IRAN / LA FOLLIA ATOMICA DEL BOIA BIBI NETANYAHU

Papa Francesco lo ha urlato e denunciato per anni con tutto il fiato che aveva in gola. Fino ai sibili finali e   l’ultimo ossigeno che gli restava. Basta guerra, basta guerre. Siamo sull’orlo del baratro, del terzo conflitto mondiale. Che è già cominciato da tempo pezzo per pezzo, continente per continente.

E tutti – tutti, nessuno escluso – i governanti-killer di questa terra sordi, zitti e muti. Fregandosene altamente delle parole di Bergoglio, Vox clamans in deserto, come lo abbiamo tante volte definito.

Fottendosene, lorsignori, solo del Dio denaro che muove il mondo, genera e alimenta i profitti, nutre quella malefica industria delle armi tante e tante volte messa all’indice da Bergoglio.

Netanyahu come è stato rappresentato dalla stampa internazionale. Sopra, il bombardamento sull’Iran

Ma cosa cazzo sono andati a fare e piangere lacrime di coccodrilli e caimani assassini, i Potenti della Terra, ai funerali di Francesco, quando ne hanno vergognosamente ignorate le parole, gli appelli e le invocazioni al disamo, senza se e senza ma….

Il suo successore Prevost, a quanto pare, conta come il 2 di briscola, se ne sta altrettanto zitto e muto, osserva, ripristina alcuni privilegi vaticani gettati alle ortiche da Bergoglio. Siamo alla restaurazione più completa, dopo i primi, vacui bagliori.

Non abbiamo sentito una parola, neanche mezza, del Papa a stelle e strisce sul terzo conflitto mondiale che oggi spalanca le porte dell’Inferno, con il criminale attacco di Tel Aviv contro le centrali nucleari iraniane.

Sembra davvero di vivere dentro un horror movie, un film distopico che apre (sic) su un futuro post-nucleare senza vita, poche anime a brancolare per ricostruire quell’Umanità irrimediabilmente perduta.

Eppure siamo dentro un Presente Terrificante: costruito, in mondo scientifico, dall’Uomo per distruggere e autodistruggersi, in un folle impeto nichilista.

Oggi quell’Uomo si chiama Benjamin Netanyahu, come ieri era Adolf Hitler. Ma non è certo solo, circondato come è da Complici e Collusi che più Eccellenti non si può.

Vediamo, in rapida carrellata, alcuni ultimissimi spezzoni della pellicola horror.

L’attacco deciso delle autorità naziste di Tel Aviv che, dopo la operazione GEDEONE di un mese fa per completare il genocidio palestinese, in queste ore mettono in campo RISING LION per colpire al cuore il nemico eterno Iran, già preannunciando che sarà un conflitto non breve.

Una possibilità unica, storica per rimodellare il Medio Oriente”, dettaglia il boia di Tel Aviv, ormai in preda ad una follia di devastazione senza freni e senza confini, visto che geograficamente spazia per tutto il Medio Oriente, a 360 grandi, proprio per rimodellarne la configurazione.

Il sito nucleare di Natawz bombardato stanotte

Un dato subito sconcerta e sconforta, se confermato. Le tivvù fanno sapere che la stragrande maggioranza degli israeliani intervistati approvano le Operazioni, temendo da sempre la minaccia nucleare iraniana. Vero, falso, staremo a vedere. Ma fa venire i brividi la sola idea di un popolo che vuole il massacro, che se ne fotte del pericolo nucleare, pensa solo al suo tornaconto. Perché, ad esempio, abbiamo ancora in mente le manifestazioni anti Netanyahu, e quindi anti rastrellamenti a Gaza, solo di un paio di mesi fa. Mai possibile – viene da chiedersi – una tanto repentina inversione e U….

Ma è ancora un altro elemento che ci fa piombare nello sconforto più totale.

Perché, carte e documenti alla mano, risulta che il governo nazista di Tel Aviv ha cominciato a progettare l’attacco a Teheran, ai suoi siti nucleari, da oltre quindici anni, avete letto bene, più di 15 anni fa!

Secondo le ricostruzioni più attendibili, infatti, risalgono proprio al primo governo Netanyahu, nel 2009, le mosse iniziali per orchestrare un attacco di tale immensa portata.

Volete che gli Stati Uniti, e soprattutto la sempre onnipresente CIA, non ne fossero a conoscenza…

Non facciamo ridere i polli.

E, a questo punto, non si riesce a capire la logica del maxi tavolo di Trattative messo in piedi dalla amministrazione Trump, per disinnescare la minaccia nucleare iraniana.

Ora non si scappa: o sono complici di Tel Aviv, del resto un eterno alleato di tutte le amministrazioni a stelle e strisce; o sono stati presi anche loro per il culo da nazi-Bibi.

Molto più probabile la prima opzione. Certo non meno confortante. Perché a questo punto tutto lo scacchiere geopolitico internazionale entra in ebollizione, in stato eruttivo, proprio come succede da mesi nella sempre più instabile area flegrea, alle prese con periodiche e sempre più frequenti scosse telluriche e sciami sismici…

Ma torniamo alle scosse che hanno preannunciato il devastante terremoto odierno in Iran.

Hassan Nasrallah

Mesi fa, dopo la uccisione del capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, il boia-premier preannunciò prossime, forti ritorsioni in Iran, il Diavolo colpevole di tutto secondo gli attuali Profeti di Israele.

Poi ha avuto la faccia di bronzo, Netanyahu, di replicare le sue minacce davanti alla Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 27 settembre 2024: “Possiamo colpire dovunque nel Medio Oriente”.

Secondo alcuni esperti, la accelerazione finale (di un’azione comunque già programmata per queste settimane, e addirittura pianificata, come detto, da oltre 15 anni) è duplice. Da un lato, la bocciatura della Knesset alla mozione di sfiducia al governo presentata dalla opposizione: quindi, un disco verde, ancora, per Bibi. Poi, il passaggio tra le fila del Likud, il partito di estrema destra e storico baluardo griffato Netanyahu, di Gideon Sa’Ar, una figura ritenuta strategica nel mosaico criminale della Knesset.

Detto fatto, fuoco alle polveri, assalto a Teheran, una vera e propria dichiarazione di inizio della Terza Guerra Mondiale.

Difficile che tutto possa finire in una bolla di sapone come successe circa sei mesi fa, copione vagamente simile e reazione iraniana ridotta ad una farsa: alcune centinaia di droni su Israele, largamente preannunciati e addirittura indicati con orario e luogo di destinazione. Veri tric trac di Capodanno.

Resta ora da vedere se faranno la stessa figuraccia i vertici di Teheran: ridotti al lumicino, visto che gli scientifici missili di Tel Aviv hanno colpito di tutto e di più. Non solo siti nucleari (uno in particolare, quello di Natawz), ma anche vertici militari, istituzionali, scientifici, il capo dei Pasdaran. Una autentica strage: che più studiata nei minimi dettagli non si può.

Vien da domandarsi se scherzare col fuoco sia opportuno. Gettare benzina su un prossimo conflitto mondiale, ovviamente nucleare, sia proficuo.

E restano gli interrogativi, fino a che potremo ancora porceli.

A partire dalla LICENZA di UCCIDERE a tutto campo concessa fino ad oggi da tutte le potenze mondiali ad ISRAELE. Autorizzato, a questo punto, se a Bibi salta in mente, di inviare droni killer sul Vaticano oppure sulla Sicilia: e tutti a guardare.

Proprio come successe, esattamente un quarto di secolo fa, con Saddam Hussein che aveva la bomba atomica: ed invece era solo una bufala inventata dagli angloamericani, il Labour Tony Blair in pole position. Come ora il super guerrafondaio Keir Starmer numero 1 a Downing Street.

Resta da chiedersi come mai, in queste ore, il silenzio sia tanto assordante, a parte qualche inutile, sciocca e pure offensiva parola di rito.

A quanto pare, il colonnello della Gestapo, Ursula von der Leyen, non ha nulla da dire….

Il bipolare Donald Trump, che non poteva non sapere, sostiene di non essere stato informato…

Dalle (del resto inutili, lo sappiamo da tempo) Nazioni Unite neanche una sillaba.

Donald Trump e Giorgia Meloni

Un leader europeo per tutti. Il neo Cancelliere Friedrich Merz, pronto per fornire armi nucleari a Kiev, pigola rammentando “il pieno diritto di Israele a difendere la propria esistenza”. Tutti i nazi – evidentemente, allineati e coperti…

E dai noi, peggio che andar di notte. Con la premier Giorgia, che mezzo mondo ci invidia, scorrazzante da una assemblea imprenditorial-commerciale alla altra per annunciare il Verbo di una Italia che cammina, produce e lavora. Pronta ad arruolare, come suo vice con delega al Mezzogiorno, un sindacalista giallo (come si diceva una volta di quelli comprati dai padroni) del calibro del CISL Sbarra.

Il futuro si spalanca davanti a noi.

Peccato somigli sempre più ad un baratro.

Che più NERO e profondo non si può…


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento