Psicodramma pre-elettorale

No, ‘Scherzi a parte non c’entra’ e non c’è riferimento alcunoa una puntata delle iene all’insegna del “ma sì, per una volta divertiamoci”. La faccenda è seria, serissima, e non ammette mezzi sorrisi di solidarietà, tanto meno grasse risate da fan di salaci gag dell’avanspettacolo. No, la divina ‘Lollo’, star internazionale del cinema non solo italiano, non se l’è sentita di assistere passivamente alla campagna elettorale e l’ha intuito una vecchia volpe del sistema giudiziario, ex magistrato, avvocato e politico. A convincere la Gina nazionale perché scendesse in campo, si fa per dire, in realtà a far comizi con video clip casalinghi (per giustificati deficit motori), è stato Ingroia. I nati nel 1927 in vita, hanno festeggiato il novantacinquesimo compleanno: anche la mitica Lollobrigida.  Il trionfale annuncio della sua candidatura è di Ingroia: “La candidatura l’ho proposta io, lei è perfettamente lucida, sarà capolista in Lazio, Sicilia e Veneto.Sta bene e in salute, ma ha pur sempre 95 anni e farà una campagna ‘stanziale”.

“Gentile signora Gina, non ci sente nessuno, dica agli italiani con quale strategia da dottor sottile hanno abusato della sua bontà e se le hanno fatto intendere il perché della proposta, con quale fine l’abbiamo mascherata per non dire dei suoi infiniti ammiratori invitati anche in suo onore a scavalcare l’asticella dei consensi da incamerare, grazie al suo eterno sex appeal”.

Che mattacchioni i pronipoti della di sinistra che fu! Si sono appropriati del logo Pci, che fu di Togliatti e Berlinguer e con respirazione bocca a bocca, manovre da rianimatori per far batter un cuore fermo da decenni, hanno riproposto il Partito Comunista, che in alleanza con Ancora Italia, Riconquistare l’Italia, Comitati No Draghi, Azione Civile, Rinascita Repubblicana, Italia Unita, si è aggiunto con un + uno la alla fitta truppa d’assalto in competizione il 25 settembre. Il partitino è “L’Italia sovrana e Popolare” (sovrana?  ma non siamo una Repubblica, come conseguenza del referendum che ha licenziato la monarchia?). La bella impresa è firmata da Marco Rizzo, dal 2009 segretario generale del Partito Comunista. Antonio Ingroia, avvocato, noto ex magistrato e soci, che hanno dato alla luce, dopo felice gestazione, il nuovo soggetto politico, populista, sovranista, euroscettico. Italia Sovrana e Popolare,dicono i fondatori, è nata per difendere la costituzione offesa da destra e da sinistra, due facce della stessa medaglia neoliberista, rappresentanti di un mondo atlanti-centrico che pretende la nostra sottomissione economica e l’annullamento della nostra sovranità nazionale. Nel programma anche il ritorno patriottico della lira, tutt’altro che rassicurante. Tra i nemici da contrastare campeggia la figura di Draghi (strana coincidenza con la choccante, minacciosa sortita di Berlusconi sul pensionamento anticipato del presidente Mattarella, per fargli posto. Alleluia brava gente, se la Repubblica avesse in animo di boicottare la malsana idea, meriterebbe la diffusine porta a porta come accadeva ai tempi con l’Unità.

Che dire, se ci si dimenticano il plagio di Ingroia e la fragilità dei 95 anni della Lollo, qualche spunto in comune con la sinistra c’è nel programma di Italia ‘Sovrana e Popolare’, ma molto altro distrae dalla priorità dell’antifascismo, della borgatara di Centocelle: “Si chiama Gina, alias Lollobrigida, amabile per molte ragioni, nel ricordo del soggiorno americano, star di film indimenticabili.


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