I vertici UE cercano di comprare il consenso dei media elargendo denari a pioggia su giornali ed emittenti, 1 miliardo di euro tondo tondo.
Senza dimenticare uno speciale cadeau per l’Ucraina che, fino a prova contraria, non ha ancora fatto il suo ingresso al Parlamento di Strasburgo.
Non ce ne sarebbe neanche bisogno, visto che quei media europei sono già asserviti ai Poteri: dalla Casa Bianca allo stesso Parlamento UE, passando per Big Pharma e l’industria militare, oggi in forma smagliante. Ma un grosso regalo in più non fa mai male.
L’elenco completo di tutti i beneficiari delle generose prebende UE è stato stilato da un comitato -‘MCC Brussels’ – costituito a novembre 2022 allo scopo di “promuovere il dibattito sul futuro dell’Europa”. E fa parte di un dettagliato rapporto titolato “THE MEDIA MACHINE OF BRUSSELS – FINANZIARE I MEDIA EUROPEI E MODELLARE IL DISCORSO PUBBLICO”.
Un elenco dei soggetti beneficiari lunghissimo e più avanti ve lo proponiamo.
Ma ecco qualche anticipazione.
Apre la super lista proprio l’Italia che vede, in pole position per la gentile donazione, ‘ANSA’, la prima agenzia italiana di notizie, che porta a casa un bel bottino, pari a 5 milioni e 600 mila euro.
Segue ‘il SOLE 24 ORE’, ossia il quotidiano della Confindustria che non piange proprio miseria: nelle sue casse finiscono due distinte tranche. La prima, da 1 milione e mezzo di euro, destinata direttamente al quotidiano; la seconda, da 1 milione 800 mila euro, al ‘Progetto Plus’ partorito in casa.
Mamma ‘RAI’ deve accontentarsi del terzo posto nella special hit: vengono recapitati a Viale Mazzini 2 milioni di euro.
Diamo uno sguardo ai super top UE.
Fa la parte del leone ‘EURONEWS’, la nota piattaforma europea, che si accaparra la bellezza di 230 milioni di euro.
A lunga distanza segue, con a bordo ‘appena’ 27 milioni, l’‘EUROPEAN DIGITAL MEDIA OBSERVATORY’.
Passiamo alle singole nazioni.
In testa la Germania, con i 35 milioni elargiti all’emittente pubblica radiofonica ‘DEUTSCHE WELLE’.
Segue la Francia, che via ‘ARTE’ (in partnership con alcuni media tedeschi) raggranella 26 milioni di euro.
Ed eccoci alla grande sorpresa che arriva da Kiev: l’emittente pubblica ucraina ‘SUSPILNE’, infatti, fa il colpaccio da 16 milioni di euro.
Briciole agli altri. 2 milioni alla spagnola ‘AGENCIA EFFE’. 1 milione 100 mila euro alla ceca ‘ECONOMIA’.
Ed infine, altra sorpresona non per l’importo, ma per la destinazione: 1 milioncino, infatti, sbarca in Estonia, beneficiaria ‘EER’: altro paese che non fa parte della sempre aperta UE…
Nel rapporto viene sottolineato che questa è solo una parte dei fondi stanziati da Babbo Natale-Ursula von der Leyen a favore dei media, che quindi dovranno essere sempre più gentili con lei. Ad esempio, come hanno appena fatto, dando grosso risalto alla super bufala del sabotaggio all’aereo di lady Ursula ad opera dei soliti russi assassini quando sorvolava i cieli della Bulgaria. Dopo 48 ore la clamorosa retromarcia: ma pensate che qualche giornale o tivvù abbia fatto sapere ai cittadini-utenti di quella figuraccia internazionale, un autentico sputtanamento per la Super Presidente della Commissione UE?
La quale ha comunque ben altre rogne cui pensare, come il ‘PFIZERGATE’ che si dovrà celebrare davanti al tribunale di Liegi: ossia la dirty story a botte di corruzione per l’acquisto UE da ben 71 miliardi di vaccini Covid ‘Comirnaty’made in Pfizer!
Dicevano, si tratta solo di una parte dei fondi stanziati dalla UE. Perché, in realtà, ce se sono per tutti i gusti. Vengono infatti allegramente finanziati – per fare solo due esempi – progetti per promuovere il ‘giornalismo investigativo’ oppure per combattere il dilagante fenomeno delle fake news, proprio come quella del sabotaggio inventato! Incredibile ma vero.
E tutto senza contare i succulenti appalti per le pubblicità istituzionali.
Nelle sue conclusioni, il molto istruttivo rapporto redatto da ‘MCC Brussels’ parla di “un intreccio semi-strutturale tra istituzioni UE e reti multimediali pubbliche”. Un condizionamento che più evidente non si può, un conflitto d’interesse monumentale. E, lo ribadiamo, per comprare il consenso di media già genuflessi…
Ovviamente di soldi, cifre, pressioni & condizionamenti non v’è alcuna notizia sui media di casa nostra, in pole position sul fronte del ‘vassallaggio’ e degli inchini, o della ‘funzione tappetino’ per lorsignori.
Per trovare tracce della stimolante relazione bisogna fare un salto in Germania, dove l’ottimo sito ‘UNCUT-News’ mette in rete la lunghissima lista dei beneficiari, nazione per nazione, importo per importo, media per media. Con alcuni commenti e note a margine di non poco significato.
Ecco il link che vi farà arrivare al pezzo (che poi potrete leggere azionando il traduttore automatico) sui cadeau griffati UE ai media (non direttamente ai giornalisti , come titola il pezzo).
Da Uncut-news.ch Die EU Hat 1 Milliarde euro an Medien Gezhalt: hier die Liste der Journalisten und Fackenprufer und wie viel erhalten haben
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