Novità sul fronte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità’ (OMS) che ha gestito in questi anni la salute di miliardi di cittadini nel corso della pandemia, in modo molto, troppo ‘opaco’ e irresponsabile.
Una figura sta emergendo in modo prepotente, quella del capo ricerche – Jeremy Farrar – che verrà promosso vice direttore generale, pronto poi a prendere il posto del numero uno, il fino ad oggi inossidabile Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Tagli in vista sul fronte dei costi, visto che la nuova amministrazione Trump ha deciso di uscire dall’Organizzazione, facendo venir quindi meno i suoi sostanziosi finanziamenti.
Per mandare avanti la gigantesca macchina organizzativa ne serviranno di nuovi: vi provvederà certo il miliardario-filantropo Bill Gates, che ha già optato per il raddoppio netto; poi metteranno mano alla tasca non meglio precisati “gruppi sanitari globali”; con ogni probabilità la ‘Clinton Foundation’ e anche la Commissione UE guidata da Ursula von der Leyen (a sua volta alle prese con la grossa grana del ‘Pfizergate’).
Ma vediamo, più in dettaglio, i tasselli del puzzle: giocati sulla pelle dei cittadini di mezzo mondo, visto anche che tra un anno entrerà in vigore ‘L’Accordo Pandemico’ che condizionerà la salute di tutti e tutte le politiche sanitarie nazionali.
Partiamo dal vertice. Ossia da Farrar che si insidierà nel nuovo incarico il 16 giugno prossimo. E’ un grande amico di Bill Gates, of course, e di Anthony Fauci, il virologo-killer regista delle politiche pandemiche Usa, depistatore sul fronte di Wuhan, incredibilmente ‘graziato in via preventiva’ dall’ex capo della Casa Bianca Joe Biden per tutti i crimini commessi.
Proprio grazie ai due Big Friends, a gennaio 2023 Farrar venne nominato a capo dello strategico settore ‘Ricerche’dell’OMS e, da allora in poi, dettò tutte le linee guida dell’Organizzazione in tema di pandemie. Mitico il suo primo provvedimento, appena insediato: annullare la seconda missione OMS a Wuhan per scoprire le vere origini del Coronavirus, dopo il clamoroso fallimento della prima. Non ve ne era bisogno, secondo l’illuminato parere del neo capo, perché la situazione risultava fin troppo chiara, come del resto aveva illustrato in uno studio ‘ispirato’ mesi prima e titolato “Origine Prossimale del Covid-19”. Si trattava, semplicemente, di un “fatto naturale”, per niente “artificiale”, neanche per sogno cioè costruito nel laboratorio di Wuhan. E chiunque la pensasse in modo diverso – anche i più autorevoli e indipendenti ricercatori – erano solo dei “cospiratori”.
La realtà s’è dimostrata ben altra, perfino accertata da CIA ed FBI che avevano sempre cercato di coprire e insabbiare. Clamorosamente smentiti Fauci e Farrar, ed il primo per un paio d’anni braccato da alcune procure federali Usa, come quelle del Missouri e della Louisiana, nonché da una sottocommissione del Congresso Usa che lo ha inchiodato alle sue responsabilità: sia per il depistaggio di Wuhan che per le pesanti pressioni esercitate sui social media proprio in tema di misure governative in tema di pandemia.
Torniamo alle ‘nuove’ politiche OMS appena annunciate dal direttore (forse ancora per poco, proprio per lasciare la poltrona a Farrar) generale. Verranno drasticamente ridotti i costi del personale, nella misura del 25 per cento circa; dimezzato il team direttivo, da 14 a 7 membri; altrettanto succederà con i dipartimenti, che passeranno da 76 a 34.
E pensare che appena due anni fa, nel 2023, l’OMS aveva approvato un aumento del suo budget del 20 per cento, per fronteggiare le “prossime pandemie” e soprattutto l’incombente minaccia della “Malattia X”, uno spauracchio sbandierato da ciurme di virologi, come ad esempio da noi in pole position la veterinaria Ilaria Capua e l’infettivologo Matteo Bassetti.
Adesso quelle cifre OMS vengono sensibilmente ribassate, visto che nell’ultima assemblea è stato deciso un taglio pari al 21 per cento dei fondi per il 2026-2027, attestandosi a quota 4,2 miliardi di dollari: dei quali, però, è assicurata la copertura solo del 60 per cento! Brutte acque, quindi…
A meno che non intervenga il solito ‘Salvatore’, mettendo mano al portafogli.
Uno prima e sopra di tutti, colui il quale è già da anni il deus ex machina dell’Organizzazione, dall’alto dei suoi quasi 700 milioni di dollari ‘donati’ ogni anno, che ne fanno il primo finanziatore a livello internazionale: il super filantropo a bordo della sua la Bill & Melinda Gates Foundation.
E sapete chi si colloca al secondo posto? GAVI: sigla sconosciuta ai più, ossia l’Alleanza Internazionale per i Vaccini istituita e promossa, tanto per cambiare, dall’onnipresente Super Bill, il fondatore di Microsoft che da un quindicennio ormai si dedica anima e corpo alla salute del mondo (soprattutto via Vaccini) e ai cambiamenti climatici, come aveva profeticamente vaticinato nel corso del ‘World Economic Forum’ (altra creatura ‘eterodiretta’) del 2010.
Capito come funziona ‘O Sistema?
Dimenticavamo un altro grande amico di Farrar. Si tratta del più che controverso ‘ricercatore’ (sic) a stelle e strisce Peter Daszak, alla guida di un’agile Ong, EcoHealth Alliance, la quale ha rastrellato milioni di dollari con la pala di fondi Usa grazie ai buoni uffici del ‘National Institute for Allergy and Infectiuos Deseases’ (NIAD), guidato a vita (dal 1984 al 2022) dall’ubiquo Fauci. Li ha utilizzati, quei finanziamenti allegri, per svolgere ricerche vietate negli Usa sul ‘gain of function’, ossia sul guadagno di funzione che consente il passaggio del virus dall’animale all’uomo: all’origine vera del Covid-19 e come è successo nei famigerati laboratori dell’Istituto di Virologia a Wuhan.
Finiamo in bellezza con le dichiarazioni di alcuni scienziati che si sono ampiamente occupati di pandemia.
Secondo il biologo molecolare e docente alla ‘Rutgers University’, Richard Ebright, Fauci e Farrar “sono state le figure che hanno preso la decisione di frodare l’opinione pubblica mondiale e i responsabili politici globali sulle vere origini del Coronavirus”. E continua: “Farrar è stato ricompensato per il suo ruolo di frode ai danni dei cittadini e dei politici venendo nominato prima direttore scientifico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e ora vice direttore generale associato. E, a quanto pare, è in fase di valutazione per la nomina a prossimo direttore generale unico”.
Afferma – parole pesanti come macigni – il fondatore dell’autorevole ‘Brownstone Institute’, Jeffrey Tucker: “Il futuro non è con l’Organizzazione mondiale della Sanità. L’organizzazione ha gestito in modo dannoso la pandemia fin dall’inizio e poi per anni, senza mai correggere la rotta e senza smettere alcun illecito. Hanno coronato questo disastro chiedendo più fondi, che ora non arrivano”.
Così continua, in modo che non lascia spazio a dubbi: “Devono esserci opzioni, non globali, ma nazione per nazione, comunità per comunità, persona per persona. Tutti gli sforzi futuri saranno concentrati su questo e non nel riferimento ad un modello fallito. Donatori privati e aziendali possono rimettere a posto le finanze, ma non possono riparare la credibilità irrimediabilmente compromessa dell’OMS”.
Più chiari di così…
Per saperne di più, vi consigliamo di andare alla casella CERCA che si trova in alto a destra della nostra home page; e quindi digitare BILL GATES oppure ORGANIZZAZIONE MONDIALE SANITA’ (o OMS) per ritrovare molti articoli e inchieste. Ecco, comunque, il pezzo in rete dalla Voce messo dopo l’ingresso a vele spiegate di Farrar nell’OMS. Era infatti del 19 febbraio 2023
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