Tutti i nodi prima o poi vengono al pettine.
Nonostante taroccamenti, depistaggi e insabbiamenti.
Il mainstream, i media di regime oscurano, censurano fatti e misfatti griffati Pfizer, la star mondiale dei vaccini anti covid. Prima coinvolta nel Pfizergate – il più grande scandalo di corruzione nella storia della Unione Europea – e ora nei Pfizer Papers, che alzano il sipario sulle dirty connections messe in campo dal colosso di Big Pharma.
Per ottenere nel modo più rapido possibile lo strategico ok da parte della potente e strategica Food and Drug Administration (FDA) Usa all’uso del suo ‘miracoloso’ vaccino Comirnaty. Il siero killer a mRNA che ha causato effetti collaterali e avversi devastanti, sia a livello cardiaco che tumorale, in mondo particolare. Come ormai succede da quando sono cominciate le campagne vaccinali: nel più totale silenzio politico, scientifico e mediatico.
Complici nella strage – si può tranquillamente parlare di genocidio, viste le cifre sul campo di battaglia – soprattutto gli enti preposti ai controlli: che hanno chiuso gli occhi e beccato tangenti milionarie, in pole position proprio FDA negliUsa ed EMA (European Medicins Agency) in Europa. Nonché le autorità politiche che hanno preso parte alla spartizione della torta, uber alles la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, coinvolta fino al collo nel Pfizergate con il Ceo del colosso in pillole, ossia il veterinario greco Albert Bourla.
Gigantesche responsabilità, da noi, a carico di premier e ministri della salute (Mario Draghi, Giuseppe Conte eRoberto Speranza), nonché di tutta la corte dei miracoli formata da scienziati e virostar che hanno preso e/o avallato provvedimenti killer e disinformato: per fare un solo esempio i componenti di quel famigerato Comitato Tecnico Scientifico e i vertici degli istituti preposti a tutela della salute (anche ora, un caso su tutti, l’Istituto Superiore di Sanità). Non si scappa: coglioni o collusi, terzium non datur.
Ma torniamo a bomba e partiamo dalle news.
DAL PFIZERGATE AI PFIZERPAPERS
Vengono adesso alla luce i Pfizer Papers, appena declassificati, quindi resi noti al pubblico, dal Senato americano. Si tratta di tutti i documenti chiesti invano per anni alla star di Big Pharma e relativi alle sperimentazioni, i trials del suo vaccino anti covid, Comirnaty.
Bene, ora salta fuori che quei test erano taroccati, i dati falsificati per far risultare un numero di morti molto superiore alle cifre reali al fine di accelerare le procedure di approvazione del taumaturgico vaccino.
La story inizia nel 2021, quando alcune associazioni chiedono di poter aver accesso alla documentazione servita a FDA per dare in via di urgenza disco verde al vaccino: ma i vertici di Pfizer oppongono un secco rifiuto; non basta, perché anche FDA si oppone, sostenendo, in modo ridicolo, che ci vogliono “anni” per ordinare, classificare e stampare tutti i documenti necessari.
Ora quei tempi storici stanno terminando, FDA terminerà il rilascio dei documenti – dovuto in base al Freedom of Information Act – tra un mese esatto, cioè il 30 giugno. Ma già trapelano i primi, clamorosi risultati.
Clamorosi, comunque, fino ad un certo punto. Perché solo chi non voleva sapere non sapeva, o ha fatto finta di non sapere, in modo complice o colluso, fate voi.
LE PRIME DENUNCE DEL BRITISH MEDICAL JOURNAL
Facciamo il caso più eclatante, quello di una autorevolissima rivista scientifica di livello internazionale, ossia il British Medical Journal (BMJ).
Come la Voce ha più e più volte dettagliato e documentato, fin dal primo momento il BMJ e il suo coeditore e direttore scientifico, Peter Doshi, hanno scavato a fondo, indagato, fatto grande giornalismo investigativo a livello scientifico per mettere a nudo la tragica realtà: ossia il maxi IMBROGLIO dei sieri anti covid griffati Pfizer in combutta con FDA. Uno scandalo atroce costato miliardi e miliardi alle casse pubbliche (addirittura 71 miliardi di euro per i primi tre contratti Pzifer-UE nel 2021, alla base del Pfizergate) e, soprattutto, la vita di tante decine di migliaia di persone in mezzo mondo, costrette a subire – in modo del tutto nazista – sieri totalmente sperimentali (e quindi i cittadini a far da cavie), inefficaci e, soprattutto, insicuri, cioè dannosi alla salute.
Ecco, in rapida sequela, un paio di reportage pubblicati dal BMJ.
A gennaio 2021, vengono puntati i riflettori sulla efficacia del siero (meglio non chiamarlo più vaccino, per rispetto a quelli tradizionali): la star di Big Pharma spara e sbandiera la magica percentuale del 93-94 per cento, mentre il BMJmettere nero su bianco uno scarso 18-19 per cento. Percentuale che già nel corso del primo anno cala vertiginosamente, fino praticamente ad annullarsi del tutto nei due anni successivi.
Ad agosto 2021 viene fatta piena luce sui trials, totalmente taroccati da Pfizer. BMJ, infatti, scova una gola profonda, una ricercatrice che ha lavorato per 4 mesi ai test negli Usa, ne ha viste di tutti i colori, ha denunciato proprio a FDAfatti e misfatti. Ed è stata premiata con il licenziamento in tronco da parte di Pfizer: la quale si era vista recapitare dalla collusa FDA proprio quel j’accuse! Incredibile ma vero: non indaga, FDA, e denuncia il denunciante a chi ha commesso quei crimini….
Ecco il pezzo messo in rete dalla Voce il 2 agosto 2021,
BRITISH MEDICAL JOURNAL / IL J’ACCUSE CONTRO l’OK DELLA STATUNITENSE FDA AL VACCINO PFIZER
Tirando le somme, già nel 2021, BMJ fa sapere alla comunità scientifica internazionale che quei prodotti spacciati da Pfizer per vaccini non solo non servono ad un cavolo per contrastare il Covid, ma i trials sono stati manipolati, la FDA si è prestata al gioco che è costato, costa e costerà una montagna di vite umane: sacrificate dalla Scienza al Dio Denaro, ossia ai giganteschi profitti cumulati in quegli anni di vacche grasse da Pfizer, Moderna e band al seguito. Valanghe di dollari ed euro sulla pelle della gente: da Corte Penale Internazionale!
LE COLLUSIONI FIRMATE FDA
Passiamo alle colossali responsabilità a carico della FDA: tanto più gravi perché si tratta della prima Agenzia di controllo negli Usa su Alimenti (Food) nonché Farmaci e Tabacchi (Drugs). La sua storia è contrassegnata da un rigore assoluto, da una mitica inflessibilità. Rigore e inflessibilità che si sono sciolte come neve al sole proprio in occasione del disco verde ai prodotti anti coronavirus ideati da Pfizer e Moderna.
La Voce, 4 anni fa, ha puntato più volte i riflettori sulle anomalie che facevano capolino, in modo man mano più eclatante (ma, ripetiamo, totalmente ignorate e oscurate dai mainstream) alla FDA.
Prima le dimissioni di due vertici storici, che negli anni della loro gestione avevano portato una ventata di legalità e trasparenza. Ecco il pezzo della Voce, messo in rete il 3 settembre 2021,
FDA / LE IMPROVVISE DIMISSIONI DI DUE VERTICI STORICI
In mesi caldi come quelli, con la questione Vaccini in piena ebollizione, non si procede negli Stati Uniti alla stabilizzazione di FDA, con la nomina di un capo autorevole, indipendente e soprattutto impermeabile rispetto alle pressioni di Big Pharma. Ma si fa esattamente il contrario: viene nominato un Commissario straordinario, un papavero della medicina e della ricerca a stelle e strisce. Molto sensibile alle sirene di Big Pharma, un Super Pupazzo agevolmente manovrabile. La Voce allora mise in rete il pezzo
SANITA’ AMERICANA / ECCO L’UOMO PIU’ POTENTE, SCOTT GOTTLIEB. E IN COLOSSALE CONFLITTO D’INTERESSE
Il mandato commissariale di Gottlieb dura meno di un anno, il tempo necessario per bypassare regole e controlli come neanche nel più selvaggio Far West e far decollare le arcimiliardarie fortune di Pzifer e Moderna, in sella ai loro prodotti killer. Una dirty story davvero ai confini della realtà, soprattutto per il suo (scontato) esito. Big Gottlieb, infatti, non porta neanche a termine il suo mandato perché viene arruolato, a botte da milioni di dollari, nel dorato board di Pfizer. La prova del nove, la pistola fumante della maxi corruzione.
Non è finita qui. Perché abbiamo documentato anche il sequel della dark novel. Sulla poltrona occupata da maxi Scott, infatti, viene catapultato Robert Califf: un altro pezzo da novanta della sanità a stelle e strisce, grande amico e super consulente, fino a quel momento, delle più accorsate star di Big Pharma. Ecco a voi il pezzo pubblicato dalla Voce il 16 dicembre 2021,
FOOD AND DRUG ADMINISTRATION / ARRIVA ROBERT CALIFF, RE DI BUSINESS IN PILLOLE E MAXI CONFLITTI
A questo punto, i Pfizer Papers sono una bazzecola, un pinzellacchera, come direbbe il mitico Totò. O almeno, un dejà vu.
Se volete ritrovare articoli e inchieste messe in rete dalla Voce sui personaggi citati nel pezzo, basta andare alla casella che si trova in alto a destra della nostra home page, e digitare ad esempio BRITISH MEDICAL JOURNAL oppure URSULA VON DER LEYEN e ALBERT BOURLA (per il Pfizergate) o ancora PFIZER e MODERNA. Ce ne sono a bizzeffe.
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