“Sed verba non volant” (parole come pietre)

Niente di nuovo sulla pericolosità delle parole ad alto rischio di far danni. Il clou di questo scabroso postulato è largamente presente nella storia: Hitler, Mussolini, Stalin, di recente Trump, ora Putin, farneticanti trascinatori di folle plagiate, grandi imbonitori, rivelano quanto sia evidente, incontrollata, la permeabilità umana, esposta a coinvolgimenti senza difesa.

Per non rimanere nel vago: l’anima almirantiana della Meloni evita di trascurare gli italiani moderati, gli eterni scontenti di “governo ladro”. Con loro si spaccia come estranea al neofascismo eversivo dell’estrema destra. Su un fronte opposto, con furbizia di ‘borgatara’ sgamata, usa parole ben ponderate per incoraggiare i nostalgici del Ventennio ad alimentare l’orgoglio neofascista, adunate a braccio teso e cori inequivocabilmente evocativi del regime. Con qualche ragione, avallata dall’attualità dei sondaggi, che collocano Fratelli d’Italia in cima al consenso politico, ‘Io sono Giorgia’ ha fatto ricorso alla tesi che l’avanvce del neofascismo al governo, della Meloni premier, dovrebbe galvanizzare il suo elettorato neofascista. Anche se lateralmente viaggia in quella direzione l’allucinante sgarbo storico del filo Putin Orsini, che ha affibbiato la responsabilità della seconda guerra mondiale ai Paesi occidentali e ha contemporaneamente assolto Hitler, il nazismo.

Antonio Cicchetti, sindaco di Rieti: “Dobbiamo andare avanti al grido di battaglia, che è sempre il solito: boia chi molla!”. È accaduto al termine del comizio a sostegno di Daniele Sinibaldi, esponente di Fratelli d’Italia, candidato sindaco alle prossime amministrative, esempio, tutt’altro che isolato, del reato colpevolmente impunito, di apologia del fascismo. Il Pd: “Non c’è spazio per terze vie:”O si sta di qua o di là. Rieti non è purtroppo un caso eccezionale, ma la ripetizione di un modello di destra che è venuto fuori in modo sfacciato e caratterizza le campagne elettorali in molte città”. Vittorio Feltri, alla conferenza di Fratelli d’Italia: “Sono contento si tenga a Milano perché tutto succede a Milano, anche dal punto di vista politico. Non a caso il fascismo è nato a Milano (!!!???). Sono convinto che Fratelli d’Italia continuerà a essere il primo partito italiano. Il Tricolore l’anno prossimo stravincerà”.

L’europarlamentare bulgaro Angel Dzhambazki (iscritto al gruppo Ecr di cui fa parte Fratelli d’Italia) al termine del suo intervento ha abbandonato l’aula “salutando” con il gesto fascista verso la vicepresidente Picierno che presiedeva la sessione e ha dichiarato: “Simboli e gesti fascisti non sono ammessi in quest’aula. Ho subito condannato l’accaduto e chiesto di sanzionare questo gesto ignobile e inaccettabile”. Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo: “Un saluto fascista al Parlamento europeo è per me inaccettabile, sempre e ovunque. Offende me e tutti gli altri in Europa. Siamo la Casa della democrazia. Quel gesto viene dal capitolo più oscuro della nostra storia”.

Improprio indirizzare alla magistratura l’invito ad applicare quanto prescrivono la legge e la Costituzione per i reati di apologia del fascismo?

Parole: Draghi sul caso Lavrov: da lui frasi aberranti ed oscene / Putin a rischio golpe? La minaccia dei Siloviki: chi sono e perché potrebbero rovesciarlo / Michele Santoro, polemiche per la serata su Byoblu, rete televisiva che ha espresso tesi scettiche nei confronti della pandemia e della vaccinazione anti-Covid. “L’intesa Santoro-Byoblu non è una sorpresa” secondo il giornalista Gianni Riotta, “ma la logica conseguenza del loro fosco, comune, approccio alla informazione e alla politica”. Luciano Capone, del Foglio: “Santoro faceva in televisione la propaganda per la cura Di Bella”. Sabina Guzzanti: “Anche in Italia, e non solo nella Russia di Putin, chi esprime posizioni differenti dal mainstream rischia di essere emarginato” (!!!???). Presente allo ‘show’(ovvio) anche Carlo Freccero / Saviano: “Russia stato mafioso, Putin era un modello per le destre italiane” / Alessandro Orsini: “Sono accusato di essere ignorante da migliaia di grandissimi ignoranti, inclusi direttori di quotidiani e trasmissioni televisive. Ignoranti olimpici anche al Corriere della Sera. Orsini su Hitler: “Quando invase la Polonia non voleva la Seconda Guerra Mondiale”. Il prof pro Putin aveva dichiarato che l’escalation del 1939 sarebbe stata la risposta dei Paesi europei all’invasione della Polonia, che coalizzandosi contro il nemico tedesco avrebbero di fatto portato la guerra in tutto il mondo. “Generalmente amo chi mi odia, ma in questo caso, più che di amore, parlerei di compassione. Provo una certa compassione per i miei odiatori. Soprattutto per il direttore di Repubblica e del Corriere della Sera”.

Parole? No, stralci tratti da una massa caotica di news.

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