IDEE IN LIBERTÀ (MA VIGILATA)

Sono guai per chi  denuncia e documenta reati di politici, di top manager corrotti: la casta ha trovato un potente antidoto per scoraggiare i pochi che praticano il  gionalismo d’inchiesta: partono le querele da studi legali di alto livello, anche se prive di elementi per sostenerle. Lo scopo di questa contraddizione è di colpire economicamente i querelati con i costi sostenuti per difendersi. Ne sa qualcosa  il giornalismo d’inchiesta della storica testata napoletana “Voce delle voci”, vittima di querele devastanti che ne hanno limitato la visibilità (stop coatto alla versione cartacea) ma che prosegue ‘on line’ il suo coraggioso percorso).

SUCCEDE NEL 2021!!! la satira sopra le righe del comico Daniele Fabbri infastidisce la signorina presidentessa del coniglio (così ribattezzata  dalla Schlein), che   lo  querela con questa fantasiosa motivazione: “Le parole pu…ona, coc…losa, pera…tara, avrebbero provocato “Un impatto negativo sulla sua psiche.” Il commento di Fabbri: “Attacco alla libertà di espressione…I politici possono permettersi di intentare cause senza conseguenze, mentre per un artista indipendente il peso economico è significativo. Se dovessi perdere, si creerebbe un precedente pericoloso: se per ‘pu…one’ si finisce in tribunale, domani non si potrà dire più nulla”. Dibattito aperto sul confine tra satira e diffamazione.

UNA DISCRETA VARIETÀ DI PROVERBI AD HOC AMMONISCE a non aggiungere danno al danno con repliche di errori e omissioni. Il più appropriato è derivazione della madre lingua dell’italiano. In latino suona così’: “Errare humanum est,  perseverare autem diabolicum”. La Repubblica replica il costo di 2 euro e 90 e la tendenza sembra utilizzare  ogni pretesto per blocacre il prezzo a 10 centesimi meno di tre euro (con inserti spesso di interesse per pochi intimi e allegati interamente pubblicitari che non si capisce perché drbbano pagarli i lettori). Niente di nuovo anche oggi: in prima pagina maxi foto di Hamilton, neo pilota del ‘Cavallino’ e commento enfatico del campione inglese di aurtomobilismo: “La Ferrari ti cambia la vita” (Ferrari-Agnelli-Gruppo editoriale Gedi-la Repubblica). Di nuovo,  prima dei settori Economia, Cultura,  due pagine centrali di promoziome per note case di moda.

EVVIVA, LA REPUBBLICA RIMEDIA ALLO SCONCERTO per la generale disattenzione  sul ‘caso’ di Alberto Trentini, cooperatore italiano in carcere a Caracas da 119 giorni. Come? Certo, bisogna osservare con pazienza la pagina 29,  nel settore ‘cronaca’, per  in basso a destra,  un colonnino di 15 righe che citano la sua ‘scomparsa’, la detenzione senza un’accusa. Il sospetto è che il Venezuela, a un passo dalla dittatura di Maduro, intenda ricattare l’Italia,  com’è accaduto per la liberazione della giornalista Sala in cambio del mancato arresto del criminale iranianiano Almasri. Finora dal  governo e dalla premier neppure una parola su Trentini.
Ps. La ‘scomparsa’ del cooperatore è giusta evidenza nello spazio preserale di Marco Damilano (“Il Cavallo e la Torre”, Rai3).


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento