Il grande musicista Eric Clapton, che nel corso della pandemia si è esposto in prima persona contro la politica dei ‘Green Pass’, ora decide di raccontare la sua personale odissea, i grossi guai fisici e le tribolazioni che sta passando a causa del vaccino che gli è stato somministrato.
Sentiamo direttamente le sue parole, che ci auguriamo leggano i tanti scienziati alla vaccinara sempre in circolazione e i politici yes man davanti ai voleri di Big Pharma.
Ecco Clapton: “A ottobre 2021 ho ricevuto la mia prima vaccinazione, con ‘Moderna’. In pochi giorni ho iniziato a sentire forti, insopportabili, lancinanti dolori e paralisi alle mani e ai piedi. Nel tempo le mie condizioni sono peggiorate. Ho chiesto ai medici dell’ospedale se avrei mai più camminato ‘correttamente’ e non mi hanno dato una risposta”.
“Poco dopo il secondo booster i miei dolori si sono ulteriormente aggravati e non ero letteralmente più in grado di muovermi, le mie mani sembravano in fiamme… sono stato ricoverato in ospedale e ho pensato che la mia vita era finita”.
“Continuo a soffrire di forti e continui dolori a causa della neuropatia e del danno ai nervi, un danno neurologico dovuto al
Moderna Spike Vax. Non riesco praticamente più a dormire. Il vaccino ha preso il mio sistema immunitario e lo ha distrutto”.
“La neuropatia non era elencata in nessuno dei miei moduli di consenso. In Australia i medici vengono indagati e sanzionati se confermano per iscritto che un vaccino Covid ha causato un danno al paziente. Ho avuto cinque diversi medici che hanno confermato che la mia condizione era causata dal vaccino e tutti hanno detto che non potevano essere registrati”.
E, avendo di tutta evidenza studiato la ‘materia’, aggiunge: “Sono stati studiati 23 pazienti con nuovi sintomi neuropatici entro un mese dalla vaccinazione. Tutti i partecipanti hanno riportato parestesie distali predominanti, da moderate a gravi e/o sensazioni di bruciore sia agli arti superiori che inferiori; nove avevano anche un coinvolgimento del viso, della bocca e del cuoio capelluto. Il 52 per cento dei pazienti presentava evidenza oggettiva di neuropatia periferica delle piccole fibre”.
Un racconto allucinante. E come questo migliaia e migliaia di casi ogni giorno, nascosti dai media, sempre più complici nella totale, criminale ‘disinformazione’.
Per restare nel tema dei danni da vaccino (gli ormai famigerati ‘effetti avversi’) e allargarlo al numero di ‘morti in eccesso’ rispetto alle medie, eccoci ad alcune drammatiche cifre che riguardano diversi Paesi.
Tra le nazioni occidentali – riferisce il sito di controinformazione ‘Renovatio 21’– altamente vaccinate, la Germania è in testa al gruppo per eccesso di morti, secondo i dati disponibili, con un aumento del 44 per cento registrato a gennaio. Un popolare medico australiano, il dottor John Campbell, ha prodotto un video che presenta i dati tedeschi e li ha confrontati con altre nazioni che hanno visto anche aumenti, ma non così alti. Campbell lo ha definito un ‘picco enorme’, ‘una questione di grande preoccupazione’”.
“I dati a cui fa riferimento provenivano da ‘Our World in Data’, che è un centro di informazioni statistiche, anche di tipo sanitario”.
Ma secondo Campbell la situazione è davvero tragica in molte altre nazioni che presentano dati più che allarmanti.
La Danimarca, ad esempio, a gennaio 2023 fa registrare un picco di morti in eccesso pari al 30 per cento superiore alla media, un dato che Campbell definisce ‘assolutamente incredibile’.
A partire da marzo 2022, Inghilterra e Galles hanno fatto segnare una media di morti in eccesso pari al 20 per cento. In Australia siamo al 10 per cento.
Ma leggiamo quanto riporta ‘Lifesitenews’.
“In Francia c’è stato un picco di circa il 25 per cento sopra la media di mortalità in eccesso. I Paesi Bassi arrivano addirittura al 37 per cento. La Norvegia tocca il 30 per cento”.
Osserva ancora ‘Renovatio 21’: “Scrivendo sul ‘Daily Skeptic’, il dottor Josh Guetzkow ha pubblicato le informazioni fornitegli dal professor Christof Kuhbandner, il quale ha notato che durante le ondate di varianti Covid, i decessi in eccesso sono più comuni nelle fasce di età che avrebbero dovuto morire per malattie associate a Covid. Guetzkow ha osservato che dopo un picco di decessi associato a Covid, ci sono stati deficit nei decessi in eccesso, dovuti al fatto che i decessi per Covid sono stati registrati in persone malate o anziane che ‘sarebbero comunque morte entro i prossimi mesi’. Secondo il dottore, la situazione è cambiata ‘da aprile 2021 in poi, con l’inizio della campagna di vaccinazione. Improvvisamente – aggiunge – appare un eccesso di mortalità che non dipende più dall’età e che non è più compensato da fasi successive di un deficit di mortalità”.
Tirando le somme, a livello europeo (e presumiamo anche a livello mondiale) la situazione è tragica. E totalmente sottovalutata dalle autorità (sic) politiche e scientifiche: nel più completo silenzio mediatico, naturalmente.
Peggio di così davvero non si può.
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