Secondo Netanyau la motivazione della strage di palestinesi (quanti bambini…che orrore) è da ascrivere a piena, totale legittimità. Protagonista di questo disumano assunto è l’odiato premier israeliano che il popolo ebraico non ha saputo e in parte non ha voluto disarcionare. Netanyau non fa sconti al sé stesso predatore dei territori palestinesi, spietato giustiziere del disumano attacco terrorista del 7 ottobre: la Palestina deve sparire, pazienza se la strage nella striscia di Gaza ha provocato finora un numero di vittime civili quasi dieci volte superiore agli israeliani uccisi dai terroristi. Netanyau suppone che Hamas e i suoi miliziani possano nascondersi nelle aree circostanti gli ospedali e allora pioggia di bombe che li distruggono. Pazienza se uccidono degenti, medici, infermieri. “La guerra è guerra, muoia Sansone con tuti i filistei”.
Ma che ingrato, mister Pino Insegno, personaggio dello show system che approda nell’accogliente ventre materno di Radio Audizioni Italia, ovvero in casa di mamma Rai, per grazia ricevuta dall’amica per nulla geniale “Yo soy Giorgia”. A dispetto del cognome, Insegno non lo usa come selfie, non insegna e non impara ad accettare l’insuccesso. Per l’esordio televisivo gli affidano il format ‘Mercante in fiera’ e l’esito è un clamoroso flop (3% di share). Come effetto collaterale, i produttori del programma clou preserale ‘L’eredità’, mettono il veto alla promessa Rai di affidargli la conduzione lasciata da Flavio Insinna. Non intendono svilire un prodotto televisivo di consolidato successo. Lui batte i piedi in terra, sbraita, pretende in cambio la conduzione di un programma altrettanto ‘importante’, ad esempio di ‘Affari tuoi’. Soprattutto contesta l’accusa di essere atterrato (!!!) sulla pista della Rai perché amico della Meloni. Un vero ingrato, la premier non gradirà.
Un bel po’ omofoba (al top dell’incoerenza), un po’ blasfema, molto lingua biforcuta: tale Efe Bal, escort transessuale, merita l’ironia caustica di Paolo Berizzi (la Repubblica). Racconta il giornalista, padrone della satira, che la signorina/signore in questione, anziché lodare la saggezza innovativa di Papa Francesco, picconatore di stantii tabù e in questo caso anche dell’ostracismo nei confronti dei trans, qual è appunto Efe Bal, inveisce contro la concessione di accedere al battesimo a trans e gay. Non è tutto. Per lei/lui Papa Francesco sarebbe un anticristo perché ha partecipato ai funerali di Napolitano, del presidente della Repubblica, cioè di un suo pari, in quanto capo di Stato e ha disertato quelli di Berlusconi, condannato e sottoposto a processi per vari reati. Ecco un caso di perfetto/a ‘fuori di senno’. Con immutato rispetto per i trans.
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