IN 40 RIGHE – La politica ‘spazzatura’

Dal generoso ottimismo di chi pensa, dice e fa cose di sinistra non è abbastanza corposo l’allarme e di conseguenza la determinazione operativa a contrastare i segnali della minaccia per l’Italia di ritrovarsi nel baratro di una nuova legge razziale. Si leva con legittimo spavento la voce della Segre, ma non sembra mobilitare chi dovrebbe sventare il pericolo dell’antisemitismo con l’urgenza richiesta da fatti e misfatti, impunemente reiterati che l’escalation della malapianta, mai completamente sradicata dal nostro Paese. Alla coraggiosa e determinata denuncia della senatrice si può, si deve però suggerire di assimilare alle nefandezze del neonazismo la responsabilità dello stragista Netanyau per il diffondersi di sentimenti ostili a Israele.

Il giornalismo d’inchiesta, quello scampato alla tagliola dell’omologazione mediatica al “quieto vivere” per non ‘disturbare il manovratore’, affida alla testata on line di Fanpage l’obiettivo di snidare il virus del nazifascismo che con evidenza inconfutabile non risparmia la struttura di vertice e complessiva di Fratelli d’Italia. L’intraprendenza mediatica che inchioda la destra alla pericolosa responsabilità di fascistizzare il Paese, fa perdere le staffe ai fedelissimi della ‘sorella d’Italia. I più rancorosi eredi di Rauti, richiamati a sventare le conseguenze politiche dell’inchiesta Fanpage, eseguono, ciascuno con il linguaggio più o meno sguaiato di destrorsi, l’ordine di servizio della capintesta. Bocchino, abituale frequentatore di “8 e mezzo”, prende le distanze dai ‘fratelli’ neo nazisti (tattica suggerita dall’ ‘alto’ per tutti i FdI)  e sposta il tiro su quei ‘mascalzoni’ di Fanpage,  definiti  “giornalismo spazzatura”, che infiltrano redattori nei luoghi di ritrovo dove dilaga l’antisemitismo e l’apologia del nazifascismo. Dopo il solito silenzio tombale, Giorgia deplora l’‘esuberanza’ dei suoi giovani (ma evita di estendere la ‘ramanzina’ a esponenti istituzionali di FdI,) e prova a far credere l’incredibile, di non essere stata conoscenza dei raduni all’insegna di “duce, duce”, saluti nazisti e auspici di morte per gli ebrei. Una Il doppismo della condanna per l’estremismo endogeno e le colpe surreali di Fanpage, diventa vangelo in casa FdI e omologa la risposta tardiva, auto assolutoria della signorina Giorgia alle dichiarazioni dei suoi fedelissimi. Una per tutte è di Giuseppe Cruciani, probante per la colorita schiettezza di questo bizzoso fratello d’Italia: “L’inchiesta di Fanpage è un’altra occasione per gridare l’allarme al fascismo… dopo ore e ore di microfoni e telecamere piazzate dentro il culo delle persone (non è un errore, lo ha proprio detto, ndr)  vengono fuori frasi orribili (se lo dice lui…) che personalmente mi fanno schifo (a noi di più, ndr) del tipo ‘non ho mai smesso di essere fascista e razzista’ oppure ‘la Salis deve marcire in galera  con i topi che le mangiano i piedi. Ma questo significa che i Fratelli d’Italia o l’organizzazione siano fascisti, antisemiti?” (sì, significa proprio questo, ndr).


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