CHI BEN COMINCIA…

L’alluvione mediatica, a tratti in dimensione tsunami, provoca lacune mnemoniche, amnesie temporanee: specialmente per chi non frequenta la Settimana Enigmistica, pubblicizzata con lo slogan “tiene in vita il serbatoio mentale dei ricordi”. Il tam tam di news vere e false, la valanga di fatti e misfatti propinati ora dopo ora dai siti dell’informazione, offusca la memoria di eventi che solo pochi giorni prima avevano monopolizzato il lavoro di mediazione con l’opinione pubblica della stampa, di Gr e Tg. Il black out informativo del primo giorno di un nuovo anno, successivo al rito universale del fine anno, che giustamente concesso un breve stop a chi vi lavora ogni giorno, è parzialmente compensato dalle news on line proposte da smartphone, pc e tablet. Ecco un esempio, che ripristina la memoria del ‘caso’ Sangiuliano-Boccia, del loro flirt sentimentalmente concluso, ma in piedi per risvolti giudiziari. Si deve all’abilità di ‘Dagospia’, al suo giornalismo investigativo, poco amente praticato dai media, la conferma dell’ingaggio di Rosaria Boccia nel ruolo di consulente del ministro della Cultura ‘Genny’, con decreto poi disdetto su pressione congiunta della signora Sangiuliano e, come lasciano intendere i ben informati, di un presunto veto delle sorelle d’Italia Meloni, o per un effetto collaterale del the end di un precario sodalizio sentimentale. Ne è nata un’aspra, aggressiva disputa da carta bollata, è in corso un ping-pong di reciproche querele. Giorgia e Genny hanno accusato la Boccia di mentire, hanno ‘giurato’ che l’assunzione è una sua ambiziosa invenzione.

Lei ha risposto con che a suo tempo avrebbe esibito le prove della nomina. E le ha fornite in esclusiva a Dagospia, riprese da molte altre testate. Dagospia le rende note, pubblicarle è il terreno su cui si muove on line per vocazione. La documentazione, fornirebbe le prove della nomina dell’imprenditrice di Pompei a ‘consigliera’ di Sangiuliano, atto sempre negato dall’ex ministro, mentendo come la premier, che mise la mano sul fuoco sulla buona fede del ministro. Giorgia, la ‘ducetta’ (attributo che si deve a Dagospia), ospite di Del Debbio, ha dichiarato: “Sangiuliano aveva valutato la possibilità di dare a questa persona un incarico non retribuito, poi ha fatto una scelta diversa, ha deciso di non dare conferire la nomina di collaboratrice. I dettagli del documento firmato dal ministro: “La dott.ssa Maria Rosaria Boccia è chiamata a collaborare con il Ministro in qualità di Consigliere per i grandi eventi. Nell’ambito di tale incarico collaborerà altresì con [‘Ufficio stampa e con gli altri Uffici di diretta collaborazione del Ministro, con riferimento, in particolare, al settore dei grandi eventi. L’incarico a decorrere dalla data del presente decreto sino al termine del mandato governativo del Ministro…”

Anche se il decreto di nomina da Sangiuliano non basta per essere valido (doveva essere inviato ai competenti organi di controllo”, cioè all’Ufficio centrale del bilancio e la Corte dei Conti), la sostanza politica è che la nomina era stata fatta. A proposito di memoria, le conseguenze di menzogne istituzionali in Paesi come gli Stati Uniti dove le bugie del loro presidente sono severamente sanzionate con la destituzione. Dalle nostre parti l’eco di scandali simili induce al racconto strillato dei media, ma presto finisce  nell’archivio del “ma chi se ne frega”, da cui Dagospia per fortuna si dissocia. 


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