REGNO UNITO / ECCO LE RICCHEZZE REALI. E FINO A OGGI “SEGRETE”

Le gigantesche ricchezze segrete dei reali inglesi, riconducibili ai ducati di Lancaster e della Cornovaglia, due casseforti di casa Windsor.

Tassello per tassello, milione su milione, il puzzle è stato appena ricostruito in una maxi inchiesta, soprannominata ‘Dutch Files’, realizzata dal ‘Sunday Times’ in collaborazione con il programma di Channel 4 ‘Dispatches’. Un autentico scoop, perché è “la prima volta viene reso pubblico l’elenco completo dei beni che fanno capo all’impero reale, un elenco al quale non ha avuto neanche mai accesso il parlamento britannico”.

Intanto la dorata Corte praticamente al completo (mancava solo Camilla alle prese con una affezione bronchiale) ha festeggiato, sabato e domenica scorsi, il ‘Remembrance Day’ in onore delle vittime della prima guerra mondiale. Sabato alla ‘Royal Alberto Hall’ di Londra e il giorno seguente al ‘Cenothap’, il memoriale inaugurato a Whitehall l’11 novembre 1920.

Kate Middleton. Sopra, re Carlo e il principe William al Remembrance Day

In prima fila, of course, re Carlo III e il figlio William, destinato al trono, con Kate Middleton reduce dalla estenuante chemioterapia; il principe Eduardo con la sua Sophie, duchessa di Edimburgo; la principessa Anna col marito, ossia il vice ammiraglio Sir Timothy Laurence. A quanto pare non ha preso parte alle celebrazioni la pecora nera della super dinasty, il principe Andrea, passato alle cronache per lo scandalo a luci rosse griffato Jeffrey Epstein (e con minorenni): secondo le anticipazioni di un sicuro best seller di prossima uscita e firmato da Robert Hardaman, al povero Andrea verrà ‘tagliato’ l’appannaggio annuale da 1 milione di sterline, per volontà dell’inflessibile Carlo.

Ma torniamo alle ricchezze reali, radiografate dal quotidiano inglese. Che così inizia il suo reportage: “Re Carlo III e suo figlio William hanno contratti con servizi pubblici finanziati dai contribuenti del Regno Unito, enti di beneficenza e di partecipazione governativa, che li fanno guadagnare, ogni anno, milioni e milioni di sterline”.

Nel solo 2023, viene subito calcolato, “i feudi privati di Carlo e Guglielmo, ossia il Ducato di Lancaster e il Ducato di Cornovaglia, hanno raccolto rispettivamente 27, 4 milioni di sterline (oltre 32 milioni di euro) e 23,6 milioni di sterline (28,1 milioni di euro)”.

Andrea d’Inghilterra

I due Ducati d’oro, è precisato, stato raccogliendo fiumi di denariattraverso una serie di rendite commerciali e prelievi feudali su terreni in gran parte sequestrati dai monarchi medioevali”.

Re Carlo e il rampollo William, infatti, “fanno pagare per il diritto di attraversare i fiumi, scaricare merci sulla riva dei fiumi, far passare cavi sotto le loro spiagge, gestire scuole e persino scavare tombe”. Una vera manna piovuta dal cielo, pur in prevalenza plumbeo.

Prosegue come un rullo compressore il reportage: “Guadagnano soldi da ponti a pedaggio, traghetti, condotte fognarie, chiese, sedi commerciali, pub, distillerie, gasdotti, ormeggi per barche, miniere a cielo aperto e sottomarine, parcheggi, case in affitto e turbine eoliche”. Per la serie: ogni zolla, ogni palmo dei territori nei due Ducati diventano una inesauribile fonte di guadagno!

Ecco quindi due esempi che rendono in modo plastico il senso degli affari, il fiuto per ogni business dei due reali.

Lo stemma del Ducato di Lancaster

Il Servizio Sanitario Nazione inglese versa quest’anno senza fiatare 11 milioni di sterline (13,1 milioni di euro) al Ducato di Lancaster. E sapete per cosa? Per un fitto sì lungo, 15 anni, ma solo di un garage per ospitate delle ambulanze. Non basta: perché tanto per non farlo sapere al Fisco, l’accordo è stato stipulato da un Trust – un istituto tipicamente anglosassone che garantisce l’anonimato – riconducibile alla Super Coppia, con una sigla che fa capo al Servizio Sanitario: d’amore e d’accordo, quindi, per mettere a segno una evasione coi fiocchi. Anzi reale!

Passiamo al Ministero della Giustizia. Anche in questo caso senza battere un ciglio, ogni anno fa un bonifico da 1 milione e mezzo di sterline (1,8 milioni di euro) per pagare alle casse del Ducato di Cornovaglia il fitto di un grosso immobile, che ospita la prigione di Dartmoor. Non basta: perché alla non disprezzabile cifra va aggiunta un’appendice, relativa alla cifra da versare per “il diritto ad addestrarsi” delle guardie carcerarie sui 67.500 acri di terreno circostante. Alla prossima puntata del reportage per sapere l’importo incassato.

Ancora qualche cifra che rende ancor meglio l’entità del business.

In totale sono 5.410 le proprietà che fanno capo ai due Ducati; e oltre 900 le case residenziali e le fattorie di proprietà reale e fittate certo non a equo canone.

Keir Starmer

Una lapidaria postilla del ‘Sunday Times’: “Gli antichi imperi immobiliari che finanziano il re e il principe del Galles sono rimasti per secoli un segreto gelosamente custodito all’interno della famiglia reale e della sua ristretta cerchia di consiglieri”. Per fortuna, oggi, quelle ricchezze sono venute alla luce grazie all’impegno dei reporter del quotidiano e del canale tivvù.

Last but non least l’appannaggio reale annuo. Lascia o raddoppia, diceva un tempo il mitico Mike. E il gingle vale oggi nel Regno Unito: per un ‘tagliato’ Andrea, la dinasty invece fa Bingo e quasi duplica la sua real entrata.

Per l’anno 2024-2025, infatti, è attestata sulla modica cifra di 86,3 milioni di sterline (103 milioni di euro). Ma è previsto un balzo a 132 milioni per l’anno solare 2025-2026: nonostante la crisi che flagella le economie occidentali, certo non esclusa quella britannica.

Non ha niente da dire sull’appannaggio che lievita e sul tesoro nascosto il fresco premier britannico, il laburista (sic)Sir Keir Starmer, in brodo di giuggiole un paio di giorni fa, fianco a fianco dei reali per il Remembrance Day?


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