Un ‘uppercut’ ben assestato

All’angolo, come un pugile colpito da un gancio al mento, zona da ko del pugilato, la premier, in sintonia con i dittatori come l’ungherese Orban, non ha incassato il colpo con cristiana rassegnazione (come non ricordare il “Yoi soy cristiana” del comizio fascista di Marbella?). Gli italiani non obnubilati dal chiacchiericcio auto celebrativo dei cosiddetti ‘Fratelli d’Italia’, hanno ‘sputtanato (sorry per il verbo sanguigno) la Meloni, ‘sorella’ degli alleati di destra spara-promesse elettoralistiche e il suo spot di denuncia del caro benzina (“Le accise non si toccano!”),  disconosciuta appena si è seduta sulla poltrona di capo dell’esecutivo.

È arrivata puntuale la bufera. “Bugiarda!”. “Sciopero” dei benzinai, accusati di speculare per scaricare la menzogna su altri, aspre contestazioni delle opposizioni. Lei, non creduta, ha mentito: “Mai detto che avremmo abolito le accise”. Messa all’angolo dai ‘fatti’, la borgatara della Garbatella non ha esitato a esercitare lo ius dittatoriale e ha ‘ordinato’ al Tg1 di aprire l’edizione delle 20 di ieri sera con una sua intervista-monologo, senza contraddittorio per assolversi in Tv (i suoi sudditi parlano di dieci milioni di ascolti). Per non interrompere il feeling destra-utenti Rai, il Tg1, subito dopo, ha agganciato l’esibizione della Meloni a un’altra metà del telegiornale riservato a fatti e personaggi della destra.

La conoscenza delle ‘cose’ interne alla Rai, da sempre ridotta in cattività dai partiti al potere, induce a ritenere soddisfatta della scelta la Maggioni, direttrice del Tg1, prona al volere di Fratelli d’Italia e compari che ci s-governano.

Altra musica è l’intervista di Formigli a Elly Schlein, candidata alla segretaria del Pd. Il conduttore di ‘Piazza Pulita’, che non nasconde l’empatia per la sinistra, l’ha provocata come avrebbe fatto un giornalista di destra, l’ha contestata come richiede il dovere di un professionista dell’informazione.

Volendo infierire sul TG1, testata leader della tv pubblica (pubblica???), a che si deve l’ossessione filo monarchica della Maggioni (tra l’altro ha condotto in studio l’infinita maratona dei funerali della regina) che ci affliggono con la story a puntate della monarchica britannica nelle due edizioni principali delle 13 delle 20? Nessun dubbio, è un chiaro esempio di distrazione di massa, per non disturbare il manovratore alle prese con le inadempienze del governo in carica.


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