FERROVIE ALLO SFASCIO / OSANO PURE PUBBLICIZZARSI

Estate d’inferno bollente imbandita dal governo sfascista di casa nostra.

Continuo caos trasporti.

Aeroporti da incubo, come sanno quasi quotidianamente milioni di viaggiatori e soprattutto turisti in queste settimane di fuoco. Basta un database in tilt in qualche aeroporto per mandare a farsi benedire (o maledire) tutto ‘O Sistema.

Peggio che andar di notte con le sempre più sgarrupate ferrovie di casa nostra. Anche qui, basta un bullone o una traversina fuori posto perché quello stesso Sistema marcio collassi. E i trasporti regionali via ferro… sempre più da settimo mondo, per la morte quotidiana di tanti pendolari trattati come vero bestiame e ritualmente condotti, in modo nazi, al macello.

E adesso, eccoci alla fresca trovata sfascista: proprio in vista degli esodi vacanzieri di luglio e agosto, aumentare i pedaggi autostradali. Un bel calcio in culo a tutti, quando proprio la premier che il mondo ci invidia solo qualche anno fa aveva sostenuto ai quattro venti che le tariffe autostradali erano intoccabili…

Matteo Salvini. Sopra, lo spot di Trenitalia

Il provvedimento, a quanto pare, è in “parcheggio”, per il niet del ministro delle Infrastrutture, nonché vice premier e capo Lega Salvini Matteo. Il quale, di tutto il resto, ossia del totale collasso del Sistema Trasporti nel Belpaese, se ne fotte e strafotte altamente: perché le sue energie fisiche e mentali (sic) sono tutte impegnate della maxi Operazione Ponte sullo Stretto, il regalo arcimiliardario che le mafie aspettano fameliche da anni.

Il vero, autentico bis del TRENO ad ALTA VELOCITA. La maxi imbarcata super miliardaria (che però – badate bene – continua ancora, inarrestabile e ormai incalcolabile) per i lavori del TAV, partiti ad inizio anni Novanta dalla modesta cifra di 29 milia miliardi di vecchie lire, poi lievitata subito a 150 mila miliardi, e cresciuta a livello esponenziale. Lo ha documentato, in decine di reportage a partire dal 1992, la Voce. Lo hanno messo nero su bianco, nel 1999, Ferdinando Imposimato e Sandro Provvisionato, nello storico “CORRUZIONE AD ALTA VELOCITA’” in cui – ciliegina sulla torta – veniva dettagliato per filo e per segno il maxi depistaggio firmato Antonio Di Pietro circa la prime, basilari inchieste sugli appalti TAV, come la stessa Voce ha più e più volte denunciato. E, non dimentichiamolo mai, don Tonino è stato ministro dei Trasporti del primo governo Prodi…

Antonio Di Pietro

Ma nulla è successo: perché Lorsignori – Politici, Faccendieri, Magistrati e Mafiosi interessati ai maxi business – sono ormai “Una Cosa Sola”, una vera e propria associazione a delinquere da 416 bis. Una intoccabile Cupola su cui nessuno osa indagare, né puntare mai neanche mezzo riflettore…

Vergogne ai confini della realtà.

Ma torniamo alle nostre care Ferrovie dello Stato. Che in questi giorni stanno inondando le tivvù con un vomitevole promo pubblicitario. Una ennesima vergogna pagata con i soldi di tutti i contribuenti, vantare una Eccellenza di Ferro che è solo dentro le teste TARATE e CORROTTE dei vertici FS. Ma come si fa a mandare in onda una schifezza simile, una roba di tale indecenza che neanche una emittente di qualunque entroterra allo stato brado si sognerebbe mai

Sicuramente ve lo siete dovuto sorbire….  Ma come si fanno solo a concepite cagate di questo tipo: una azienda di ferro per un paese di ferro e ferro bollente colando come vera diarrea ferrosa. Addirittura con in sottofondo della mitica voce di Pavarotti, tanto per scempiarne la memoria….

Per una maggiore conoscenza, vogliamo solo rammentarvi  un paio di fatti sulla storia delle nostre FS.

Non solo la Ligato story cui abbiamo fatto cenno giorni fa: ossia quella del direttore maximo FS anni Ottanta che venne fatto fuori dalla ndrangheta perché non aveva rispettato a puntino gli ordini delle maxi cosche calabresi, allora in rampa di lancio sul fronte degli appalti pubblici.

Ma anche il mistero mai risolto dalla solita magistratura “dormiente” (o “in sonno”, se preferite) sulla “morte” – un omicidio in piena regola, e in perfetto stile mafioso – di un altro super vertice delle nostre amate Ferrovie, una vera tomba per chi ne ha diretto anni fa la banda: di tutta evidenza avvezze, quelle gang, ai “regolamenti di conti” senza perder troppo tempo in inutili chiacchiere.

Lorenzo Necci

Stiamo parlando di uno dei Top Manager fine anni Ottanta, Lorenzo Necci, non solo vertice FS ma “dentro” molti affari di Stato: che più sporchi, luridi, “dirty” davvero non si può. A partire dalla madre di tutte le tangenti, “ENIMONT”. Era un ottimo amico di O Ministro, Paolo Cirino Pomicino, il potentissimo titolare prima della Commissione (detta “Sportello” allora) e poi dello strategico dicastero del Bilancio, vero crocevia per la assegnazione di tutti i fondi pubblici.

In questo modo “funzionava” il Belpaese sotto la Prima Repubblica.

Ma niente è cambiato.

La Corruzione è ormai pandemica. I Ladri di Stato sono al loro posto: e anche Ignoranti da capo a piedi.

I Controlli sono totalmente evaporati.

La Magistratura, nel migliore dei casi, sta a guardare.

In questo modo procede, come un Treno, O Sistema


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