UCRAINA / NATO SUL PIEDE DI GUERRA

Mentre sta per iniziare la più grande esercitazione militare dei paesi NATO dal dopoguerra, ‘Steadfast Defender 2024’, che durerà fino a maggio, i vertici sbandierano progetti sempre più guerrafondai, nel tentativo di intimidire la Russia.

Ecco alcune frasi, che più chiare non si può, pronunciate dal presidente del Comitato militare della NATO, l’olandese Rob Bauer, aprendo il 17 gennaio la riunione dei capi di Stato maggiore alleati.

“Il concetto di democrazia deve essere protetto oggi come non mai. Gli ucraini mostrano al mondo cosa significa combattere in ciò che credi. ll risultato di questa guerra determinerà il destino del mondo: continueremo a sostenere l’Ucraina”.

Rob Bauer

Le discussioni di oggi ruoteranno intorno ai piani di difesa regionali, i più completi dalla fine della Guerra Fredda: mai prima d’ora i piani nazionali sono stati integrati così profondamente al livello NATO e tutto ciò darà forma alle nostre forze armate”.

“Tutto ciò significa più truppe in stato di allerta, l’adattamento delle strutture di comando, più logistica, manutenzione e mobilità nonché un maggior numero di esercitazioni per mettere a terra questi piani”.

“Ci sono ancora molti passi da fare per arrivare dove vogliamo nella messa a punto di questi piani. Siamo in un’era dove ci dobbiamo aspettare l’inaspettabile e serve una maggiore cooperazione tra il privato e il pubblico”.

Detto fatto, la prossima settimana prende il via, appunto, ‘Steadfast Defender 2024’, con la partecipazione di ben 90 mila uomini provenienti da 31 paesi alleati più la Svezia, che sta per fare il suo ingresso nella NATO.

Gonfia il petto il comandante supremo delle truppe, il generale Usa Christopher Cavoli: “L’Alleanza dimostrerà la sua capacità di rafforzare l’area euro-atlantica attraverso il movimento transatlantico di forze del Nord America. L’esercitazione dimostrerà la nostra unità, la nostra forza e la nostra determinazione nel proteggerci a vicenda”.

Poche ore fa ha lanciato il suo grido di guerra, via Sky News, il fresco ministro della Difesa britannico Grant Shapps, che ha già previsto un conflitto globale, entro cinque anni, ed ha parlato di “minaccia esistenziale” per tutto l’Occidente.

Christopher Cavoli

Ecco le sue profetiche parole: “Tra cinque anni potremmo trovarci di fronte a diversi teatri di conflitto tra cui Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. Chiedetevi, guardando i conflitti odierni in tutto il mondo, è più probabile che quel numero cresca o diminuisca? Sospetto che tutti conosciamo la risposta. E’ molto probabile che cresca, quindi il 2024 deve segnare un punto di svolta”.

Già nel 2022 il capo di Stato maggiore del Regno Unito, generale Patrick Sanders, dichiarò che “esiste ora l’imperativo ardente di forgiare un esercito in grado di combattere al fianco dei nostri alleati e sconfiggere la Russia in battaglia” e che devono essere fatti tutti i preparativi necessari per “combattere in Europa di nuovo”.

La Gran Bretagna, ha un budget annuo record (così nel 2023) per la difesa da 50 miliardi di sterline (pari a 58 miliardi di euro) e pochi giorni fa il primo ministro Rishi Sunak ha annunciato un altro pacchetto di aiuti militari a Kiev per 2,9 miliardi di dollari.

Da una valanga di farneticazioni ad un’altra, eccoci alle fresche esternazioni sul palcoscenico di Davos, al ‘World Economic Forum’, del pupazzo-presidente Volodymyr Zelensky e della corrotta (per il ‘Pfizergate’) e bellicista presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen.

Fior tra fiori, la parola al primo.

“Dobbiamo ottenere una superiorità aerea per l’Ucraina come abbiamo ottenuto quella nel Mar Nero. Possiamo farlo, i partner sanno ciò di cui abbiamo bisogno e quali quantità. Permetterebbero progressi sul terreno. Due giorni fa abbiamo provato che possiamo colpire aerei russi che non erano stati abbattuti finora”.

Volodymyr Zelensky con Ursula von der Leyen

“Ogni riduzione della pressione sull’aggressore aggiunge anni alla guerra, ma ogni investimento nella fiducia dei difensori accorcia il conflitto”.

“Se qualcuno pensa che questo riguardi solo noi, che riguarda solo l’Ucraina, si sbaglia”.

“Abbiamo bisogno che Putin perda e possiamo farlo. Quest’anno deve essere decisivo. Putin incarna la guerra, è lui la sola ragione perché certe guerre e conflitti persistono e tutti i tentativi di portare la pace sono falliti, e lui non cambierà. La risposta di Putin alle richieste di pace sono state forniture di sempre più armi da Corea del Nord e Iran”.

“Come possiamo essere soddisfatti di sanzioni che nemmeno bloccano la produzione di missili russi? In ogni razzo russo ci sono componenti chiave prodotti da paesi occidentali. La pace si potrà avvicinare solo assicurando che le sanzioni funzionino al 100 per cento. Quest’anno deve esserci una decisione forte per dirigere gli asset russi congelati alla difesa contro l’aggressione russa e la ricostruzione dell’Ucraina”.

Passiamo a lady Von der Leyen, la quale punta al secondo mandato o, mal che vada, alla poltrona di prossimo Segretario generale NATO al posto del norvegese Jens Stoltenberg (in scadenza a ottobre).

“La Russia sta fallendo nei suoi obiettivi strategici. E’ prima di tutto, il suo, un fallimento militare. Tutto questo ci dice che l’Ucraina può vincere la guerra. Ma noi dobbiamo continuare a sostenere la sua resistenza. L’Ucraina ha bisogno di un sostegno finanziario prevedibile nel 2024 e oltre”.

“Quando la Russia invase l’Ucraina, molti temevano che Kiev sarebbe caduta in pochi giorni. Ciò non è accaduto. Invece la Russia ha perso circa la metà delle sue capacità militari. L’Ucraina ha cacciato la Russia dalla metà dei territori che aveva conquistato. L’Ucraina ha respinto la flotta russa del Mar Nero e ha riaperto un corridoio marittimo per fornire grano al mondo. E l’Ucraina ha mantenuto la sua libertà e la sua indipendenza”.

Jens Stoltenberg

“Il fallimento della Russia è anche economico. Le sanzioni hanno slegato la sua economia dalla tecnologia moderna e dall’innovazione. Ora dipende dalla Cina. E, infine, il fallimento della Russia è anche diplomatico. La Finlandia ha aderito alla Nato, la Svezia seguirà presto. E l’Ucraina è più vicina che mai all’Unione europea”.

“L’Ucraina può prevalere in questa guerra, ma noi dobbiamo sostenerla con sempre maggio forza. Kiev ha bisogno di una fornitura di armi sufficiente e prolungata per difendere e riconquistare il suo legittimo territorio. Hanno bisogno di capacità per scoraggiare futuri attacchi da parte della Russia. E hanno bisogno anche di speranza. Hanno bisogno di sapere che, con la loro lotta, guadagneranno un futuro migliore per i loro figli. E il futuro migliore dell’Ucraina si chiama Europa”.

 

Per approfondire meglio gli ultimi sviluppi del conflitto, vi proponiamo a seguire la lettura di alcuni pezzi, dovete solo cliccare sui link che seguono.

Ecco da ‘Contropiano’, l’interventi firmato da Fabrizio Poggi

Valgono poco i discorsi su fantomatici ‘piani di pace’ ucraini.

Quindi, pubblicata da ‘NoGeoingegneria’, l’analisi che parte da un documento elaborato dal ministero tedesco della Difesa e scovato da ‘Bild’:

Qualcuno vuole la Grande Guerra? Sembra un programma piuttosto dettagliato.

Infine, un reportage messo in rete dall’ottimo sito francese di geopolitica ‘Observateur Continental’su un tema più volte trattato dalla ‘Voce’, circa le corruzioni griffate Biden in Ucraina: ecco a voi

L’epicentre de la corruption de Biden et de Burisma se trouve en Ukraine.  


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