È sconsolato il povero ideatore-conduttore del programma spazzatura “Grande Fratello, rappresentazione del baratro in cui può precipitare la televisione a caccia di seguaci, di decelebrati esponenti della sub cultura: Signorini, deus ex machina del programma trash, è in lacrime. Le ha provate tutte per impedire il fallimento della sua creatura, ma a nulla è valso cotale impegno, gli indici sono in costante ribasso e all’orizzonte del Grande Fratello spunta il possibile ricorso alla ghigliottina. Si consiglia di sorvegliare a vista Signorini per impedirgli gesti estremi. Non va meglio a Myrta Merlino che ha immaginato di ripetere il successo del pubblico appassionato di gossip al seguito televisivo di Barbara D’Urso. Ascolti in caduta libera e programma a rischio chiusura.
Estensione della disamina sullo stato di salute della televisione: si scopre che il bravissimo Dario Fabbri, politologo con riconosciuta competenze sugli scenari internazionali di guerra non è laureato. Maligno chi lo ha denunciato. Ignora il caso di giornalisti di fama non laureati.
Buoni e cattivi: pollice verso per lo stucchevole Verissimo della Toffanin, la signora del Berlusconi junior, per Sportello di Forum, simil processo in aula per risse familiari, finte come un vaso cinese made in Italy, per i ferali di elevata faziosità destrofila Dritto e rovescio, Quarta Repubblica, Fuori dal coro, Zona Bianca, E’ sempre Carta Bianca, La vita in diretta, succursale della sala stampa della Questura e di aule di tribunale. Scandalo in prima mattina: Eleonora Daniele, conduttrice di Storie italiane, ha interrotto la sigla finale con uno spot a favore della destra per una giovane vittima delle foibe, usate dai fascisti come antitesi della lotta partigiana di liberazione. Pollice verso per Porta a Porta e i cinque minuti post Tg1 di Vespa, perfino per Blob, mutato bruscamente in chiave destrofila, e in blocco per i telegiornali Rai e Mediaset, i file on line che raccontano i pancioni di Diletta Liotta e Federica Pellegrini incinte, il prendi e lascia maschi di Belen. C’è di peggio: l’assunzione e la nomina contemporanea a capo redattore del tg regionale della Sardegna di Ignazio Artizzu, ex Alleanza Nazionale, ex capo dell’ufficio stampa della giunta di destra Solinas. Non basta: Casarin, direttore leghista del Tg3 ha respinto due piani editoriali presentati da 800 giornalisti.
Pollice in su per Fiorello, Luca Barbarossa, Leonardo, Via dei Matti numero zero, Il cavallo e la Torre, Rai Storia, Linea Verde, Fratelli di Crozza (Tv89, Presa diretta, Report, Rai 5, il tg di Mentana e Di Martedì (La7), In altre parole (Gramellini-Vecchioni), Sky Arte, Sky Documentaries, Mille un libro (Marzullo) che va scandalosamente in onda alle 2 e 05 della notte, Sottovoce, sempre di Marzullo trasmesso all’una e trentacinque sempre della notte. Ghigliottina per la rassegna di fiction (sopravvive all’usura anche l’eterno Beautiful) e salotti da gossip rifilati, soprattutto a un pubblico femminile, nelle ore pomeridiane. Per i maschi orgia di sport, di calcio a tutte le ore, somministrata come una droga, come distrazione di massa.
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