Ucraina, questa è solo una quota delle news di oggi. Il G7 si è dichiarato favorevole a un nuovo pacchetto di sanzioni che preveda l’abbandono graduale dell’approvvigionamento energetico dalla Russia. “Continueremo e rafforzeremo la nostra campagna contro le élite finanziarie e i membri delle loro famiglie che sostengono il presidente Putin nei suoi sforzi bellici e sperperano le risorse del popolo russo. Imporremo altre sanzioni”. Durante l’incontro virtuale con i leader del G7 il presidente Zelensky ha sottolineato la determinazione dell’Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale. “L’obiettivo finale è garantire il pieno ritiro delle forze militari russe dall’intero territorio nazionale”. A Zelensky i leader del Gruppo dei 7 hanno assicurato sostegno per la coraggiosa difesa della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, per un futuro pacifico, prospero e democratico: “Putin porta vergogna alla Russia e ai sacrifici storici del suo popolo. Attraverso le azioni aggressive in Ucraina, la Russia ha violato la Carta delle Nazioni Unite, concepita dopo la Seconda Guerra Mondiale per salvare le generazioni successive dal flagello dei conflitti”. Dal G7 24 miliardi di dollari in aiuti per il 2022 all’Ucraina: “Non risparmieremo alcuno sforzo per ritenere il presidente Putin, gli artefici e i complici di questa aggressione, compreso il regime di Lukashenko in Bielorussia, responsabili delle loro azioni contro il diritto internazionale. Le misure restrittive hanno già un impatto significativo su tutti i settori economici russi, finanziario, commerciale, difesa, tecnologico ed energetico e nel tempo intensificheremo la pressione sulla Russia”. Il rischio di un golpe per spodestare Putin si deve a ‘uomini forti’ del Cremlino, a Nicolai Patrushev, ex ufficiale del Kgb, Alexander Bortnikov, capo dell’Fsb, Sergei Shoigu, ministro della Difesa, Sergey Naryshkin, capo dell’intelligence di Putin. Zelensky rivendica che anche gli ucraini hanno sconfitto il nazismo e per questo “Non permetteranno a nessuno di appropriarsi di quella vittoria”. Mariupol, il sindaco ucraino: “I russi stanno preparando qui la parata della Vittoria del 9 maggio”. I media: “Soldati russi informati che guerra finirà entro 9 maggio”. Quasi passata sotto silenzio, ed è una notizia ‘bomba’: Wsj, pool di aziende tech della Cina, si ritira dal mercato russo a causa delle sanzioni. L’esodo coinvolge anche il colosso dei computer Lenovo e i produttori di smartphone e gadget Xiaomi. Danjil, in arte Monokov, ragazzo russo di 18 anni, vive in Italia dal 2009. Da oltre sessanta giorni viaggia in bicicletta in tutta l’Europa. L’obiettivo è diffondere un messaggio contro la guerra e contro la Russofobia. In video mostra una bandiera con i colori bianco blu bianco (il rosso è sparito), adottata dai russi che sono contro la guerra. Putin: “L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini (???). Il nostro (invasione dell’Ucraina, ndr), è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”. Zelenski: “Finché la guerra continua, servono dai 5 ai 7 miliardi di dollari al mese. Quando sarà finita, dovremo ricostruire tutto ciò che è stato distrutto dalla Russia. Serviranno almeno 600 miliardi di dollari”. Il G7 si è dichiarato favorevole a un nuovo pacchetto di sanzioni che preveda l’abbandono graduale dell’approvvigionamento energetico dalla Russia: “Continueremo e rafforzeremo la nostra campagna contro le élite finanziarie e i membri delle loro famiglie che sostengono il presidente Putin e sperperano le risorse del popolo russo. Imporremo altre sanzioni”. I leader del G7 hanno chiesto che Mosca consenta il commercio di beni agricoli e alimentari da e verso l’ucraina: “La guerra del presidente Putin mette la sicurezza alimentare globale sotto forte stress. Insieme alle Nazioni Unite, chiediamo alla Russia di porre fine al blocco e alle altre attività che impediscono la produzione e l’esportazione di cibo dell’Ucraina. Se non lo farà, questo sarà visto come un attacco alle forniture alimentari globali”.
Se nasci o diventi antifascista, perché italiano di una Repubblica democratica, rischi di diventare ossessivo nel denunciare le migliaia di episodi condannati dalla Costituzione e punibili da una legge dello Stato. E però: peggio la suddetta ossessione o l’assurdo di un partito che ripropone il disastro del ventennio? Bannon, trait d’union della destra americana con il neofascismo italiano, cita Fratelli d’Italia come “Uno dei più vecchi partiti fascisti” e la Meloni, che mente sull’estraneità alla destra eversiva come “Fascista, neofascista”. Impossibile contenere in una nota i ‘casi’ di apologia del fascismo, i rigurgiti impuniti di contiguità con il Ventennio. Due fra tanti: a Napoli tale Sergio Rastrelli, rampollo di uno storico neofascista, ha tappezzato i muri della città con un manifesto che riproduce la sua immagine e il ‘proclama’ (senza conseguenze penali) “Io sono Sergio Rastrelli e sono un vero fascista”. Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, ha salutato i convenuti per la cena elettorale della ‘lobby nera’ con un bene augurale “Heil Hitler”.
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