RELIGIOSO ASTRATTISMO

A rischio di scomunica.

Italia: ogni giorno tre operai sono vittime del lavoro, un femminicidio ogni due giorni, nel mondo migliaia di morti in Ucraina, trentamila di palestinesi ai Gaza, mille e trecento israeliani e vite rubate dalle conseguenze della mutazione climatica: in questo mondo infame, non c’è un solo momento dell’umanità metta fine allo sterminio di innocenti, a vittime di guerre, omicidi, morti ‘bianche. Le religioni, tutte le religioni, sono clamorosamente venute meno al loro principio fondante di amore e rispetto del prossimo, di giustizia sociale, di riconoscenza totale per chi ha creato l’universo. Il culmine del fallimento del nostro pianeta sono le guerre di religione, ovvero l’opposto della pace in Terra. Ma oltre questa specificità c’è chi uccide, chi ruba, chi naviga nell’immensità dell’illecito e si professa cristiano, cattolico, islamico, ortodosso, buddista, ebraico, militante di religioni antitetiche della pacifica convivenza con le cento etnie che popolano il mondo. Si delinea così il tragico controsenso delle dottrine religiose che propugnano il bene collettivo, derivazione di comportamenti individuali e di militanti che agiscono esattamente all’opposto.

Delle due l’una: chi uccide, o comunque contraddice i principi religiosi, ha un rapporto solo formale con la religione, oppure la religione ha poco ascendente positivo.  Altrimenti, come farsi una ragione dell’atroce verdetto di un bambino che nel mondo muore ogni quattro secondi per fame e malattie, di donne stuprate, uccise dai compagni di vita, di operai morti da lavoro, di chi accende guerre per sete di potere, di esseri umani puniti con la pena di morte, di Paesi che praticano la tortura (in Italia c’è un torbido tentativo di ammetterla), di quanti per non rinunciare all’arricchimento attentato alla vita della Terra? È velleità utopica, attribuire tutto questo all’incoerenza di chi si professa religioso e nega i crimini commessi in prima persona o condivisi? Non è facile ammetterlo o negarlo. Il tema invita comunque a riflettere sul potenziale inespresso della fede privata dell’astrattismo dogmatico, operativa per connettere in concreto religiosità e conseguenti comportamenti. Esempio: la revisione del ‘confiteor’, che assolve dai peccati con l’inconsistente penale del pentimento della penitenza. Perfino nel progetto rivoluzionario di Papa Francesco dove c’è tanto, difetta l’architettura revisionista delle religioni che solo teoricamente inducono a buona umanità.

 

 

AGGIORNAMENTO 18 FEBBRAIO

DISINTERESSE O BAVAGLIO

Preceduto da un preambolo sulle sciagure del mondo di cui è responsabile l’umanità e da esempi incontestabili che avallano questa riflessione, ieri in nome della libertà di pensiero ho pubblicato il mio articolo quotidiano che riporto nel passaggio centrale:

Le religioni, tutte le religioni, sono clamorosamente venute meno al loro principio fondante di amore e rispetto del prossimo, di giustizia sociale, di riconoscenza totale per chi ha creato l’universo. Il culmine del fallimento del nostro pianeta sono le guerre di religione, ovvero l’opposto della pace in Terra. Ma oltre questa specificità c’è chi uccide, chi ruba, chi naviga nell’immensità dell’illecito e si la Chiesa  cristiano, cattolico, islamico, ortodosso, buddista, ebraico, militante di religioni antitetiche della pacifica convivenza con le cento etnie che popolano il mondo. Si delinea così il tragico controsenso delle dottrine religiose che propugnano il bene collettivo, derivazione di comportamenti individuali e di militanti che agiscono esattamente all’opposto. Delle due l’una: chi uccide, o comunque contraddice i principi religiosi, ha un rapporto solo formale con la religione, oppure la religione ha poco ascendente positivo.

Avrei potuto aggiungere: perché la Chiesa cattolica non stronca i tanti episodi di truffatori, in buona o cattiva fede, che fanno piangere sangue a  statuine di madonne, (il caso di Trevignano, uno dei tanti,  è clamoroso), o la mercificazione di luoghi dove sarebbero avvenuti miracoli;  perché la Chiesa abusa dei dogmi per spiegare l’inspiegabile e continua a raccontare l’incredibile venuta al mondo degli esseri umani con l’a-scientifica, a-storica, anacronistica vicenda dell’Eden, di Adamo, di Eva, che in mancanza di altri esseri umani non avrebbero potuto onorare il comandamento di Dio “crescete e moltiplicatevi’; e perché non ammette che il turpe fenomeno  della pedofilia, che coinvolge migliaia di preti, è la conseguenza primaria  del divieto di sposarsi, dell’incomprensibile invito alla castità, eccetera. Mai, gli articoli quotidiani che pubblico su Facebook hanno ricevuto così poco riscontro. Non so se si tratta di casuale disinteresse o di un garbato esempio di censura. Spero sia giusta la prima ipotesi.


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