L’anima (nera) della pubblicità

“Persone oltre le cose”: Conad, diffusa catena di supermercati, così
offre di sé l’immagine di ospitalità gentile, con personale da
Monsignor Della Casa guida i clienti in cerca del meglio dell’offerta.
Lo spot è accattivante, invita all’acquisto. Ma peccato, la direzione
generale concede ai gestori libertà operative come la seguente: il
Conad di Fai della Paganella, in provincia di Trento assume. Che c’è
di meglio di un annuncio all’ingresso del supermarket? Nulla, ma ecco
l’invito a presentarsi per l’assunzione: “Cercasi commesso volenteroso
da subito. Astenersi calabresi”. Nordest razzista? Niente di nuovo in
un’area del Paese che preme per l’autonomia regionale, intenzione
odiosa, pericolosa, anti meridionalista, denunciata anche dalla mitica
leader della pallavolo italiana Paola Egodu. L’assurdo è che il
fenomeno, contagioso come una pandemia, è ‘cosa nostra’, praticato non
da un montanaro delle Dolomiti, ma da un gestore Conad calabrese di
Cosenza, che ha provato a rimediare definendo l’inserzione uno
‘scherzo di Carnevale’. Scherzo? E cos’è il licenziamento di un suo
dipendente rimasto a casa per qualche giorno perché malato?
Cos’è l’oscena proposta del ministro dell’istruzione Valditara
(soggetto da scuola serale rieducativa), che ha proposto di escludere
dal reddito di cittadinanza i giovani che non hanno completano il
ciclo scolastico obbligatorio (provi a dirlo alle famiglie in povertà
che non possono mandare i figli a scuola). Che dire del suo lampo di
genio,   il ripristino sciagurato delle gabbie salariali (più soldi ai
prof  del nord meno a quelli del Sud)?
Ma un altro mondo è possibile. “Meno stress, più ricavi”: successo
della settimana corta nel Regno Unito: “Con 4 giorni di lavoro su 7,
dipendenti più felici e aumento dei profitti in 56 aziende. Risultati
sorprendenti, incoraggianti. Il 39% dei dipendenti sostiene di essere
meno stressato, il 40% dorme meglio, il 54% afferma che è più facile
bilanciare il lavoro con le responsabilità domestiche. Il numero di
giorni di malattia durante la sperimentazione è diminuito di circa due
terzi e il 57% in meno dei dipendenti ha lasciato le aziende rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente. La stragrande maggioranza
dei datori di lavoro ha riferito di essere soddisfatta delle
prestazioni aziendali durante il periodo di prova. I ricavi sono
aumentati leggermente: +1,4%. Al personale è stata data l’opportunità
di mantenere lo stipendio esistente.
A quando la protesta femminile contro una serie indecente di spot
pubblicitari? Per propagandare l’efficacia notte-giorno degli
assorbenti “x”, propongono immagini di donne sedute sul water con in
mano i ‘miracolosi’ assorbenti sporchi di sangue e sorrisi di
soddisfazione.


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