De Gregori: “Viva l’Italia… l’Italia derubata e colpita al cuore… l’Italia presa a tradimento, l’Italia assassinata dai giornali…”
Non fosse una delle spregevoli violenze verbali dei fascisti, il “me ne frego” avrebbe licenza di commentare la smargiassata, lo ‘sfizio’ di bambini viziati (Musk e Zuckerber), che in veste di finti gladiatori, di lottatori ‘sumo’ tentano di dirimere il dilemma “meglio io, meglio tu’ tra straricchi del mondo, prendendosi a pugni e calci, osservati da qualche miliardo di utenti Tv. Ce ne deve fregare, di là dal giudizio di merito sulla pittoresca carnevalata, per essere italiani oggetto di un intollerabile sfregio alla dignità del Bel Paese. I due folcloristici re Mida del nostro tempo hanno comprato la location Italia per la loro esibizione di lotta, che definiscono arte marziale, ma che nei fatti, non essendo atleti di judo, di karate, dovrebbe dar luogo a una scazzottata tipo Bud Spencer e Terence Hill. Ce ne frega perché i due smargiassi, con la disinvoltura di ultra miliardari hanno comprato il ‘like’ della Meloni e dell’anomalo ministro della cultura Sangiuliano con la ‘mancia’ allettante di cento milioni, che, tutto da verificare, sarebbero dirottati su iniziative di solidarietà per ospedali pediatrici. Musk li donerebbe a non meglio precisati ‘veterani’. Ce ne frega perché i due ‘generosi’ sfidanti della spettacolare tenzone hanno ottenuto di esibirsi in una location storicamente rappresentativa della romanità imperiale, delle lotte mortali, senza feriti, di gladiatori, prima fra tutte il Colosseo. Sangiuliano sarebbe per altri siti, favorevole Sgarbi, suo vice. La Meloni dei ‘poi si vedrà’ non mette becco, si nasconde. Con il consenso entusiasta di dei vertici di Azione, si candidano a l’ospitare l’‘evento’ l’Arena di Verona (due esponenti di Azione, contraddicono il loro leader “è una pagliacciata”), il teatro di Ostia Antica (proposta di 5Stelle), il parco archeologico di Pompei. Ce ne frega perché come ricorda Gasparri i due soggetti sono maxi evasori fiscali. Ma la posizione ostativa più condivisa è per la toccata e fuga dei due miliardari (“si pagano una ‘vacanza italiana e investono altrove. in Germania, per esempio in Brandeburgo, dove Musk ha impiantato la prima Gigafactory europea, mentre è finito nel nulla la promessa di costruire in Italia uno stabilimento per la produzione di semiconduttori. I due nababbi relegano il nostro Paese a paesaggio di vacanza per la sceneggiata del loro scontro fisico (Musk ha 52 anni, Zuckerber 39).
Sconcertante aggregato della ‘toccata e fuga’ è la risposta mediatica all’annuncio della sfida: un’incursione in internet rivela la dimensione della straripante popolarità dei due miliardari. Nelle pagine che annunciano l’evento si affollano 131 siti di testate giornalistiche (sì, centrotrentuno). Le principali: Corriere, Repubblica, La Stampa, il Giornale, Libero…e tante sconosciute: ‘Matricedigitale’, ‘Gizchina’, ‘Wired’, ‘Fortuneita’, Key4biz, ‘9 colonne’, ‘Il crivello’, ‘La bussola news’, ‘tpi’, “Roccarainola’ (paese della provincia di Napoli), ‘Syneschesia’, ‘Maidire link’…
Qualche sorprendente titolo: “Sangiuliano, stiamo organizzando un grande evento, benefico e di promozione culturale (sic). “L’ira del Pd e di Calenda”. “Zuckerber, ho parlato con la Meloni”. Il Fatto quotidiano: “Facciamo a gara a chi ha il pene più lungo”.
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