Si può essere collezionisti oppure no, ma innegabilmente ciascuno di noi ama disporre di pezzi unici e rari da custodire gelosamente o di cui vantarsi in pubblico. Possono essere vere e proprie rarità o semplicemente oggetti che per noi rappresentano qualcosa: un ricordo, un momento speciale, una persona, il simbolo di un legame o di una fase della nostra vita. E tali oggetti sembrano acquistare ancor più valore quando ad associargli il medesimo significato sono più persone, un gruppo. Può trattarsi di un tappo, un bicchiere, un francobollo o una moneta, proprio come le Fernet-Branca Coin che per la community dei bartender rappresentano proprio il simbolo del loro legame.
La storia
La tradizione delle Coin è nata per la famiglia Branca nel 2013 quando iniziò la produzione di queste bellissime medaglie artigianali in edizione limitata che sono diventate un vero e proprio segno distintivo che attesta non solo l’appartenenza ad una comunità di professionisti, ma soprattutto la scelta di aderire ad una specifica etica lavorativa. Possedere una Coin è un vanto: esse non si comprano, ma vengono consegnate da Branca sulla base di criteri precisi. Non è un caso che la prima delle dieci regole che riguardano proprio queste monete citi “La Coin non si chiede. Va meritata.”. Riceverne una, infatti, significa condividere lo stesso spirito di collaborazione, i valori dell’accoglienza e del mettersi in gioco, la passione per il proprio lavoro.
Le Fernet-Branca Coin nascono per rappresentare un rito che ha visto la luce nei locali di San Francisco: qui i baristi alla fine del loro turno di lavoro avevano l’abitudine di scambiarsi una stretta di mano, a dimostrazione della loro complicità, e di bere uno shot di Fernet-Branca. Questo rito sanciva il passaggio di responsabilità del locale da un barista all’altro e, quindi, il controllo sulle sorti della serata. Questo rito si è nel tempo evoluto e materializzato in un oggetto, appunto le monete, che ha permesso di estenderlo a tutti i bar del mondo: oggi, chiunque mostri una moneta al bancone, riceve uno shot in omaggio, a meno che il bartender del locale non ne abbia a sua volta una e a quel punto gli shot diventano due per celebrare il momento di incontro.
Possedere una Coin è un motivo di vero e proprio vanto: non solo rappresenta l’appartenenza ad una grande famiglia, ma riesce anche a creare un linguaggio universale mantenendo allo stesso tempo una certa segretezza. È per queste sue caratteristiche che alcuni la definiscono “inclusiva ed esclusiva”, una sorta di pass che rende partecipi di una solida rete di relazioni a cui si è fieri di appartenere.
La simbologia
Le monete di Fernet-Branca possono rappresentare i simboli più svariati: monumenti storici, simboli culturali o elementi legati proprio alla bar industry che Fernet-Branca omaggia attraverso disegni allegorici. La loro particolarità è, comunque, quella di non essere solo oggetti esteticamente belli o rari: sono veri e propri oggetti simbolici in grado di custodire e rafforzare i rapporti di stima reciproca che uniscono i bartender di questa community.
Compreso tutto questo sarà facile capire anche che il significato che Fernet-Branca ha voluto dare alle sue Coin va ben oltre l’interesse per le cose e supera anche la vanità del collezionismo: queste monete si propongono di creare un’esperienza comune di accoglienza, facendola passare prima tra colleghi baristi, poi tra baristi e clienti, attraverso l’attenzione e la passione che vengono dedicate alla gestione del locale e alla ricerca di emozioni e sensazioni nuove che un drink o uno scambio al bancone possono suscitare.
È così che le Coin sono diventate un rito vero e proprio che trascende la dimensione professionale e ricorda l’importanza di tutti i piccoli e grandi gesti che ci rendono chi siamo e ci pongono in relazione con gli altri.
*Fonte: https://thevision.com/cultura/fernet-branca-coins/
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