VACCINI MRNA / IN ARRIVO QUELLO “UNIVERSALE”. E NON POCO “RISCHIOSO”…

La tecnologia a mRNA sta già progettando e produrrà vaccini in grado di sconfiggere tutti i virus e debellare una gran parte di malattie che oggi affliggono il mondo. (Peccato se poi chi se lo vede inoculare può fare una brutta fine: ma questo, ovviamente, non ve lo dicono…).

E’ più di una profezia – perché si tratta di processi scientifici in pieno corso – quella formulata da Drew Weissman, il quale due anni fa ha vinto il Nobel per la Medicina insieme a Natalin Karikò che aveva lavorato a lungo nei laboratori di ‘BionTech’, gemellata a ‘Pfizer’, la prima a tagliare il traguardo del vaccino anti covid.

Drew Weissman

Anche l’altra star nel firmamento di ‘Big Pharma’ e ad una incollatura dal tandem Pfizer-BionTech per il siero anti covid, ossia la statunitense ‘Moderna’, sta procedendo a tutto gas lungo lo stesso stupefacente itinerario e sta sviluppando vaccini per una molteplicità di patologie: ovviamente sempre a mRNA.

Procediamo con ordine e partiamo delle storiche parole di Vate Weissman, che è docente emerito alla ‘University of Pennsylvania Health System’, PENN MEDICINE per i suoi iscritti e aficionados.

Stiamo lavorando con questa tecnologia a mRNA per intervenire su ogni malattia infettiva immaginabile”.

Da secondo e forse anche terzo Nobel praticamente assicurati. E per la gioia di tanti malati presenti e futuri che vedono miracolosamente quasi evaporare le fino ad oggi tanto temute e mostruose sagome di virus d‘ogni sorta e specie.

Gongolano a Penn Medicine, e i vertici accademici decidono di pubblicare il lungo elenco di una vasta gamma di patologie per le quali fervono studi e ricerche che stanno giungendo ormai ad un punto di svolta e correndo verso il rush finale: procedendo e sviluppando in modo sempre più avanzato la taumaturgica tecnologia a mRNA, ossia quella genica, che impatta direttamente sul nostro DNA, per intendersi.

Nel mirino – viene precisato da quei vertici – “tutti i coronavirus”, e poi, fior tra fiori, “l’influenza aviaria, la malaria, le malattie genetiche, gli attacchi di cuore, i disturbi dello sviluppo neurologico”. Un fantascientifico mix di patologie che il tocco magico a base di mRNA potrà sconfiggere, come il San Gennaro più in forma.

Eccoci alle altrettanto mirabolanti promesse griffate Moderna. Che, vogliamo rammentarlo ai nostri lettori, 15 anni fa, nel 2010, era una piccola start up nata in 4 stanzette negli Usa e dopo 10 anni, nel 2020, è diventata la co-regina dei vaccini anti Covid. La vera chiave del successo planetario è tutta nel tocco magico di colui che trasforma in oro quel che appena sfiora, Bill Gates, il quale con la sua generosissima Fondazione ha pompato palate da milioni e milioni di dollari nella casse di Moderna; e ha fatto ancor di più per quelle dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui oggi è il numero 1 come donatore-finanziatore!

Larry Ellison

La sempre più rampante Moderna sta lavorando con gran lena, ed è anche lei in dirittura di arrivo, per la progettazione e produzione di vaccini – a mRNA, of course – contro le influenze, il virus respiratorio sinciziale, le nuove varianti Covid, HIV (e quindi per curare l’Aids), EBV, la malattia di Lyne, il vaiolo delle scimmie e perfino contro il cancro! Un altro fantastico mix, da guinness dei primati per una vita!

Non solo il fondatore di Microsoft ora tutto dedito a vaccini e cambiamenti climatici, Gates, comunque, fa capolino tra i miliardari-filantropi preoccupati della salute mondiale. In pole position anche il patron di ‘Oracle’’, Larry Ellison, che nei giorni scorsi ha voluto incontrate Donald Trump per perorare i progetti che vedono sempre più coinvolta l’Intelligenza Artificiale nella ideazione e produzione veloce di vaccini a mRNA personalizzati, ossia sviluppati per ogni patologia di ogni paziente: in pole position, tra gli altri, c’è il progetto ‘Stargate’.

Stiamo a vedere se le sirene di mister Oracle riusciranno a stregare l’umorale tycoon e anche il ministro della Salute Robert Kennedy. Impresa non proprio semplice, visto che la nuova amministrazione Usa, a quanto pare, ha appena tagliato i fondi alle ricerche sul “gain of function”, generosamente finanziate da un killer del calibro di Anthony Fauci e vera origine del coronavirus nei laboratori di Wuhan.

Ma torniamo a bomba, è proprio il caso di dire: perché i sieri a mRNA sono una vera e propria bomba ad orologeria piazzata nel corpo umano. Come hanno documentato e stanno documentando sempre più numerosi studi e ricerche portati avanti da scienziati indipendenti (dal potere corruttivo di Big Pharma) e anche osteggiati da media e politica: basti pensare ai reati penali commessi da Fauci con la copertura di Joe Biden – che gli ha addirittura concesso la ‘grazia preventiva’ prima di lasciare la Casa Bianca! – come palesano svariate inchieste della magistratura statunitense.

Patrick Soon-Shiong

Sulla Voce abbiamo in questi ultimi 4 anni e passa di ‘vaccini anti covid’ documentato con decine e decine di inchieste i devastanti, spesso letali, effetti avversi causati dai ‘prodotti’ contro il coronavirus: soprattutto quelli a mRNA, ossia quelli messi in campo da Pfizer e Moderna. Effetti collaterali soprattutto a carico del sistema cardiaco (aumenti esponenziali di miocarditi, pericarditi, ictus, trombosi e anche infarti); ma verificabili anche attraverso l’incremento di svariate altre patologie, in primis quelle cancerogene, con lo sviluppo dei cosiddetti ‘turbocancro’. Sieri quindi non solo inefficaci (altro che lo sbandierato 90 per cento e passa!) ma soprattutto insicuri. Come ha dimostrato, drammatiche cifre e dati alla mano, più e più volte il non poco autorevole ‘British Medical Journal’.

Ultimo, in ordine di tempo, il j’accuse formulato proprio da uno scienziato specializzato nella creazione di farmaci anti-tumorali, Patrick Soon-Shiong, che punta i riflettori sulla famigerata proteina SPIKE, un antigene prodotto proprio dai vaccini a mRNA. Le Spike, spiega Soon-Shiong, sono “proteine infiammatorie che si legano ai vasi sanguigni con i recettori ACE-2 presenti in tutto il corpo”.

Lo documenta anche un recentissimo studio elaborato da un’equipe della ‘YALE UNIVERSITY’, secondo cui “le patologie post vaccino Covid sono collegate a diversi biomarcatori, tra cui elevati livello di proteina Spike circolanti”.

Last but not least, i continui SoS lanciati dal cardiologo texano Peter McCullough per i danni causati dai sieri anti covid al sistema cardiocircolatorio e non solo. Come abbiamo evidenziato nel pezzo messo in rete pochi giorni fa, per la precisione il 29 aprile 2025,

‘VACCINI COVID’ KILLER/ LA GENTE MUORE, I MEDIA SE NE FOTTONO


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