La demenza senile non c’entra, le ambiguità di Biden sono piuttosto la proiezione sui suoi comportamenti del potere, distinto ma politicamente sovrapponibile, della comunità ebraica degli Usa pro Netanyau e dei produttori americani di armi. Non fosse così, come motivare la discrasia permanente del presidente Usa? Sollecitato formalmente il governo di Tel Aviv perché rispetti il diritto internazionale e protegga i civili colpiti dalla brutale campagna militare (28 mila le vittime civili), Biden tenta di accreditarsi come moderato e feroce contestatore di Netanyau. Nei fatti i suoi commenti, che sembrano critica veemente della campagna militare israeliana, sono privi di un reale significato, non tengono a freno Tel Aviv. Di fatto, continua, senza pause, l’invio a Israele di armi deciso proprio da Biden. Incoerenza sospetta: o no?
INIZIATIVA “IN SILENZIO PER NAVALNY”, una delle innumerevoli in ogni luogo del mondo. Non è certo l’operazione spontanea di qualche poliziotto putiniano in borghese, è un ordine che deve essere arrivato dall’alto: ma da chi? Caccia aperta al mandante di quanto è accaduto a una decina di milanesi, costretti da tre uomini delle forze dell’ordine (Digos?) a identificarsi per aver deposto fiori nel giardino dedicato alla memoria di Anna Politkovskaja, giornalista russa dissidente uccisa dal regime di Mosca, in segno di lutto per Alexei Navalny, ultima vittima di repressione della libertà perseguita da Putin. Non era una manifestazione, dunque non prevedeva nessuna autorizzazione, ma chi c’era ha dovuto mostrare i documenti e dichiarare la propria residenza. Stesso trattamento per i russi presenti, increduli. È mancato solo il fermo di polizia.
SUCCEDE A VERONA, una delle città italiane dove la destra e il razzismo sono di casa, non a caso scelta per l’Eos Show, la più grande fiera di armi per caccia, pesca e tiro sportivo, rassegna cara in particolare a Salvini, fotografato a suo tempo con in braccio un fucile e un largo sorriso da macho. Folla fervidamente interessata a pistole, fucili e, fantastica novità, il permesso per la prima volta di frequentare gli stand anche ai tredicenni, con ingresso gratuito se accompagnati da adulti, fotografati con armi in mano, nonostante il divieto. Nessun controllo. Ha circolato l’aspettativa non di pochi che sia permesso anche ai ragazzi di sedici anni di possedere un fucile da caccia, proposta dal senatore di Fratelli d’Italia Amidei, contestata e poi ritirata. La sinistra e i verdi: “Vietate questo tipo di mostra, le armi non sono materiale didattico. Abituare i giovani alla presenza di armi rischia di normalizzare concetti complessi come guerra, omicidi e violenza”. Negli stand della Fiera, sono esposte anche armi destinate alla difesa personale. ‘Ospite di riguardo’ l’europarlamentare Berlato (Fratelli d’Italia) platealmente in campagna elettorale. Ha distribuito come regalo personale centinaia di borse con il suo nome e cognome.
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