STATI UNITI / SI PREPARANO AL CONFLITTO NUCLEARE CON RUSSIA E CINA

Situazione sempre più esplosiva a livello internazionale, con rischi di conflitto nucleare sempre più concreti.

E le news più ‘inquietanti’ arrivano dagli Usa.

Ecco cosa rivela un sito a stelle e strisce ben informato sul fronte militare, ‘Top War’.

Gli Stati Uniti devono aumentare il proprio arsenale nucleare ed essere pronti ad una guerra simultanea con Russia e Cina. Tali raccomandazioni per la Casa Bianca sono contenute nel rapporto di una Commissione del Congresso americano. La Commissione speciale, che comprende rappresentanti del Dipartimento di Stato, del Pentagono e dell’Amministrazione per la sicurezza nucleare, ha concluso che gli Stati Uniti hanno urgentemente bisogno di rafforzare le alleanze militari con i loro alleati in tutto il mondo, espandere i programmi di modernizzazione delle armi, comprese quelle nucleari, e anche aumentare il numero di armi nucleari, testate e i loro vettori. Tutto ciò è necessario per ‘contenere’ contemporaneamente Russia e Cina”.

Il Congresso degli Stati Uniti. Sopra un missile nucleare

Così prosegue la clamorosa notizia di ‘Top War’: “Il rapporto afferma che gli Stati Uniti devono essere pronti a sconfiggere Russia e Cina simultaneamente utilizzando armi convenzionali e, se ciò non basta, utilizzando armi nucleari. In generale, gli Usa dovrebbero essere in grado di combattere contemporaneamente sia in Europa che in Asia. Dice il documento: ‘Gli obiettivi della strategia americana devono includere un’efficace deterrenza e sconfitta dell’aggressione convenzionale sia russa che cinese in Europa e Asia. Se gli Stati Uniti e i loro alleati e partner non dispongono di arsenali convenzionali sufficienti per raggiungere questo obiettivo, allora la strategia deve cambiare verso un ruolo più forte per le armi nucleari’”.

E ancora: “Allo stesso tempo, si afferma che il programma esistente per modernizzare le forze nucleari statunitensi non è sufficiente per contenere Russia e Cina e dovrebbe essere ampliato. Inoltre, gli Usa devono aumentare il proprio arsenale nucleare e i veicoli di lancio per renderlo ancor più ‘efficace’. Tra le raccomandazioni figurano l’aumento dei sottomarini nucleari con missili balistici intercontinentali e il posizionamento di armi nucleari vicino alla Cina. Dice ancora il rapporto: ‘La dimensione e composizione delle forze nucleari devono tenere conto della possibilità di un’aggressione combinata da parte di Russia e Cina. (…) Gli Stati Uniti hanno bisogno di una strategia nucleare che possa simultaneamente scoraggiare entrambi i paesi”.

 

E a palese dimostrazione delle più che guerrafondaie volontà belliciste degli Usa, ecco pronta la ‘prova di forza’, ossia il super-show per mostrare a tutti i ‘muscoli atomici’.

Si tratta dell’edizione 2023 di ‘Steadafast Noon’, l’esercitazione che la NATOorganizza ogni anno per addestrare le aeronautiche militari dei suoi paesi membri all’uso di armi nucleari nel corso di un conflitto. Un appuntamento che, come si vede, arriva giusto a fagiolo…

Comincia infatti oggi proprio nella nostra base di Aviano, in provincia di Pordenone, e andrà avanti fino al 26 ottobre, interessando parecchie regioni di casa nostra, come Sardegna, Puglia, il Tirreno meridionale, il mar Adriatico e la vicina Croazia.

Jens Stoltenberg

Ecco come presenta l’iniziativa il super confermato (è ormai arrivato al tris!) Segretario generale della NATO, il norvegese Jens Stoltenberg: “La nostra esercitazione aiuterà ad assicurare la credibilità, l’efficienza e la sicurezza del nostro deterrente nucleare. Essa invia un messaggio chiaro, che la NATO proteggerà e difenderà tutti i suoi Alleati”. Più chiari di così… e soprattutto in linea con il fresco rapporto della Commissione a stelle e strisce, proprio non si può!

Dettaglia nel suo blog antimilitarista Antonio Mazzeo: “Le aree dei war games che si aprono oggi saranno interdette alla navigazione aerea; inoltre sono stati predisposti corridoi di transito per far raggiungere ai velivoli con e senza pilota le aree operative sul Tirreno dalle basi di Aviano e Ghedi Brescia (entrambe ospitano le testate nucleari ammodernate B-12-61 e di US Air Force), Amendola (Foggia), Gioia del Colle e Trapani-Birgi”.

E aggiunge: “All’esercitazione parteciperanno 13 paesi NATO con una sessantina di cacciabombardieri predisposti all’impiego di armi nucleari: ossia i velivoli di quarta generazione F-16 Fighting Falcon e quelli di quinta generazione F-35 Lightning II, più due bombardieri strategici B-52 Stratofortress giunti in Europa nei giorni scorsi direttamente dagli Stati Uniti”.

 

E pensare che gli Usa non se la passano certo bene in questo frangente economico-finanziario, dopo aver per ben due volte rischiato il default nel giro di pochi mesi (a fine maggio e a fine a settembre).

Un inusitato, forte allarme, infatti, arriva nientemeno che dal solitamente asettico ‘Fondo Monetario Internazionale’ (FMI), il quale – secondo le sue ultime analisi – sostiene che il debito economico Usa è ormai diventato “non più sostenibile”.

Nel corso del meeting che si è svolto dal 9 al 15 ottobre, promosso dal FMI e dalla ‘Banca Mondiale’ in Marocco, a Marrakech, i funzionari del Fondo “hanno avvertito che gli Stati Uniti stanno accumulando un debito insostenibile, oltre al debito federale, e si trovano nella peggior situazione fiscale di qualsiasi nazione al mondo”, come riferisce un ottimo sito di contro-informazione, ‘Renovatio 21’.

Eppure gli Usa continuano a rifornire ogni giorno di armi sempre più sofisticate l’Ucraina, hanno appena varato un piano di maxi aiuti pro Israele e – secondo la Commissione del Congresso – stanzieranno a brevissimo termine ingenti fondi per rafforzare in modo decisivo il loro arsenale nucleare. Alla faccia dei crac!

Prosegue ‘Renovatio 21’ a proposito del summit di Marrakech: “Le dichiarazioni, in particolare, del consigliere economico del FMI e del direttore del Dipartimento di ricerca Pierre-Olivier Gourinchas nella conferenza stampa del 10 ottobre, potrebbero ostacolare ulteriormente i negoziati sul bilancio al Congresso americano, fresco della defenestrazione dello speaker alla Camera Kevin McCarthy. Gourinchas ha affermato non solo che la situazione del debito degli Stati Uniti è più che precaria, ma che i default aziendali aumenteranno in modo drammatico dal 2022 al 2023. Secondo i dati di S&P Global che quantificano ciò che ha affermato, i default aziendali del 2023 ad agosto, e solo nel mese di agosto, sono stati i più alti di qualsiasi altro anno dalla ‘Grande Recessione’ del 2009”. Cifre che parlano da sole.

 

Come al solito, in questi tragici giorni in cui divampa il conflitto in Palestina, vi proponiamo a seguire – attivando i link in basso – alcuni interventi e articoli (in lingua originale) che a nostro parere contribuiscono ad una maggiore chiarezza, caso mai facendo luce su alcuni punti oscuri.

Ecco, quindi, la versione originale del pezzo tratto da ‘Top War’.

Quindi un ampio reportage pubblicato da ‘Responsible Statecraft’ il 15 ottobre, firmato da Trita Parsi e titolato “Biden si rifiuta di parlare di ‘cessate il fuoco’ anche se ciò potrebbe impedire una guerra regionale”.

E poi un inquietante reportage della giornalista investigativa Anya Parampil, pubblicato da ‘The GreyZone’ il 14 ottobre, titolato “Il governo israeliano ha reclutato un membro della commissione per gli affari esteri della Camera?”: si tratta della Camera Usa, of course, il che solleva non pochi, appunto, inquietanti interrogativi.

 

 

LINK  

 

The US Congress called on the White House to prepare for a simultaneous war withe Russia and China

 

 

Biden refuses to talk ‘ceasefire’ though il could prevent a regional war

 

 

 

Has Israel’s govt recruited a member of the House Foreign Affairs Committee?

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