EMMANUEL MACRON / UN FUTURO DA “GRAN MAESTRO”

Lo chiamano le Roi, oppure l’Imperatore. E da oggi Emmanuel Macron può fregiarsi di un altro prestigioso titolo, Gran Maestro ad honorem, con tanto di rituale cappuccio e grembiulino.

Ha infatti ricevuto il solenne abbraccio dei confratelli della ‘Grande Loge de France’ (GLDF) solo pochi giorni fa, il 5 maggio, in occasione delle celebrazioni per i 120 anni dalla legge (del 1905, appunto) che sancisce la separazione tra Stato e Chiesa.

Un gran successo tributato dai confratelli di Rito Scozzese Antico e Accettato. Tanto per sollevare il morale sotto i tacchi a causa dei due ceffoni appena incassati.

Giorni prima, infatti, ai funerali di Papa Francesco, quando si avvicinò a Donald Trump e a Volodymyr Zelensky che confabulavano, venne allontanato con una smorfia dal capo della Casa Bianca. Una figuraccia mondiale, per la serie ‘Vengo anch’io? No, tu no”.

Di nessun peso, poi, il suo incontro a pranzo con i cardinali riuniti per il Conclave: voleva a tutti i costi un Papa francese, se n’è beccato uno proprio a stelle e strisce (pur se certo non trumpiano).

Non restava, a questo punto, che raccogliere l’ovazione tributata dai confratelli, radunati per discutere di ‘laicità’.

Aveva già preso parte, nel 2023, ai festeggiamenti per i 250 anni del Grand Orient de France. Ma questa celebrazione ha avuto un peso molto particolare, come le Roi (pardon, il novello Gran Maestro) ha sottolineato con emozione nel suo incipit: “E’ la prima volta che un presidente della repubblica francese si presenta in una sala della Grande Loge per un discorso ufficiale”.

Thierry Zavaroni. Sopra, Macron nel suo discorso alla Grande Loge de France

Lo ha accolto a braccia aperte il Gran Maestro GLDF, Thierry Zavaroni, noto per le sue accese campagne pro Zelensky e pro vaccini anti covid.

Da notare che la Grande Loge può contare su 32 mila affiliati, ed è la seconda obbedienza, solo alle spalle del Grand Orient de France che raggiunge quota 50 mila. Viene definita – dagli esperti del ramo – come più ‘’spirituale’, più ‘tradizionale’ e anche più ‘chic’.

Di seguito riportiamo i passaggi salienti dell’intervento presidenziale. Noterete come le Roi si sia calato nella parte a tal punto da parlare, nell’apoteosi finale, da perfetto Gran Maestro. Per il dopo Eliseo, quindi, una poltronissima è già assicurata.

La Grande Loge de France ha svolto un ruolo molto importante nell’emergere della legge sulla separazione tra Stato e Chiesa”, ricordando proprio la legge del 1905 che ha consentito alla Stato, fra l’altro, di impossessarsi di molti beni appartenenti alla Chiesa.

Rivendicando poi il ruolo svolto dalla massoneria negli eventi che portarono alla Rivoluzione francese, è arrivato a proclamare: “La Massoneria è l’officina della Repubblica francese”. Incredibile ma vero.

Tra gli scroscianti applausi si è quindi eretto a suo strenuo avvocato difensore: “La Massoneria è sempre stata nel mirino dei teorici della cospirazione e degli oscurantisti che le attribuiscono una certa influenza, ponendola così sotto i riflettori”. Solo “una certa influenza”…

Da un’influenza all’altra il passo è breve. Parlando di due suoi illustri predecessori, Francois Mitterand e Valery Giscard d’Estaing, ha rivelato che “i loro percorsi sono stati ispirati dai consigli di appartenendo alla massoneria”. Una vera ‘bomba’…

Ormai in piena estasi mistica (tipica degli affiliati GLDF) ha così proseguito: “Il dialogo tra la Repubblica e la Massoneria è una conversazione, se posso così dire, levigata da secoli di lotte, da una comunione di pensiero e da una connivenza che non è affatto cospirazione”. I presìdi psichiatrici parigini sono in stato di massima allerta.

Tanto per una sferzatina a Trump: “La Massoneria deve rappresentare una forza di opposizione a quell’illuminismo oscuro che proviene da altri paesi, come gli Stati Uniti”.

Poi l’apoteosi finale, con annessa ‘Trasfigurazione’ in perfetto Gran Maestro: “I Massoni sono in prima linea nella battaglia che conta, se vogliamo dare forma al secolo per il Bene dell’Umanità”.

Ma ci è o ci fa, le Roi Macron?

Sorge spontanea la considerazione: con quale faccia può poi presentarsi al ‘tavolo per la pace’ in Ucraina e dettare le condizioni alla Russia con gli altri guerrafondai suoi pari: il neo Cancelliere Merz, il laburista (sic) Starmer, la nostra Meloni in video, e l’ok della nazi von der Leyen…

Siamo davvero alla frutta (melone, appunto, ben compreso, pur se ai margini).

L’Europa non è mai esistita e, se continua con questi burattini, non esisterà mai. Una nullità politica: però molto pericolosa e dannosa per tutti i cittadini europei, sottomessi a questa autentica ‘’banda”. E non di musicanti, come le SS di via Rasella secondo la ricostruzione del presidente del Senato Ignazio Benito La Russa, che invita i cittadini, per i referendum, ad andare al mare: è la seconda carica dello Stato, in stato veramente comatoso.

Ma in quale pozzo NERO che più NERO non si può ci stanno mai sprofondando? 


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