Il political gossip si arricchisce di simpatici eventi, il sipario si alza sull’esibizione di amici di Giorgia, la satira ha di che nutrirsi. Lo sboccato Del Debbio, che il suo tutor per la comunicazione deve aver indotto al turpiloquio per raggranellare qualche punto in più di share, ha occupato gran parte dello spazio di ‘Dritto e rovescio’ con una compiacente e compiaciuta intervista al padre di Ginevra, concepita con la compagna Giorgia ‘more uxorio’ sua convivente delusa che li ha dato il benservito per le frasi fuori onda di becero sessismo. Cosa nasconde l’invito di Mediaset a Giambruno? Gli hanno offerto di redimersi, come accade per i cattolici che si dichiarano pentiti e ricevono in cambio l’assoluzione da ogni genere di peccati , o hanno pronosticato il flop del suo patetico “mi vergogno, non ho protetto la mia famiglia” per liberarsene definitivamente? Potrebbe rispondere Alfonso Signorini, noto e contestato conduttore di format-gossip.
Mister flop, al secolo Lollobrigida, ex di Arianna, sorella d’Italia, cognato di Giorgia, sapete che fa? Indice un maxiconcorso per assumere 374 funzionari da immettere nel ministero dell’Agricoltura. Da tutta l’Italia migliaia di partecipanti invadono la Fiera di Roma, sede del test. Sorpresa, devono imboccare la via del ritorno a casa perché il distratto Lollo ha dimenticato che il concorso è stato bloccato dal Consiglio di Stato. E dice al ‘Question time’, in Parlamento: “Per fortuna quest’anno la siccità ha colpito alcune zone del Sud e la Sicilia in particolare e molto meno altre zone del Paese”. Nell’amichevole trascrizione di questo capolavoro di scelleratezza, “per fortuna” diventa “purtroppo”: Il resocontista è corso ai ripari, ma in che partito milita? Lollo riesce a peggiorare la tremenda gaffe: “Le mie parole strumentalizzate da sciacalli prestati al giornalismo”. In corso degli Internazionali romani di tennis il ministro organizza un evento e dichiara: “Quanto è importante stare a tavola, discutere, ragionare, bere un bicchiere di vino, dialogare… Quante guerre non ci sarebbero state di fronte a cene ben organizzate?” Che dire, tutto risolto davanti a una bella tavolata imbandita, tra pecorino romano e un bel piatto di spaghetti?
La scivolata del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida sulle ‘cene e guerre è solo l’ultima di una serie di frasi incomprensibili, imbarazzanti. In altra sede dice: “Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica. Gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada”. L’idea della sostituzione etnica è una teoria molto diffusa in ambienti di estrema destra. Sostiene che esiste una cospirazione globale per sostituire i bianchi. Lollo respinge le critiche così: “Sono ignorante, non razzista”. La cultura, racconta la destra, non è monopolio della sinistra e per dimostrarlo piazza qualche ‘amico’ qua e là (in Rai a pioggia). Si ritrova con un serial di flop ovunque. La più eclatante tira in ballo il Ministero della cultura. Giorgia prova a metter la sordina al caos tsunamico post licenziamento di Sangiuliano e il turbinio di alti funzionari avvicendati: nomina Giuli ministro e dopo poco che fa? Sfetta il finanziamento per la cultura. Giuli minaccia di dimettersi. Cultura? Poveri noi, è subcultura.
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