Abbiamo scritto circa un mese fa di un’inchiesta griffata ‘Report’ sulle mafie a Milano, in particolare la invasiva presenza della ‘ndrangheta. Notizie vecchie come il cucco, perché le mafie formato export sono iniziate dalla caduta del Muro di Berlino, per procedere con sempre maggior lena e super riciclaggi in tutti gli anni ’90 fino agli odierni lavaggi scientifici via paradisi fiscali e società di sempre maggior comodo, a cominciare dai ‘fondi speculativi’.
Ma il top lo ha raggiunto la puntata domenicale trionfalmente annunciata dal suo Vate, Sigfrido Ranucci, con la scoperta delle verità segrete sui vaccini, i danni prodotti da quello ‘AstraZeneca’ (tutta la prima parte da ben 39 minuti, titolata ‘Il vaccino scomparso’); e poi via con la seconda, ‘Una dose di troppo’, quando i segugi di Report sono stati sguinzagliati in mezza Europa per ‘sbirciare’ (testuale il Verbo di Sigfrido) i famigerati contratti UE, in particolare il terzo sempre capestro, siglato dalla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen e il Ceo del colosso ‘Pfizer’, Albert Bourla.
Siamo felici che un programma di così largo ascolto come Report arrivi finalmente ad affrontare un tema bollente come quello dei vaccini, dei colossali sperperi miliardari, delle truffe UE nonché della scarsa ‘efficacia’ e soprattutto del ‘non sicurezza’ di quei vaccini, vista la mole degli effetti avversi, su cui abbiamo pubblicato proprio ieri una nostra cover story, ultima di una lunga serie che dura da ormai da anni, ossia da quando sono iniziate le campagne vaccinali.
Un tema totalmente ‘rimosso’ e ‘oscurato’ dal mainstream e dai media di regime, genuflessi davanti ai colossi di Big Pharma ed ormai omologati & cloroformizzati.
Sorge spontanea però, avrebbe detto qualcuno tempo fa, la domanda, pur mitigata da un doveroso ‘meglio tardi che mai’. Ci volevano proprio 3 anni per scoprire qualcosa che era sotto gli occhi di tutti, almeno di chi voleva ‘vedere’ la drammatica realtà davanti a noi?
E ancora: perché un tale dispiego di mezzi, risorse e inviati ovunque quando i pareri-contro, le cifre vere, le testimonianze bollenti erano in rete, e disponibili per chi aveva la voglia di documentare e, soprattutto, denunciare fatti & misfatti?
Per render meglio l’idea, passiamo in rapida carrellata alcuni punti salienti del lungo reportage, che comunque sforna una sfilza di numeri, dati e cifre da brivido sul fronte di acquisti, forniture, enormi quantitativi di vaccini inutilizzati, distrutti o regalati, di colossali fondi pubblici gettati al vento e via sperperando senza minimamente fottersene di conseguenze né civili né penali. Cose, peraltro, ben note a chi voleva ‘capire’ fin dall’inizio la tragica story per tanti cittadini ma molto utile per le casse delle star di Big Pharma, Pfizer e Moderna in pole position (Astrazeneca, cui dedica la prima ridondante parte Report, a ruota).
Facciamo subito un esempio per capirci meglio. Dura giusto 1 minuto e mezzo l’intervista video che i due prossimi Pulitzer lanciati da Ranucci fanno al coeditore e direttore scientifico del prestigioso ‘British Medical Journal’ (BMJ), Peter Doshi. Con la prima gli chiedono un parere sul comportamento tenuto dalla massima autorità di controllo negli Usa, la ‘Food and Drug Administration’ (FDA), a proposito dell’autorizzazione per i vaccini. Doshi riesce a dare un flash sulla sua battaglia per fare trasparenza circa la bollente questione, perché la FDA si è sempre opposta alla divulgazione dei ‘segreti’ custoditi da Pfizer e Moderna.
In un altro flash Doshi punta l’indice sulla sempre sbandierata (da Pfizer e Moderna) efficacia di quei vaccini pari al 95 per cento, del tutto campata per aria.
Ebbene, quelle cose sono note da 3 anni esatti. A gennaio 2021, in un editoriale di fuoco messo in rete dal BMJ, è Doshi in persona ad accusare le 2 star di… dare i numeri. E subito controbatte con un 18-20 per cento al massimo di efficacia. Come si è ampiamente dimostrato nei mesi e anni seguenti, con un’efficacia ormai ridotta a zero.
Ma è ancor più da una contro-inchiesta scientifica coi fiocchi del BMJ ad agosto 2021 che salta fuori la totale insicurezza dei vaccini, messi in commercio quando erano ‘sperimentali’, quando i ‘trials’, i test sarebbero dovuti terminare a dicembre 2023, cioè alcune settimane fa. E Doshi fa molto di più: perché in quella estate pubblica le rivelazioni di un ‘whistleblower’, ossia una ‘gola profonda’ che decide di vuotare il sacco su errori, orrori & omissioni ai quali ha assistito quando è stata responsabile di un centro per i ‘trials’ organizzato e subappaltato da Pfizer negli Usa!
Come mai gli 007 di Report non hanno chiesto a Doshi qualcosa su quei trials-truffa griffati Pfizer, un vero Vaso di Pandora?
Ancora. Invece di andare a zonzo per l’Europa, i due inviati tanto speciali avrebbero fatto meglio e con certo minori spese sbarcando a Capodichino (Napoli) per fare qualche domanda a Giulio Tarro, che in due profetici libri che non ci stanchiamo mai di citare (‘Covid 19 – Il virus della paura’ uscito a giugno 2020; e ‘Covid 19 – La paura è finita’ del giugno 2022) ha svelato con larghissimo anticipo i ‘meccanismi’ del consenso-forzato ai vaccini e soprattutto la loro scarsa efficacia e sicurezza.
Del resto, Tarro da anni pubblica regolarmente interventi scientifici di peso su una rivista scientifica direttamente collegata al BMJ, ossia il ‘British Journal of Healthcare and Medical Research’: soprattutto (ma certo non solo) su covid & vaccini, in particolare gli effetti sui bambini, come del resto fa con la sua meritevole associazione ‘Children’s Health Defence’ Robert Kennedy junior. Una telefonatina anche al candidato indipendente per la corsa alla Casa Bianca potevano pur farla i due segugi di Maestro Ranucci…
Procediamo con le maxi connection UE.
Dal cilindro di Report escono i nomi di lady Ursula von der Leyen; del maritino Heiko von der Leyen per un conflitto d’interessi che più colossale non si può; del Ceo di Pfizer Albert Bourla che in un sol giorno, dopo il più che anomalo ok della FDA al suo Comirnaty, fa un colpo in banca da 5 milioni e rotti di dollari vendendo le sue super-azioni; di Janine Small, la responsabile dei mercati esteri di Pfizer mandata allo sbaraglio davanti agli sbigottiti membri della Commissione parlamentare d’inchiesta presieduta dall’olandese Kathleen Van Brempt. Che ha invano cercato di far verbalizzare sia Bourla che von der Leyen, i quali – incredibile ma vero, soprattutto per la vertice UE – se ne sono altamente fregati!
Meglio tardi che mai, appunto. Ma è da almeno due anni che alcuni siti di contro-informazione (per citarne solo alcuni ‘Renovatio 21’, ‘Come Don Chisciotte’, ‘il Paragone’, ‘Maurzio Blondet & friends’, ‘Byoblu’, La Nuova Bussola Quotidiana,‘Disinformazione’ e poche altre mosche bianche) e la stessa ‘Voce’ documentano – dati, ricerche & fatti alla mano – tutto quello che ai cittadini, ai lettori è negato (tra i media solo ‘la Verità’ ha avuto il coraggio di pubblicare pezzi ‘scomodi’). Molto complicato bucare gigantesche reti di omertà e soprattutto complicità: perché le star di Big Pharma, dovrebbero saperlo tutti, comprano i silenzi & la disinformazione. Del resto è da decenni che, ad esempio, negli Usa sono i principali ‘finanziatori trasversali’ delle campagne presidenziali: e figurarsi adesso, con i maxi profitti totalizzati con l’occasione storica dei vaccini, un vero Eldorado! E queste cifre sui maxi business Report – lo ringraziamo di cuore – ce le ha aggiornate e fornite con gran dovizia di particolari.
Per finire, vi invitiamo a leggere con attenzione quei siti ‘alternativi’, proprio per capire meglio. E ‘The Defender’, ossia la costola informativa di ‘Children’s Health Defence’, una vera miniera di notizie & iniziative per la tutela della salute pubblica e soprattutto dei più indifesi, i bambini. E approfittiamo per ricordarvi altri due libri che non dovete perdere, firmati proprio da Robert Kennedy junior: “The Real Anthony Fauci”, uscito a novembre 2021 sul Super Virologo e Super Depistatore a proposito di Covid & Vaccini (da mesi sotto inchiesta negli Usa: come mai neanche un cenno nel maxi servizio di Report?), e “Wuhan – The Cover Up” (novembre 2023) sulla sporca connection tra il suo ‘National Institute for Allergy and Infectiouse Deseases’ (NIAID) e i famigerati laboratori dell’Istituto di Virologia a Wuhan.
Infine, per rileggere articoli e inchieste scritte e pubblicate dalla Voce sui protagonisti della scena pandemica (anche citati da ‘Report’), basta andare alla casella CERCA che si trova in alto a destra della nostra home page, e digitare nomi e cognomi dei personaggi e delle sigle che vi interessano. Ad esempio, URSULA VON DER LEYEN o HEIKO VON DER LEYEN; ALBERT BOURLA, JANINE SMALL; ANTHONY FAUCI; PETER DOSHI, GIULIO TARRO o ROBERT KENNEDY junior; e ancora PFIZER o MODERNA oppure FOOD AND DRUG ADMINISTRATION).
Ne avrete da leggere!
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.