Una bella domenica annuncia la prossimità della primavera, non solo climatica. Firenze capitale dell’antifascismo. Sinistra, 5Stelle, sindacati, progressisti, studenti, operai: “Un sonoro ‘No’ alla destra”
Monito alla Magistratura, al Parlamento per stroncare la pericolosa spirale neofascista in pericolosa crescita con il governo Meloni. Quarantamila in piazza, prove generali di intesa Schlein-Conte. Nel pacifico corteo anche Annalisa Savino la preside della lettera in difesa della Costituzione antifascista, minacciata di sanzioni dal ministro Valditara.
Si aprono scenari impensabili un attimo dopo l’irruzione di Elly Schlein nel vuoto del Pd sonoramente sconfitto il 25 settembre. Registrata con sorpresa la scossa tellurica, che punta a spazzare via il letargo della sinistra, appare tutt’altro che velleitaria la prima esternazione della neo segretaria: “Abbiamo fatto la rivoluzione”. Il New York Times, autorevolissima testata giornalistica, le riserva l’importante spazio del The Saturday profile, (‘ritratto del sabato’), rubrica settimanale dedicata a persone che “stanno plasmando il mondo che le circonda”. “Alla donna che scuote la politica italiana (e non è la premier)”. “È difficile incarnare il cambiamento in Italia più della signora Schlein…nipote di un nonno antifascista, fervente progressista. Con la sua elezione ha catapultato l’Italia che sembrava un Paese di vecchi in un territorio completamente nuovo”. “Afferma di rivolgersi agli italiani in difficoltà con soluzioni ambientaliste, femministe, in un Paese patriarcale, per reintrodurre le tutele del lavoro, tassare i ricchi, investire in economia verde, promuovere i diritti lgbt e dei migranti”. L’evento Schlein ha davanti a sé un lungo sentiero da compiere per sfociare nella compiuta resurrezione della sinistra, ma già dai primi passi la neo segretaria denuncia il clamoroso errore di chi ha pronosticato il coma profondo dell’Italia progressista.
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