E GIORGIA SE LA RIDE

Vengono allo scoperto, manifestano impazienza (sete di potere, visibilità, protagonismo) evocano i ‘tempi belli’ della centralità democristiana, della convivenza opportunista di più capi corrente, della finta moderazione che affiggeva manifesti con lo slogan “i comunisti mangiano bambini”, della razzia a piene mani di ogni ganglio del potere: No, non nostalgia rivendicativa. I moderati infiltrati soffiano sul fuoco amico della discordia, tramano contro quel po’ di sinistra residuale che smarrita si chiede cosa piccona l’inconcludente assalto al fortino di una destra becera, di incapaci, di dilettanti allo sbaraglio sciagura del Bel Paese. Merita bel altro spazio la citazione di ex dc e consanguinei affetti dal morbo del centrismo moderato, accolti con letale ‘disattenzione’ dal Pd. Due tra loro sono materia di attualità, indagati a ridosso delle ultime proiezioni dei sondaggi che sottraggono punti al partito della Schlein trasferiti come dicono i numeri sui ‘minori’ del fantomatico ‘campo largo’.

I soggetti qui raccontati sparano ad altezza uomo sul partito democratico e il bersaglio prioritario è proprio la segretaria. Dario Franceschini e Pina Picierno, esponenti del manipolo di rifugiati che per non sparire dalla ribalta della politica e conservarne i privilegi, sono penetrati nella plancia di comando del Pd, forti della spinta centrista di Renzi, Calenda e moderati di varia estrazione. Nel pianeta dell’assurdo si colloca l’acrobazia del funambolo Franceschini, leader della fronda interna del Nazareno, che ‘scarica’ in stile DC la Schlein: “Elly ha scelto la sinistra, ma si vince col centro” e spinto da smania di provocazione spara l’idea di Silvia Salis, della quieta, moderata sindaca di Genova, ex campionessa di lancio del martello (arma contundente, se ti arriva in testa’’) per il cambio al vertice della segreteria Pd. Per lui il tempo della pazienza è finito! (editto dispotico, niente male). Autorevole sponda dell’ex ministro,  Pina Picierno attacca apertamente auspica la ghigliottina per la a Schlein.

Il chi è della Picierno è esemplarmente esplicativo. Fedelissima del partito Popolare, un Padre esponente della ‘Margherita’, uno zio democristiano ex sindaco di Teano, coinvolto in un’inchiesta per associazione a delinquere, abuso d’ufficio e certificazioni illegittime,  rivela: “De Mita? il mio mito”. Si riconosce in Rutelli e Parisi, poi s’avvede dell’aria che tira, approda nel Pd con Veltroni tutor (promossa nella segreteria nazionale), mostra affinità elettive con l’Area Dem di Franceschini”, divide il sodalizio con Renzi che agevola il suo accesso a ruoli istituzionali sempre più prestigiosi. Per gratitudine al suo sponsor attacca la CGIL (???). Il passo per l’elezione a europarlamentare è breve e prelude alla nomina di vice presidente. Ultimo step di un percorso che ha de prodigioso è l’adesione alla corrente Energia Popolare di Bonaccini, che non si è mai ripreso dalla batosta subita dalla Schlein nella corsa a due per la segreteria del Pd.

SE NON FOSSE IL TITOLO del libraccio di Vannacci il commento potrebbe essere “Il mondo al contrario”: la sinistra arranca per aver messo in stand by lo storico a tu per tu con gli italiani, quella che un tempo si citava lotta di classe e le quinte colonne immigrate nel Pd hanno buon gioco nel separare ancor più la sinistra dal Paese in sofferenza. Giorgia se la ride.


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