Il tasso di mortalità è notevolmente cresciuto nell’ultimo biennio. Ed è collegato agli effetti avversi prodotti, in misura sempre crescente, dai vaccini, soprattutto quelli a RNA messaggero, ossia ‘Pfizer’ e ‘Moderna’.
Lo documenta una minuziosa e dettagliata ricerca appena elaborata dal francese Pierre Chaillot, statistico e direttore del progetto ‘Data Intelligence’del Consiglio regionale dei Paesi della Loira.
Ne dà notizia il sito ‘Il Paragone’, dell’ex deputato del Gruppo Misto della Camera e oggi leader di Italexit Gianluigi Paragone. In Francia ne ha scritto ‘France Soir’.
Per il resto un silenzio totale (non ne parliamo da noi, dove i media sono del tutto cloroformizzati).
Così esordisce l’articolo, scritto da Antonio Oliverio, che spiega: “Chaillot ha avuto un’idea semplice, quantunque assai efficace: incrociare le evidenze di due banche dati, quelle reperibili sul sito web EuroMomo (‘European mortality monitoring activity’) e i dati pubblici e pubblicati dal ‘Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie’ (ECDC); e incrociare, a loro volta, i risultati con i dati sull’eccesso di mortalità dei neonati prematuri. Ne vien fuori – prosegue Oliviero – un quadro davvero sconcertante. I dati dell’ECDCforniscono informazioni sul numero di dosi di vaccino somministrate per ogni settimana negli anni 2020, 2021 e 2022. Si tratta di informazioni pubbliche cedute da ogni Paese europeo, mentre EuroMomo registra i picchi di mortalità nell’intera Europa. Per condurre questa analisi, Chaillot ha utilizzato un software chiamato EMM, sviluppato all’uopo per visualizzare simultaneamente i decessi europei e le dosi iniettate per ogni settimana dell’anno – in ogni anno – della pandemia da Covid-19”.
Prosegue l’articolo: “Potremmo riassumere in quattro punti nodali i risultati dello studio. Anzitutto, e per tutte le fasce d’età, i grafici mostrano che un gran numero di dosi di vaccino sono state somministrate proprio durante il picco dei decessi in Europa; i due picchi di iniezioni nel 2021 e nel 2022 si possono sovrapporre ai contestuali picchi di mortalità, sempre per tutte le fasce d’età; parimenti, spostando i picchi delle iniezioni nel tempo, possono essere sistematicamente sovrapponibili ai picchi dei decessi. E poi, particolarmente doloroso è constatare che sussisterebbe una relazione tra le vaccinazioni delle donne incinte, sin dal maggio 2021 (con un picco nel luglio 2021) e, poche settimane dopo, la morte dei bambini nati prematuri, che rappresenterebbero nella sola Francia i due terzi dei decessi tra zero e 14 anni. Altresì, da zero a 84 anni, negli anni 2021 e 2022, si riscontrano due picchi di iniezioni con un vaccino Covid-19 e due picchi di decessi post- vaccinazione nelle settimane o nei mesi immediatamente successivi. La coincidenza è particolarmente evidente nella fascia 15-44 anni”.
Così conclude l’articolo pubblicato sul sito ‘Il Paragone’, costantemente con i riflettori accesi sulla bollente questione vaccini e, soprattutto, sul fronte dei sempre più frequenti ‘effetti avversi’: “Come detto, queste banche dati sono pubbliche e ci chiediamo il perché, e forse conosciamo già la risposta, i governi europei non abbiano effettuato le stesse ricerche e con gli stessi metodi. Peraltro, un’altra analisi, elaborata da Hélène Banoune, conferma questi risultati”.
Biologa, laureata in Scienze farmaceutiche, una formazione di base in virologia e immunologia, Banoune ha lavorato all’ ‘Istituto Gustave Roussy’ sul versante della farmacologia molecolare, e adesso opera al ‘French Institute of Health and Medical Research’.
P.S. Sul fronte degli effetti avversi stanno destando scalpore ovunque (meno che da noi, of course) i ‘Twitter files’, dove un team di giornalisti si sta occupando di diffondere tutto quanto ‘censurato’ per ordine della Casa Bianca e del guru dei Vaccini, Anthony Fauci, nella passata gestione Twitter.
Ora con l’arrivo di Elon Musk l’aria sta cambiando. E proprio il padrone di ‘Tesla’ ha appena lanciato tre suoi personali tweet, uno dopo l’altro, che stanno facendo il giro del mondo.
Ecco il testo del primo: “Ho contratto il Covid-19 prima che uscissero i vaccini ed è stato fondamentalmente un lieve raffreddore. Poi ho ricevuto una dose del vaccino Johnson & Johnson senza effetti negativi. Ma il secondo booster mi ha distrutto”.
Passiamo al secondo: “Ho avuto importanti effetti collaterali dalla mia seconda dose mRNA di richiamo. Mi sono sentito come se stessi morendo per diversi giorni. Spero che non ci siano danni permanenti, ma non lo so”.
Nel terzo, poi, fa riferimento al caso di suo cugino, “ricoverato per un serio caso di miocardite dopo la vaccinazione”, “un giovane – previsa – in piena salute”.
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