Guerra in Ucraina – Il coinvolgimento di Sigonella

Il giornalista e militante pacifista messinese, intervenendo ai microfoni di Mediterradio, trasmissione di Radio Rai condotta assieme a France Bleu – RCFM, che settimanalmente unisce Sicilia, Sardegna e Corsica, ha evidenziato i rischi cui va incontro la Sicilia nel contesto della guerra in corso in Ucraina: “Sigonella e la Sicilia sono l’occhio degli Stati Uniti e della NATO”, ha affermato Mazzeo. Da sempre attento osservatore, in opposizione ai processi di militarizzazione in Italia e nel Mediterraneo, Antonio Mazzeo domenica scorsa era stato intervistato a Sigonella da Rai News 24, dietro i cancelli della base militare.

Intanto sono state annunciate le due manifestazioni che vedranno la mobilitazione regionale “Contro le guerre imperialiste” in programma a Niscemi e Sigonella rispettivamente il 12 e il 20 marzo prossimi.  

Nel 1991, Antonio Mazzeo, giornalista e saggista messinese, militante pacifista di lungo corso, per conto del Comitato messinese per la pace e il disarmo unilaterale, scrisse “Sicilia Armata”, pubblicato da Armando Siciliano Editore. La Sicilia, “portaerei della NATO”, come egli l’aveva definita, attrezzata di infrastrutture e di sofisticati sistemi militari, fa da base, negli interessi degli USA, alle guerre di mezzo mondo. Il “nemico”, nel pensiero diffuso e nell’immaginario collettivo, in quest’Europa di pace, si sarebbe tenuto a distanza da cotanta potenza. Ventidue anni dopo, sempre Antonio Mazzeo, ne “Il MUOStro di Niscemi”, Editpress, 2013, ci descriveva le “Guerre globali del XXI Secolo” come escalation, evoluzione di questo processo che vede affermarsi le intelligenze artificiali al centro dei sistemi d’arma. Nel contempo, i confini dell’Europa politica si sono spostati. Adesso, la guerra lanciata con l’aggressione della Russia all’Ucraina sembra aver fatto ritornare l’Europa indietro di un secolo, ma non è proprio così. Il mondo è andato avanti in un contesto in cui la corsa agli armamenti non ha mai subito un attimo di sosta. E la Sicilia “armata”, quella di Sigonella, Niscemi e altri luoghi sensibili, deve fare i conti con la guerra in atto, mentre le preoccupazioni crescono.

Antonio Mazzeo, che grazie al suo impegno, ad ottobre 2020, ha ricevuto a Roma il Premio giornalistico “Colombe per la Pace”, promosso dall’Archivio Disarmo sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è stato invitato a commentare questo momento di ostilità dai microfoni di Mediterradio, trasmissione di Radio Rai condotta assieme a France Bleu – RCFM (Radio Corse Frequenza Mora) che settimanalmente unisce Sicilia, Sardegna e Corsica. Mazzeo ha articolato l’argomento rispondendo alle domande della giornalista Marzia Puleo.

Rispetto al conflitto in corso, sono state rappresentate le preoccupazioni del sindaco di Lentini, comune che offre la maggiore quota di superficie alla base militare di Sigonella, circa la possibilità che quest’ultima possa diventare attiva.

“Il coinvolgimento di Sigonella è già in atto – risponde Antonio Mazzeo. È partito ben prima del famigerato attacco russo in Ucraina. Da Sigonella decollano quotidianamente droni della Marina militare statunitense e della NATO, che sorvolano tutto l’Est Europa, raggiungono l’Ucraina, volano sul Mar Nero e costeggiano la Crimea. A questi si aggiungono i pattugliatori della Marina militare statunitense che hanno funzione anche d’oscuramento e di guerra elettronica. Per cui, Sigonella è in prima linea da tantissimo tempo”.

La paura degli abitanti e del sindaco. “Essere in prima linea, essere l’occhio degli Stati Uniti e della NATO rispetto al conflitto dell’Ucraina, mi sembra sia una paura legittima. Qualsiasi occhio può essere tranquillamente accecato, oscurato, anche simbolicamente, con il lancio di un missile per colpire gli americani e la NATO proprio a casa loro, dunque, Sigonella e la Sicilia. Mi pare ci sia una paura legittima da parte di tutta la popolazione siciliana”.

La voce del movimento pacifista in Sicilia: “Già il movimento pacifista ha riempito le piazze delle grandi e delle piccole città, e tra l’altro – annuncia Mazzeo – ha lanciato due appuntamenti fondamentali nelle prossime settimane. A metà marzo ci saranno due manifestazioni, una a Niscemi, luogo in cui opera il MUOS (Mobile User Objective System, ndr) sistema di telecomunicazioni satellitari delle forze armate statunitensi che ha un ruolo determinante in tutti gli scenari di guerra globali a livello mondiale; l’altra a Sigonella, proprio per il ruolo centrale che ha nei conflitti, e soprattutto in questo famigerato conflitto in Ucraina”.

L’Europa avrebbe potuto evitare gli aiuti militari per l’Ucraina?

“Il movimento no war ritiene che gli aiuti militari non siano soltanto un’ulteriore benzina sul fuoco, ma anche una violazione dei principi costituzionali. L’Italia ripudia la guerra, deve trovare strumenti di dialogo e di pacificazione. Se dobbiamo portare aiuti, devono essere aiuti umanitari a fianco delle popolazioni, dei bambini, delle donne, che oggi sono le principali vittime di questa guerra, non certo fomentando con nuovi sistemi d’arma e munizioni”.

 

 

FONTE

Articolo di

ANTONIO MAZZEO

tratto da

Antonio Mazzeo Blog

 

 

DOMENICA 20 MARZO PRESIDIO A SIGONELLA

No all’invasione russa dell’Ucraina

No alla guerra in Europa

No all’espansione della NATO 

Riempiamo le piazze della città con i nostri corpi e le voci di chi è da sempre contro la guerra, senza se e senza ma. L’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo e del governo di Putin è totalmente inaccettabile. Va fermata subito, le truppe russe devono rientrare immediatamente nei loro confini.  Tra il 2004 e il 2020 l’alleanza militare atlantica è passata da 16 a 30 Paesi membri, schierando armamenti offensivi in Romania, Polonia e nei Paesi Baltici, ai confini con la Russia. Anche su questo, non possono esserci ambiguità, bisogna fermare subito i processi di militarizzazione. La NATO non ha motivo di esistere.

Diciamo no al governo Draghi che ha decretato un nuovo stato di emergenza sino al 31 dicembre 2022 e si appresta, violando l’art. 11 della Costituzione, ad inviare armi e mezzi militari all’Ucraina. Siamo al fianco dei popoli ucraino e russo che non vogliono nessuna guerra, ma solo una vita dignitosa.

Dalla Sicilia il nostro NO ALLA GUERRA deve essere ancora più forte, per il ruolo che hanno le basi Usa e Nato, a partire da Sigonella; da Augusta, centro di rifornimento strategico delle navi da guerra Nato e dei sottomarini nucleari USA: da Niscemi dove le antenne NRTF e il MUOS della Marina USA trasmettono gli ordini di morte alle unità militari degli Stati uniti schierate in tutto il pianeta.

Mobilitiamoci per fermare la militarizzazione della Sicilia

e per una degna accoglienza di tutti i rifugiati, senza discriminazioni,

domenica 20 marzo ore 10,30 presidio a Sigonella

Tacciano le armi. Fuori la guerra dalla storia

                                                                                                                                                                                                                                            Catania NoWar

Hanno aderito: Comitato NoMuos/NoSigonella, Cobas, La Città Felice, LHIVE. Movimento NoMuos, redazione I Siciliani giovani, Rete Antirazzista, Rete La Ragnatela, USB Scuola- Federazione del sociale Usb-Asia Usb , Mani Tese Sicilia,  Circolo Città Futura, Spazi Sociali, PRC, PCL, PMLI, Sinistra Anticapitalista, Azione Civile, Potere al popolo                info-adesioni: nomuosnosigonella@gmail.com

https://www.facebook.com/events/1122597475248196


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