CALCIO-SCOMMESSE / UNA ‘VOCE’ QUASI 40 ANNI FA…

Scommesse illegali sul calcio. E dei calciatori.

Una storia vecchia come il ‘cucco’, così si diceva una volta.

La ‘Voce’, addirittura, vi dedicò la sua cover story a settembre 1984, quasi 40 anni fa, pubblicando gli allora ‘verbali segreti’ di Armando Carbone, il teste-chiave per l’inchiesta della procura di Torino (guarda caso allora, come ora) che sollevò uno dei primi pentoloni su quel ‘Vaso di Pandora’.

La copertina della Voce di settembre 1986. Sopra, Zaniolo e Tonali sul campo

Una story davvero ai confini della realtà. Presa in considerazione da quella procura, ma totalmente ignorata dalla cosiddetta ‘giustizia sportiva’: una sorta di mondo a parte, anche allora come oggi, con un TAS svizzero che se ne fotte altamente di quanto la giustizia ordinaria sentenzia.

Così è successo di recente, in modo clamoroso, con il ‘Caso Schwazer’, il campione altoatesino di marcia pienamente assolto a dal tribunale di Bolzano ma ‘condannato’ dall’ineffabile TAS, complice a tutti gli effetti di colossi internazionali come la ‘World Athletics’ (ex IAAF) e ‘WADA’, l’agenzia mondiale che dovrebbe (ma solo in teoria, perché succede ben altro) tutelare gli atleti contro l’uso del doping. Una dirty storyche la Voce ha descritto in tanti articoli e inchieste, e per la quale si svolgerà a novembre, presso il tribunale di Napoli, l’udienza finale che vede contrapposti Vocee Wada, come abbiamo rammentato nella nell’inchiesta di qualche giorno fa sull’autunno caldo della Voce.

Tornando nel ‘pallone’, anche allora la giustizia sportiva di casa nostra (nonchè la Federcalcio di allora) se ne fregarono nel modo più assoluto di quanto stava accertando quella ‘ordinaria’.

Così dichiarava tanti anni fa alla ‘Voce’ l’allora presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Sergio Campana, prima calciatore, poi avvocato e quindi sindacalista: “Più crisi di così non si può. E’ una crisi economica, istituzionale, morale e tecnica. Per me, che ho sempre praticato professionalità e pulizia, questo sfascio è terribile e non mi consola pensare che lo avevo annunciato”.

Oliviero Beha

E in una indimenticabile intervista, l’altrettanto mitico Oliviero Beha, l’unico con il coraggio di denunciare lo scandalo del ‘Mundialgate 1980’, raccontò alla Voce (di cui, dopo tanti anni, è diventata una delle firme più prestigiose): “Le sentenze sportive? Chiaramente pilotate. L’estromissione dei verbali di Carbone? Incredibile. Erano un elemento imprescindibile e invece se ne è volutamente fatto a meno, come del resto è successo con l’agendina di Carbone, preziosissima”.

E poi: “la frittata è stata fatta: quando arriverà la sentenza, l’interesse dell’opinione pubblica si sarà del tutto affievolito, con il campionato in pieno svolgimento…”.

E così fu.

La Voce, allora, ebbe il coraggio di pubblicare per intero il ‘Memoriale Carbone’: ossia un numero monografico dedicato a quella incredibile combine pallonara. E così scrivemmo: “I verbali di Carbone, al centro dell’intera vicenda, parevano destinati ad essere insabbiati, contribuendo al moltiplicarsi di illazioni, calunnie, mezze verità. Ritenendo di svolgere anzitutto una funzione informativa, con la consapevolezza che, come ha evidenziato lo stesso pm di Torino Marabotto, i verbali stessi ‘erano utilizzabilissimi senza rischi di infrangere il segreto istruttorio’, la ‘Voce’ ha deciso di pubblicarli integralmente, senza aggiungere o togliere nemmeno una virgola, lasciando ai lettori la libertà di farsi un’opinione, di confrontare ‘se e come’ i verbali avrebbero potuto incidere sullo svolgimento del processo sportivo”.

E così pubblicammo quel numero ‘storico’ – sotto il profilo sportivo e giudiziario – della Voce, che era ancora ‘la Voce della Campania’, diretta emanazione di quel periodico edito dal PCI partenopeo e il cui ultimo direttore era stato, nel 1979-80, Michele Santoro.

Ora torna in auge il calcio-scommesse. Con tutte le novità ‘tecnologiche’ e di ‘costume’ del caso.

Ma la cosa, oggi, è ancor più grave rispetto a quasi 40 anni fa. Perché la domanda sorge spontanea: come fanno a cadere nella trappola della ‘ludopatia’ atleti strapagati a botte da milioni di euro?

Perfino volti giovani e puliti come quelli di Fagioli, Zaniolo e Tonali, per dir solo due nomi. Figurarsi allora cosa c’è da scoperchiare, in questo gigantesco e terrificante nuovo ‘Vaso di Pandora’

A questo punto: cosa c’è, ancora, non solo ‘dentro’ ma anche ‘dietro’?

Quale nuovo perverso e cancerogeno ‘Sistema’ ha preso e sta prendendo ‘piede’?

 


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