Nella scia di Brachetti

Ne sono consapevole. A monopolizzare queste note quotidiane è quasi ogni giorno il protagonismo della presidente del consiglio, ma la colpa è sua. Suoi i tanti spunti per riflettere sul Bel Paese preda della destra e dei suoi disastrosi effetti collaterali.

Simpatico mago Renzo Arturo Giovanni Brachetti, trasformista, attore, illusionista. Appare e scompare, cambia aspetto, abiti, trucco, a velocità supersonica. Tra gli innumerevoli ammiratori, anche se non è notizia confermata, spicca l’autorevole figura della premier. Lo sospetta la gente di Caivano, del famigerato Parco Verde. Giorgia c’è stata, acclamata dalla claque convocata dai vertici di FdI, contestata dagli abitanti. Parole, promesse e via. Ieri, ha disertato il meeting di Cernobbio, dov’è in gioco lo status dell’economia italiana, ha giustificato l’assenza con il romantico pretesto di ‘impegni familiari’ che fanno tanto “patria e famiglia”,   ma ha mentito e com’è noto le bugie hanno gambe cortissime. “Yo soy Giorgia” non ha perso l’occasione di auto promuoversi e si è fiondata a Monza per il Gran Premio di formula 1 di automobilismo. Contava sulla tanto attesa novità della pole position della Ferrari al via. Vincono Red Bull, ma che fa, lei si gode la fotografia con il solito sorriso accattivante tra i tecnici della ‘rossa’. L’assenza a Cernobbio suscita disappunto, interpretata come fuga dalla contestazione per la tassa sugli extra profitti delle banche, ma i convenuti all’importante meeting evidentemente ignorano che la premier è occupata full time per l’operazione ‘cambio casa’. Giorgia è tutta presa dall’acquisto di una villa di 350 metri quadrati (!) con piscina. Vale 1 milione e 100 mila euro, richiede ristrutturazioni onerose. Trasloco imminente. È in vendita per 650mila euro è l’appartamento al primo piano nel quartiere Torrino di Roma, dove risiede dal 2017. La villa, appena fuori del raccordo anulare si sviluppa in due piani e ha un giardino di 100 metri quadrati. Due i soggiorni, tetto con pannelli fotovoltaici, piscina di 9 metri. 300mila già pagati da Giorgia Meloni con assegni e bonifici. I restanti 800mila saranno invece versati entro il 31 ottobre, dopo la fine dei lavori di manutenzione. Previsti: ristrutturazione interna da 177mila euro, 104mila per l’impianto fotovoltaico, varie opere esterne per 77mila euro.

La villa non è il pensiero unico di Giorgia. Deve anche difendere il fidanzato Giambruno, protagonista di gaffe a ripetizione: dall’incredibile ‘victim blaming (tendenza a colpevolizzare le vittime di violenze sessuali) in riferimento agli stupri multipli di Palermo e Caivano, al negazionismo climatico, con lo sgarbo nei confronti del ministro tedesco della Sanità, che ipotizzava un futuro difficile per il turismo in Italia a causa del caldo torrido. Ed è estate calda per la Giorgia nazionale.


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