In 5 giorni la NATO piomberà nell’inferno e scomparirà dalla faccia della Terra.
E c’è già una data ben precisa per il fatale evento: 3 novembre.
Di quale anno?, vi starete già chiedendo.
Ma di questo, il 2025. Quindi fra meno di 2 mesi! Insomma, ci resta poco…
Non è la trama di un film fantapolitico o di un thriller distopico, come vanno molto di moda.
Ma la previsione catastrofica, che più nera non si può, messa a punto da uno che di guerre se ne intende, eccome: si tratta dell’ex vice comandante delle truppe NATO dal 20111 al 2014, il generale britannico Sir Alexander Richard David Shirreff, anni trascorsi in scenari di guerra come Kosovo, Iraq e Afghanistan.
Il quotidiano inglese ‘The Daily Mail’ pubblica un intervento a sua firma in cui dettaglia, per filo e per segno, lo scenario apocalittico, fornendo date, luoghi, nomi e perfino circostanze. Da far correre i brividi lungo la schiena.
Per non gettarvi nell’angoscia, riteniamo che si tratti di un allarme suonato soprattutto per svegliare l’Occidente, che il generale ritiene entrato ormai in un lungo, pericolosissimo letargo ed incapace di ogni reazione. Forse cerca di somministrargli una sorta di elettroshock. O chissà cos’altro. Forse una diavoleria dei servizi segreti inglesi, tanto per incutere terrore nei cittadini già abbondantemente impauriti…
Ecco comunque di seguito, in rapida carrellata, una serie di illuminanti flash tratti dal pezzo pubblicato dal Daily Mail e significativamente titolato “Come l’Occidente giungerà ad una fine sanguinosa nella Terza Guerra Mondiale”. E altrettanto esplicitamente sottotitolato: “Tutto inizierà con un blackout. Migliaia di razzi squarciano il cielo. Poi la Cina entra in gioco…”.
L’incipit mozzafiato, come in un perfetto giallo alla Hitchcock: “Il primo colpo della Terza guerra mondiale non sarà un missile. Ma un clic. Si tratterà infatti di un gigantesco cyber-attacco coordinato e progettato da tempo, e concentrato sui paesi Baltici. Estonia, Lettonia e soprattutto Lituania piomberanno nell’oscurità. Ma l’attacco non si limiterà certo solo a quelli, perché immediatamente, come un virus, si estenderà al resto d’Europa, colpendo reti elettriche, di comunicazione, i sistemi bancari e i trasporti”. Come del resto è già successo in modo clamoroso un paio di volte nel corso di quest’anno, facendo andare in tilt i paesi occidentali per 24 ore.
Come mai quella data, il 3 novembre? Subito spiegato l’arcano dall’ottimo generale: “Sarà il momento di massima vulnerabilità per tutta l’Europa, ed in particolare per nazioni come Francia, Germania e Regno Unito”.
Ma le tappe si susseguono fulminee, sempre dettagliate dall’ex numero due delle truppe NATO, non uno qualunque:” Le truppe russe, con il supporto di quelle bielorusse, muoveranno dall’enclave di Kaliningrad per poi invadere la Lituania. Sarà il primo atto di aggressione ad un paese che fa capo all’Alleanza Atlantica e che farà scattare l’articolo 5 del codice NATO”.
Prosegue come un carrarmato la narrazione del generale britannico in vena di profezie a brevissimo termine: “Il caos che deriverà in Europa da un situazione del genere contagerà tutti i governi. Che imporranno la legge marziale, trasformando in un baleno le nostre democrazie occidentali in veri Stati di emergenza”.
Eccoci al clou. “La risposta della NATO sarà paralizzata. Soprattutto per la mancanza di un sostegno popolare al presidente degli Usa Donald Trump. Il quale, a questo punto, preferirà non intervenire, chiedendo ai paesi europei di pagare il prezzo della loro difesa”.
Siamo ad un altro piatto forte, un secondo di robusta sostanza. Perché in quei fatidici 5 giorni la Cina non sta certo a guardare, e si muove come in modo rapidissimo, profittando del momento di caos internazionale per lanciare l’Operazione Taiwan da sempre vagheggiata. Del resto l’isola – spiega il generale – già indebolita per lo scarseggiare di aiuti militari e finanziari americani, non ha la forza di resistere e cede subito.
A questo punto, per evitare una immediata escalation e, soprattutto, il conflitto nucleare, Francia e Regno Unito riconoscono ufficialmente la sovranità di Pechino su Taiwan.
Sintetizza Sir Alexander Richard David Shirreff: “In cinque giorni l’equilibrio del potere globale cambia radicalmente. La Cina conquista il premio che desiderava da tempo, la Russia si garantisce la futura conquista dell’Ucraina e inizia e riprendersi gli stati baltici. La NATO si disintegra”.
E che fine fa la povera Europa nella nerissima previsione made in Shirreff? “Umiliata e sconfitta, sarà ridotta a mendicare un’alleanza almeno commerciale con i paesi dell’Estremo Oriente a trazione cinese”. Diventeremo dunque un colonia pechinese, come non pochi, già decenni fa, paventavano: ricordate il ‘pericolo giallo’ che faceva già capolino più di mezzo secolo fa nella borghesia d’un tempo? Eccoci. Arrivati a quel capolinea..
Da non sottovalutare che il profetico generale quasi dieci anni fa, per la precisione nel 2016, aveva firmato un libro che la diceva già lunga, all’epoca: “Guerra con la Russia: un avvertimento urgente all’Alto Comando Militare”, britannico, di tutta evidenza. E però, a quanto pare, del tutto inascoltato: con un MI6 – ossia il potentissimo servizio segreto del Regno Unito – che avrebbe clamorosamente toppato. In quel volume, infatti, il super generale vaticinava come la Russia potesse con estrema facilità invadere gli stati baltici; che una guerra tra NATO e Russia fosse altamente possibile; e che l’Occidente si trovasse in una condizione di totale impreparazione di fronte ad una tale evenienza.
Da chiamare il 113 o da procurarsi in tempo reale un bunker antinucleare?
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