Parole. Estranee al linguaggio corrente, definite con dotta competenza dalla Treccani: ‘Ipotiposi’, ‘persiflage’, ‘metissaggio’…eccetera: incuriosiscono e sgomentano per la loro evidente ‘misteriosità’ (ma esiste misteriosità?) Ce n’è a iosa nel dizionario Devoto & Oli, nell’ intervallo alfabetico tra la A di ‘amore’, e la Z di ‘zizzania‘. Che fare di queste astruserie lessicali? In ‘Uffa’ introducono minimi e ampi racconti, nati dopo aver premuto l’indice sull’icona della creatività. Siffatto divertissement letterario è confluito nella fantasiosa idea di ‘Uffa’, per ribellione alla noia, alla banalità di intelletti negligenti. ‘Uffa’ è il pass per un intrigante viaggio nella fantasia, libero dalla tossica combinazione politica/corruzione, dai ‘fratelli gemelli d’Italia’ che inquinano la democrazia, dal vulnus mondiale di pupazzi mascherati da tycoons, (i Trump, Putin, Netanyau, tutti i signori delle guerre), zavorra da spedire nella Galassia più distante dalla Terra. ‘Uffa è ironia che sfiora la satira, è narrazione divertita, felicemente senza capo né coda, dall’A alla Z, o dalla Z alla A
Alle 18 del primo febbraio, via Bernini 50, scala B (citofono Ethos Nomos), riflessioni con l’autore Luciano Scateni introdotte da Ambretta Occhiuzzi docente, Annella Prisco, scrittrice, Paolo Greco, linguista, Sergio Zazzera, scrittore. Letture a cura di Giancarlo Lobasso, conduce Laura Bufano, giornalista. Proiezione dei disegni di Luciano Scateni.
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