‘S-governare’: primi default della destra

La Treccani, scandalizzata, rigetta la richiesta di definire il verbo s-governare e ha ragione, perché non esiste, ma rende a meraviglia la sentenza sui primi passi di chi occupa palazzo Chigi per colpa degli italiani obnubilati dall’idea qualunquista dell’uomo forte al comando, nella circostanza della donna, che ospite dei fascisti spagnoli, adottò il logo Vox’ e con le vene gonfie di aggressività verbale urlò il suo essere la versione adulta della giovinetta nata e cresciuta tra camerati. L’esordio di “Yo soy Giorgia” premier (ella non ne ha ancora consapevolezza) è praticamente disastroso. Strappata via la maschera del suo finto revisionismo incorre in una serie di inciampi, forieri di molto probabile, corposa inadeguatezza, unita all’obbligo di ripagare con decisioni e atti parafascisti i voti della destra moderata ed eversiva. Al suo ‘attivo’: manganellate agli studenti in pacifica protesta per il raduno fascista alla Sapienza, disumanità del ‘no’ allo sbarco di profughi in condizioni di grave precarietà, fino a sei anni di carcere per i cosiddetti ‘rave’ che potenzialmente includono manifestazioni politiche e sindacali. Oggi la bocciatura in tandem di Landini (CGIL) e Bonomi (Confindustria) del cuneo fiscale e della flat tax. Il peggio è  la sovrapposizione di interessi venali (vendite di aerei, navi, armi, fornitura di gas) al diritto di ottenere giustizia per l’assassinio di Giulio Regeni, praticamente archiviato dalla calorosa stretta di mani della Meloni ad Al Sisi. Incredibile è la mistificazione della ‘borgatara’ che canta vittoria per la decisione umanitaria della Francia di accogliere i profughi della Ocean Viking, anziché vergognarsi per l’umiliazione inflitta da Macron, che denuncia la disumanità del governo italiano. Di più, la linea dura, contraria al diritto del mare di salvare i naufraghi, si arrende. Sbarcano tutti i migranti delle navi di soccorso Humanityl e Geo Barents, come conseguenza delle accuse Ue all’Italia di violare la legge e dell’indignazione per il criterio di discriminare i migranti, di impedire a una loro ‘quota residuale’ di sottrarsi agli estremi disagi del calvario vissuto in mare. Silenzio tombale di Salvini, frustrazione del governo che spaccia la solidarietà della Francia come vittoria della linea dura. Di qui ha forse legittimità l’auto assoluzione per l’uso dell’inesistente verbo s-governare.

Ce n’è per tutti. Allucinante il disonorevole tentennamento del Pd, che ha tenuto in assurdo stand by il nome di Cottarelli per la presidenza della regione Lombardia, fino ad esasperare il prestigioso economista, che giustamente ritira la candidatura, tra l’altro mai ufficializzata dai dem. La conseguenza? Il ‘complotto’ Calenda-Renzi per sbriciolare l’edificio traballante del Pd prosegue con la designazione della Moratti, severamente criticata per errori ed omissioni nel ruolo di assessora alla sanità e di vice Fontana. Effetto collaterale del non decisionismo dem? Aver bruciato l’opportunità di arricchire il gruppo dirigente della più alta competenza italiana nel fondamentale ruolo di economista.


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