Fortissimo aumento delle spese militari nel corso del 2024, secondo le ultime stime ufficiali: sopra il tetto di 100 miliardi in più rispetto all’anno precedente; e ben oltre la metà sono “investimenti” a stelle e strisce, tanto per intenderci.
Stati Uniti in pole position, ben staccati davanti a tutte le altre nazioni, anche sul fronte delle più potenti e sofisticate armi messe in campo.
Due esempi su tutti.
Partiamo dal missile più distruttivo sulla faccia della Terra: in voga soprattutto in queste ore, con l’ assalto di Tel Aviv a Teheran e il tentativo di distruggerne tutta la potenza nucleare. Peraltro inesistente, come ha dichiarato ufficialmente persino il vertice della IAEA, ossia la International Atomic Energy Agency.
Ed eccoci, quindi, al cospetto di ‘GBU-57’: la mega bomba anti bunker che può annientare con successo tutti i siti nucleari, anche i più sotterranei. Pur se non contengono il becco di un ordigno, come succede con l’Iran: ma per obbedire ai diktat della Casa Bianca e del governo israeliano, guidato dal boia nazi Bibi Netanyahu.
Dallo stratosferico peso di 13 tonnellate ma di soli 6 metri di lunghezza, il miracoloso GBU-57 – secondo i suoi progettisti – può penetrare fino ad una settantina di metri in profondità. E, quindi, scovare e annichilire tutto quello che di marcio contiene il lurido sottosuolo di Teheran e dintorni. Anche se non esiste.
Può trasportarlo un solo velivolo, sempre a stelle e strisce: il ‘B-2’, ossia il bombardiere strategico Stealth, utilizzato solo dagli Usa che ne hanno una ventina in dotazione. Con una autonomia di volo di oltre 11 mila chilometri, il B-2, è quindi capace di colpire agevolmente qualsiasi obiettivo situato in Medio Oriente pur partendo da una base molto e molto lontana. No problem.
Eccoci alla ciliegina sulla torta, il colosso aziendale che produce fanta GBU-57: si tratta, tanto per cambiare, della star nel firmamento a stelle e strisce sul fronte della aviazione militare ma anche civile, Boeing, di cui la Voce ha descritto le ultime, tragiche performance nella cover story di qualche giorno fa sulla strage in India che ha ucciso oltre 300 persone innocenti.
Da un colosso dei cieli all’altro, eccoci in casa LOCKHEED MARTIN. Molti la ricorderanno per il maxi scandalo di quasi mezzo secolo fa che coinvolse anche il capo dello Stato di allora, Giovanni Leone.
Beh, la sempre luccicante star nel panorama militare statunitense è adesso impegnata nella progettazione e realizzazione, in fase avanzatissima, della STELLA NERA che oscurerà tutti i cieli nemici e farà invece brillare quelli della potenza che vuol solo esportare Libertà e Democrazia, pur se a botte di missili e bombe.
La stella del futuro si chiama infatti SR-72 DARK STAR. In sostanza, è il successore del famigerato SR-72 BLACKBIRD (tanto per cambiare, UCCELLO NERO), il velivolo spia più veloce nella storia dell’aviazione mondiale.
La novità del secolo è che viaggerà e, soprattutto, colpirà i suoi obiettivi, “senza equipaggio”, ossia guidato da remoto con una precisione impressionante.
Ecco come lo descrivono, con non poca enfasi, i progettisti della SKUNK WORKS, ossia la divisione di ricerca e sviluppo avanzato di Lockheed Martin: “Lo abbiamo ideato per raggiungere velocità supersoniche, e dovrà effettuare operazioni di intelligence, ricognizione, sorveglianza e anche attacco grazie alle rivoluzionarie qualità e capacità, che in condizioni remote permetteranno azioni nel cuore dello spazio aereo nemico, di spionaggio e di incursione. Potrà infatti penetrare nei cosiddetti spazi aerei negati, senza essere né rilevato né tracciato dai radar nemici”.
Un vero miracolo della tecnologia Usa! Del resto illustrato, con gaiezza degna della miglior Walt Disney Production, dalla mascotte e dal logo del super velivolo: vale a dire una “puzzola beffarda” che recita: “L’85 per cento del nostro lavoro è classificato e protetto da segreto per la sicurezza nazionale”.
Una fantasia davvero fuori dal comune – e ai confini della realtà – quella dei sempre più eruttanti yankees!
Passiamo la parola non a Donald Duck, ma al responsabile del programma griffato Lockheed Martin, Brad Leland: “Gli aerei ipersonici, abbinati a missili ipersonici, possono penetrare negli spazi aerei negati e colpire qualsiasi luogo di un continente in meno di un’ora”. Il riferimento a Teheran è chiaro: ma domani potrebbe essere la volta Mosca o Pechino. Ma anche di Roma, perché no (nonostante il gran feeling, oggi, tra la nostra premier e il numero uno della Casa Bianca…).
Secondo gli addetti ai lavori, chi possiede queste capacità e tali tecnologie, è di gran lunga in vantaggio, sotto il profilo militare, rispetto ai paesi che non ne sono ancora provvisti.
Tra le magiche funzioni del DARKSTAR, poi, non va certo sottovalutata, soprattutto ora, quella di “poter trasportare e stoccare armi nucleari”.
Conclude, in modo significativo, mister Leland: “La velocità è il vero obiettivo del nostro prossimo programma aeronautico per contrastare le minacce emergenti nei prossimi decenni. Lo sviluppo di tecnologie militari di avanguardia e il loro consolidamento saranno in grado di decidere le sorti delle guerre future”.
Sempre più star wars.
E, soprattutto, dirty wars.
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