SE QUESTO E’ ANCORA UN UOMO / APPRODA IN SENATO IL LIBRO VERITA’ DI ANGELO PISANI

Approda al Senato il libro di Angelo Pisani “Se questo è (ancora) un uomo – L’altra violenza” che, a poche settimane dall’uscita in libreria, è già un best seller, perché letteralmente “vola” attraverso le testimonianze e il passaparola delle tante vittime “altre” di violenza (anziani, padri, mariti, bambini, transgender) rifiutati dal servizio nazionale 1522, sol perché non sono donne.

Le storie vere delle centinaia di vittime che quotidianamente si rivolgono al 1523.it, il Servizio Antiviolenza aperto a tutti fondato da Angelo Pisani con una squadra di avvocatesse, psicologhe ed altri operatori sociali, stanno tutte lì, fra le pagine del libro, a testimoniare che la violenza non ha sesso, non ha età, e va combattuta sempre: dalla parte delle donne, come tante volte ha fatto l’avvocato Angelo Pisani, non meno che a tutela di tutti gli altri.

Gianluca Cantalamessa. Sopra, l’avvocato Angelo Pisani e la copertina del suo libro, che si presenta al Senato il 26 giugno

Ed ecco ora questo messaggio “volare” fino a Palazzo Madama, con in più una proposta di legge.

Partiamo dalla presentazione.

Giovedì 26 giugno alle ore 16 nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, si terrà la conferenza stampa indetta dal senatore Gianluca Cantalamessa per parlare appunto del libro di Pisani, “Se questo è (ancora) un uomo – L’altra violenza – Storie vere di contrasto alla violenza oltre la propaganda di genere”, scritto da Angelo Pisani, a cura della giornalista Rita Pennarola.

Introdotti dai saluti del senatore Cantalamessa e della deputata Michela Rostan, dell’ambasciatore alla bigenitorialità Davide Vinciprova e dell’editore Giovanni Di Costanzo, i lavori saranno aperti dall’autore del libro, Angelo Pisani. Seguiranno le relazioni delle autorevoli personalità che firmano nel libro interventi e postfazioni: il magistrato Nicola Graziano, la pedagogista clinica Apollonia Reale, l’avvocato Antonella Esposito presidente di “Potere ai diritti”. i saranno inoltre Francesco Tufarelli della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Karol Paone, Wake Up di Uagliù aps; Rita Ronchi dell’ufficio legale LUVV; l’avvocato Carlo Ioppoli presidente di A.N.F.I. e l’avvocato Angelo Russo, del team 1523.it. A moderare i lavori saranno la scrittrice Ginella Russo e il giornalista Ernesto Caccavale.

 

 

LA PROPOSTA DI LEGGE

Nell’occasione sarà presentata la proposta di legge, che così illustrano i relatori.

A integrazione della proposta D.d.l. S 1433/2025, questa proposta di legge trova le sue motivazioni nella constatazione che i rimedi giuridici, le risorse umane e finanziarie messe in campo in questi anni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla politica per sconfiggere il tragico fenomeno del femminicidio non hanno dato i risultati sperati.

L’aver agito solo sul disagio femminile invitando le donne a denunciare ogni volta siano vittima di violenza nelle relazioni personali; l’aver continuato a finanziare i centri antiviolenza e il numero verde 1522 dedicato alle donne; il produrre numerose pubblicità sociali per informare le donne sulle possibili tutele facendole sentire meno sole se sono in relazioni violente; l’aver aumentato le pene per i reati di maltrattamento e violenza e, da ultimo, aver previsto lo specifico reato di femminicidio, non è purtroppo ancora abbastanza.

E’ tempo, a fronte di numeri ancora elevati di femminicidi che si ripetono con troppa frequenza e che mostrano una emergenza nazionale legata al tema della “violenza”, di provare a cambiare paradigma.

E’ necessario provare a porre fine alla netta contrapposizione tra uomini e donne legata ancora alla fase storica proposta dal femminismo che ha duramente lottato per ottenere partecipazione e presenza sociale delle donne. Il nuovo tempo e le conquiste che le donne hanno in ogni caso raggiunto sia nel campo economico, personale e sociale richiedono di provare a combattere il fenomeno della violenza contro le donne in modo nuovo e diverso.

Mutuando dalla teoria della psicologia sistemico-relazionale -per la quale l’individuo non va ascoltato e aiutato isolatamente perché è parte di un sistema di relazioni-, cominciamo a sollecitare la denuncia e la presa in carico anche del disagio maschile per aiutarlo e curarlo e per prevenire ed evitare in tal modo che comportamenti violenti sfocino in reati obbrobriosi.

Per tale motivo, con la presente proposta di legge si intende presentare emendamento alla proposta di legge “introduzione del delitto di femminicidio e altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime” estendendo parte delle tutele previste fino ad oggi solo per le donne anche agli uomini.

PROPOSTA DI LEGGE

Art. nuova formulazione

(Centri antiviolenza e case di accoglienza per le PERSONE maltrattate)

  1. La presente legge, ispirandosi ai principi della Costituzione, della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, della Carta sociale europea e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, intende realizzare un sistema organico di interventi che assicurino la pari dignità sociale delle persone, le pari opportunità e l’effettiva tutela dei diritti sociali dei cittadini.
  2. Le Regioni, in attuazione dei principi di cui al comma 1, oltre ai centri di accoglienza residenziali e diurni a carattere comunitario, centri di assistenza e case di accoglienza per persone maltrattate che agiscono senza scopi di lucro e in autonomia nelle metodologie, nella gestione e nelle modalità di rapporto con le istituzioni pubbliche e private istituiscono il numero verde 1523, gratuito e attivo 12 ore su 24 che, con operatori specializzati, accoglie richieste di aiuto e sostegno alle vittime di violenza e stalking.
  3. I dati delle denunce saranno oggetto di raccolta, analisi ed elaborazione annuale. I dati raccolti saranno diffusi e comunicati all’Istat nel rispetto del diritto all’anonimato dei soggetti utenti.
  4. Tale servizio si integra nei sistemi regionali di accoglienza e supporto di cui alle relative leggi.

 

LA LOCANDINA


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