è già mobilitata da tempo, promuovendo attività di sensibilizzazione, riflessione e dialogo all’interno delle proprie comunità educanti. Tuttavia, dopo la recente repressione, avvenuta in acque internazionali, della missione civile e umanitaria della Global Sumud Flotilla, riteniamo sia giunto il momento di dare pubblicamente voce al nostro sdegno. Perché a Gaza sta morendo l’Occidente con la sua civiltà, mentre la comunità internazionale non sembra in grado di realizzare alcun tipo di argine alle continue violazioni del diritto in corso, né di rendere concreta la prospettiva di pace basata sulla coesistenza di due popoli e due Stati. Noi Dirigenti Scolastici ci uniamo quindi alla mobilitazione in atto nel Paese e lo faremo ciascuno secondo la propria sensibilità, anche scendendo in piazza e prendendo parte a manifestazioni e scioperi. Intendiamo soprattutto riaffermare il nostro ruolo di leadership educativa, in una scuola che trova nella Costituzione il suo faro e nei suoi valori il riferimento. Il nostro impegno più importante resta quello culturale, perché le ragioni dell’umano prevalgano sempre sulla barbarie. Continueremo a lavorare per questo nelle scuole che dirigiamo, promuovendo innanzitutto lo sviluppo del pensiero critico e l’educazione alla cittadinanza attiva. Mai come oggi abbiamo il dovere di formare persone consapevoli, capaci di leggere il presente e comprendere la complessità del mondo, persone che non perdano mai la speranza nella nostra umanità, che non perdano mai la fiducia nell’importanza della conoscenza e della democrazia, e che siano in grado di schierarsi a favore dei diritti, della dignità umana e della pace, consapevoli del potere formidabile che ha la mobilitazione delle coscienze nel cambiare il corso della Storia”.

 

 

Da la Repubblica del 7 ottobre 2025, a tutta pagina 32 

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# È ANCORA IL 7 OTTOBRE

BAMBINI, DONNE, UOMINI, EBTREI, MUSULMANI, BEDUINI, CRISTIANI.

1200 MORTI.251 RAPITI. DI CUI 48 ANCORA OSTAGGI DI HAMAS. ROGHI UMANI, STUPRI MULTIPLI E DI GRUPPO. MUTILAZIONI.EFFERATEZZA E CRUDELTÀ. UNA VIOLENZA SENZA PARI

NON È CERTO LA PRIMA VOLTA CHE IL TERRORE JIADISTA ATTACCA IL MONDO LIBER. TWIN TOWERS DI NEW YORK (2001) STAZIONE DI MADRID (20204) BATACLAN DI PARIGI (2015). AEROPORTO DI BRUSELLES (2016) E ALTRI ANCORA. MA QUELLO CHE È SUCCESSO IL 7 OTTOBRE È QUALCOSA DI MAI VISTO PRIMA. È UNA NUOVA DIMENSIONE DELL’ORRORE CHE MINA IL NOSTRO FUTURO.

SÌ, È ANCORA IL 7 OTTOBRE. PERCHÉ L’IDEOLOGIA DELLA VIOLENZA E DELL’ODIO OGNI GIORNO S’INFILTRA NELLE PIAZZA DELLE CITTÀ ITALIANE E NEI SOCIAL MEDIA. E STA PERMEANDO I LUOGHI DOVE SI FORMA IL PENSIERO: LE SCUOLE, LE UNIVERSITÀ, LA CULTURA. E I MEZZI D’INFORMAZIONE, MENTRE IL TERROSIMO SI ARMA DI NUOVO.

NON DIMENTICHIAMO IL 7 OTTOBRE.DIFENDIAMNO I VALORI DEL MONDO LIBERO

ASSOCIAZIONE SETTEOTTOBRE

GUARDA I VIDEO DEL 7 OTTOBRE

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Commento:

Il mondo, l’Italia democratica hanno condannato con forza l’attentato del 7 ottobre e solidarizzato con Israele, non certo con la destra di Netanyahu. E CON I TRAGICI EPISODI DI TERRORISMO CHE CITA L’ASSOCIAZIONE SETTEOTTOBRE I PALESTINESI NON HANNO AVUTO NULLA A CHE FARE. La marea umana che ha riempito le piazze italiane ha manifestato per la Pace e contro il genocidio che ha ucciso 70mila palestinesi (purtroppo il numero è destinato a crescere quando Gaza sarà liberata dalle macerie delle abitazioni, delle scuole, degli ospedali rasi al suolo dagli israeliani). Le scuole, le università, la cultura dell’Italia condannano il 7 ottobre e non meno il massacro di palestinesi innocenti (più di 20mila bambini). Sono in piazza perché non si avveri la minaccia “Mai lo Stato di Palestina”, “Uccideremo fino all’ultimo palestinese, anche i bambini”, perché si avveri la volontà del mondo per “Due popoli, due Stati”. Denunciano l’infiltrazione nei cortei pacifici di provocatori che da sempre creano disordini alle manifestazioni democratiche che la polizia non fa nulla per prevenire.   Non una parola dell’Associazione sulla strage di Gaza


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