Ultimi colpi di coda del sempre più traballante governo guidato dal presidente-fantoccio (degli Usa) Volodymyr Zelensky.
I servizi segreti ucraini, infatti, hanno ‘eliminato’ (o quasi) nel giro di un paio di giorni due pedine pericolose, come gli ex parlamentari della Verkhovna Rada (il Parlamento di Kiev), ossia Ilya Kiva e Alexander Dubinsky.
Partiamo dal primo. Fatto fuori con “armi leggere”, come precisano le forze dell’ordine a Unian, attribuendo l’assassinio direttamente al ‘Servizio di Sicurezza’ ucraino.
Il corpo senza vita di Kiva è stato trovato in un piccolo albergo di Suponevo, a non molti chilometri da Mosca.
Costretto a dare le dimissioni dalla Rada lo scorso marzo, era stata sempre una spina nel fianco del governo ucraino, criticandone aspramente la leadership e dichiarandosi apertamente favorevole all’Operazione speciale voluta dal Cremlino. Poche settimane fa, a novembre, il tribunale di Leopoli lo aveva condannato in contumacia a 14 anni di galera, accusandolo di diversi reati, e soprattutto di alto tradimento. Era stata anche espulso dal suo partito, ‘Opposition Platform – For Life’ e quindi ha chiesto asilo politico a Mosca.
Una fonte del ministero della Difesa ucraino ha dichiarato all’agenzia AFP che “Kiev è responsabile dell’omicidio”. Notizia ovviamente confermata sia dall’agenzia di stampa russa ‘Ria Novosta’ che da‘Ukrainska Pravda’.
Una volta tanto un giallo senza misteri su killer e mandanti.
E da rammentare che mesi fa venne ‘eliminato’ (ucciso) un altro parlamentare della fragile opposizione ucraina, Oleksiy Kovaljov.
Molto più complicato il secondo giallo, che riguarda il pesante pestaggio (anzi due pestaggi) subito in carcere da Alexander Dubinsky. Da tener presente che nelle galere ucraine sono detenuti altri 8 deputati, tra cui Nestor Shufrych, Vikton Medvedchuk, Renat Kuzmin, Aleksandr Ponomaryov e Oleg Vooloshyn.
Il nome di Dubinsky porta direttamente a quello del super oligarca Ihor Kolomoisky, di cui la ‘Voce’ha scritto più volte, perché è l’uomo che ha portato Zelensky al potere.
Prima lanciandolo con la sua grossa tivvù privata e il programma ‘Servant The People’, poi finanziando in modo massiccio la campagna che portato Zelensky clamorosamente alla presidenza nel 2019 con un 70 per cento bulgaro di consensi.
Fondatore e finanziatore del famigerato ‘Battaglione Azov’ di chiara ispirazione nazi, Kolomoisky ha svaligiato le casse di ‘Private Bank’ riciclandone i capitali negli Stati Uniti (dove l’Fbi l’ha braccato per un anno), ed è stato per un paio d’anni il numero uno di ‘Burisma’, il colosso energetico ucraino (l’equivalente del nostro ENI): è proprio per la vicenda Burisma che è stato pestato a sangue Dubinsky, perché ‘sa troppo’ e ‘non deve parlare’.
Sa tutto, certo troppo, sul ruolo giocato dal super oligarca nel far nominare nel CdA di Burismanientemeno che Hunter Biden, figlio dell’allora vicepresidente degli Usa (nell’era di Barack Obama) Joe.
Attraverso Burisma (da cui riceveva pure un lauto compenso mensile), Hunter Biden è riuscito a tessere una serie di affari a molti zeri, su cui aveva cominciato a puntare i riflettori il coraggioso procuratore generale ucraino, Viktor Shokin. Il suo lavoro investigativo dava (e ancora dà, visto l’approssimarsi delle presidenziali Usa) molto fastidio alla Casa Bianca e, of course, al padre, ben a conoscenza dei maxi dirty business del figlio.
Per questo motivo Shokin doveva essere ‘eliminato’, stavolta non fisicamente, ma ‘demansionato’, affinchè non si occupasse più dell’affaire Burisma. E così hanno fatto i vertici della Casa Bianca.
A seguire, vi proponiamo la lettura di una minuziosa ricostruzione di tutto il giallo Burisma, e il ruolo giocato da Dubinsky, effettuata da ‘l’Antidiplomatico’.
E dell’assassinio Kiva pubblicato da ‘Renovatio 21’
Poi un link della Voce che vi porta alla triangolazione Hunter Biden-Volodymyr Zelensky-Ihor Kolomoisky: la nostra inchiesta è di un anno e mezzo fa, marzo 2022, ad appena un mese dall’inizio del conflitto.
Quindi, una serie di serie di interessanti articoli pubblicati da alcuni siti di contro-informazione sulla politica internazionale.
Due sono tratti da ‘Observateur Continental’ e due da ‘Responsible Statecraft’. Il terzo dal ‘Mises Institute’.
Cliccando sui link in basso potete leggerli tutti.
Scandalo Burisma – Pestato in carcere un testimone chiave delle interferenze di Biden sul regime di Kiev
HUNTER BIDEN, ZELENSKY & IL SUPER OLIGARCA / MOLTO ATTENTI A QUEI TRE
Ex deputato ucraino critico di Zelens’kyj ucciso vicino a Mosca
L’Ukraine ne ressemble plus à une démocratie.
Les États-Unis n’arrivent pas à s’entendre sur l’aide à Kiev
Bad history makes for bad policy on Ukraine
Did the West deliberately prolong the Ukraine war?
What Would Happen If the US Stopped Supporting Ukraine?
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