IL BLUFF DEL ‘BOMBAROLO’

Si deve a Basaglia se per effetto dell’autorevole diagnosi del cervello in tilt stilata dai successori di Freud, il tycoon evita che infermieri in servizio di emergenza non infilano (a fatica) il suo corpo di obeso tycoon nella camicia di forza, se lo psichiatra di turno del manicomio più vicino alla Casa Bianca non lo lega al letto di contenzione, se un suo collega non lo sottopone all’elettrochoc dopo averlo imbottito di psicofarmaci.

È IL GIORNO DEI RINGRAZIAMENTI (Netanyahu: “Ringrazio Trump. Guida con coraggio (sic) il mondo libero” (sic). Il cerebralmente destrutturato number one Usa dovrebbe rivolgere il suo, commosso, virtuale grazie al mito di Basaglia, alla legge dell’80 che porta il suo nome e ha cancellato l’infamia dei manicomi lager, il brutale trattamento delle malattie mentali. Il rischio di impazzire Basaglia purtroppo non lo ha potuto eliminare e ne è conferma il ‘me ne frego’ di Trump che, silente sulla diffusione mondiale di arsenali nucleari, affida a bombe di micidiale potenza distruttiva l’annientamento degli impianti iraniani in preparazione di ordigni nucleari largamente in possesso dei potenti (Usa, Russia, Cina, India), di Israele e decapita i vertici dell’Iran, operazione da concludere con l’assassinio di Khamenei. Benché l’escalation in corso configuri il prologo di letali ricadute sulla vita stessa del pianeta Terra, assistiamo impotenti alle minacce incrociate di replica dell’ignobile, strage di innocenti vittime dell’atomica su Hiroshima (battezzata cinicamente come Little Boy, Piccolo ragazzo) e di una seconda su Nagasaki (Fat Man, Uomo grasso), sganciate per “vedere l’effetto su persone e cose”.

IMPRESSIONA, SCONVOLGE IL ‘LIKE’ degli oppositori di Netanyahu che in questa pericolosissima circostanza plaudono al raid aereo americano sull’Iran, dimenticano il massacro dei palestinesi, la prigionia dei loro ostaggi e il rischio che i venti delle guerre in corso soffino anche sull’autocontrollo di chi finora ha ritenuto il possesso plurimo di ordigni nucleari un efficace deterrente per non usarli.

CHE IL RAID AEREO SI RITORCA SU TRUMP, fino a costargli l’impeachment è tutto da vedere. Nessun dubbio, invece, l’attacco di Trump all’Iran rivela un suo nuovo bluff. Appena un anno fa, in piena campagna elettorale il tycoon ha rivendicato di essere l’unico presidente degli ultimi 72 anni a non aver iniziato una guerra e il merito del suo primo mandato all’insegna della pace, di un secondo di uguale segno: nessuna nuova guerra, un accordo in 24 ore tra Ucraina e Russia, pace tra Israele e Palestina.

E CHE DIRE, la favola di Trump Nobel per la Pace non è forse un’idea da psicolabile affetto da violenza disumana?


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