Situazione sempre più tragica a Gaza, soprattutto sul fronte sanitario. Non solo bombe & missili stanno sterminando l’inerme popolo palestinese, ma soprattutto per le azioni pianificate dai vertici politici e militari di Tel Aviv per rendere invivibile l’esistenza ai civili, presi per fame, sete e mancanza di medicinali: un genocidio in piena regola, un massacro ‘scientifico’ nel più perfetto stile nazista.
Ecco le ultime, tragiche cifre diramate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che certo non brilla per quanto (non) fatto durante gli anni del Covid & dei vaccini e soprattutto per quel ‘Trattato Pandemico’ che sta per entrare in vigore ad inizio 2024, privando tutte le nazioni aderenti (quasi 200) di ogni libertà, competenza e responsabilità per le future epidemie. E quindi i dati sulla Striscia di Gaza sono sicuramente per difetto.
Così recita l’incipit dell’ultimi rapporto OMS. “Gaza è ad altissimo rischio di una catastrofica esplosione di malattie infettive. Stanno già emergendo tendenze più che preoccupanti a causa dell’intenso sovraffollamento e dell’interruzione dei sistemi sanitari, idrici, igienico-sanitari. Gli sfollati vivono in rifugi che sono particolarmente a rischio per il proliferare di malattie ed epidemie”.
Passiamo ai numeri (ripetiamo, certo per difetto). “Quasi il 9 per cento degli 1,3 milioni di persone che vivono nei rifugi sono già affetti da infezioni respiratorie acute. Un altro 6 per cento è affetto da diarrea, e la metà di loro sono bambini di età compresa tra 0 e 4 anni”.
Il dettaglio, comunque, è ancora più preciso, nelle seguenti pagine del report: “1,3 milioni di persone vivono attualmente in rifugi a Gaza. Il sovraffollamento e la mancanza di cibo, acqua, servizi igienici e igiene di base, gestione dei rifiuti e accesso ai farmaci stanno causando un elevatissimo numero di casi di: infezioni respiratorie acute, stimate in almeno 11 mila; 12 mila i casi di scabbia; 11 mila per la presenza di pidocchi; 36 mila casi di diarrea acuta nei bambini sotto i 5 anni; 39 mila in quelli di età pari o superiore ai 5 anni; 24 mila casi di eruzioni cutanee; 2.500 di impetigine; 2.500 di varicella; 1.000 di ittero”.
Un bollettino medico – e di guerra – che più vario e tragico non si può immaginare.
Commenta il dossier: “La decisione di rinnovare i bombardamenti e le instabilità delle prime sette settimane metterà a rischio molte più vite rispetto alle altre 14 mila vittime dei bombardamenti”.
Ma a scanso di equivoci val la pena di ribadire il concetto: “Date le condizioni di vita e la quasi assoluta mancanza di assistenza sanitaria, potrebbero morire molte più persone a causa delle malattie che degli stessi bombardamenti. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco duraturo. ORA. E’ una questione di vita o di morte per tutti i civili”.
Secondo le ultime rilevazioni OMS, “a Gaza muore un bambino ogni 10 minuti”.
Per l’UNICEF, “ci troviamo di fronte ad un cimitero di bambini”.
Appena iniziato il conflitto, ‘Save the Children’ parlò subito di “almeno 2000 bambini uccisi”.
Il ministero della Sanità palestinese, dal canto suo, stima che “1 abitante su 100 di Gaza è stato ucciso”.
Se queste non sono cifre da campi di sterminio hitleriani…
Passiamo alle ultime, durissime dichiarazioni di un ex marine americano ed ex ispettore militare per gli Usa alle Nazioni Unite, Scott Ritter.
A suo parere, “i bombardamenti e l’invasione di terra sono falliti se misurati secondo gli standard di Israele”.
“Hamas sta vincendo politicamente. Il conflitto è stato un disastro politico per il governo del primo ministro Bibi Netanyahu. Più di 16 mila palestinesi sono stati uccisi, 35 mila i feriti e 6 mila dispersi sotto le macerie delle case distrutte”.
“Il mondo si sta rivoltando contro Israele. E Israele è stato denunciato come uno Stato criminale. Tutto ciò che Israele ha realizzato è stato di infliggere un livello orribile di sofferenza al popolo palestinese, la cui colpa ha cercato di attribuire ad Hamas”.
“Hamas sapeva che sarebbe successo. Faceva parte del piano di Hamas, tutti sanno che Israele avrebbe fatto quello che ha fatto e continua a fare. Ciò che Hamas ha fatto è stato di creare una situazione in cui Israele è diventato Israele: Israele è stato in grado di esporre al mondo il suo vero volto demoniaco, che tipo di orribili maniaci genocidi sono. E il popolo palestinese ha pagato un prezzo altissimo”.
“Anche l’America, che ha dimostrato di saper bere sangue su larga scala, oggi dice basta”.
Come al solito, in questi quasi due mesi di tragico conflitto nella Striscia di Gaza, vi proponiamo la lettura di alcuni interessanti articoli & analisi proposti da siti di contro-informazione italiani ed esteri (da noi, soprattutto, quei pochi rimasti sul campo).
E quindi, a seguire, i link da cliccare per saperne di più.
Cominciamo da una lunga disamina pubblicata dal sempre stimolante blog ‘Maurizio Blondet & Friends’, titolata
Il genocidio è stato premeditato e voluto.
Passiamo poi a ‘Contropiano’ con
A Gaza si combatte. Israele si smarca dai consigli Usa. La Turchia chiede la corte internazionale per Netanyahu:
di tutta evidenza la Corte dell’Aja per i crimini contro l’umanità, ‘storicamente’ in letargo.
Quindi un pezzo da ‘Renovatio 21’, ossia
Il Mossad pianifica un’altra campagna globale di omicidi?.
Poi due ottimi siti esteri sui temi della geopolitica internazionale e, soprattutto, mediorientale.
Ve li proponiamo nella versione originale, per cui dovrete azionare il traduttore automatico.
Ecco perciò da ‘The Intecept’ il reportage
Two months that shook the world: the first phase of the Gaza war.
Poi, da ‘The Cradle’, il pezzo firmato da Khalil Harb titolato
How Yemen is inflating Israel’s war cost.
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