Giorni fa, pensata e pubblicata (Facebook e non solo), l’ipotesi fanta-psichiatrica di Trump steso sul lettino di Freud per capire se responsabile di una catena di scelleratezze, gaffe e farneticazioni contrastanti a giorni alterni, fosse lo stato di demenza senile o un disturbo mentale da camicia di forza e letto di contenzione. Riletta la malignità, seppure attenuata dalla carica satirica della supposizione è sopravvenuto il pentimento. Diamine, si tratta pur sempre dell’inquilino della Casa Bianca, un po’ di rispetto! Il ‘mea culpa’ ha però avuto vita breve. Dagli States arriva una notizia shock, ovvero che il presidente il tycoon presenterebbe i primi sintomi dell’Alzheimer.
A dare l’allarme è un parente stretto del Tycoon. Intervistato per SiriusXM, Fred III, nipote di Donald Trump, ha manifestato preoccupazione per le condizioni di salute mentale dello zio. Dice di aver riconosciuto i segnali dell’ Alzheimer, come era accaduto con il nonno, morto otto anni dopo aver contratto la forma più comune di demenza generativa progressivamente invalidante, con esordio prevalentemente in età senile. Trump? Ha 77 anni. “Non sono un medico, ma riconosco quei segnali” e Fred invita lo zio a sottoporsi a test cognitivi, ricorda la sua difficoltà a mantenere la coerenza nei discorsi pubblici, uno dei segnali preoccupanti. Nessuna replica dalla Casa Bianca. Il campanello d’allarme non suona a vuoto, attivato da vendicatori democratici incavolati per l’elezione bis del di Trump e neppure da un leader esasperato dei migranti detenuti nel carcere lager di Guantanamo, ma da un consanguineo che molto probabilmente ha goduto di siffatta parentela per condurre, di riflesso, una vita agiata. Se avesse riscontro medico l’ipotesi di Fred III Trump, si intuiscono i perché dell’isterica aggressività dello zio, tipica dell’Alzheimer, dei dazi sì, dazi no, dell’amore-odio per l’oligarga del Cremlino, dello sgarbo istituzionale a Zelenski, del civettare con la Meloni, del labile sodalizio con lo squinternato Musk, dei rapidi cambi d’umore, dell’autoproclamazione di Presidente per volontà divina…Buona salute, mister Trump!
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