E il Piave mormorò… l’Italia s’è desta

È in corso il meeting nazionale delle competizioni indoor nobilitate dalla partecipazione di eccellenze italiane in molteplici specialità. Lo smisurato schermo panoramico, visibile dalla vetta del Monte Bianco al cono in fiamme dell’Etna, racconta l’esito delle gare, di vincitori e vinti.   In vista del traguardo di fine gara della maratona, in testa al gruppo corrono affiancati i vertici del team che ha governato il sistema sanitario nelle stagioni devastate dalla pandemia. Si contendono l’oro il ministro della sanità, un accreditato virologo, il primario di un reparto di terapia intensiva, un’infaticabile infermiera che opera nel reparto Covid da due anni, un volontario che assiste a domicilio un’anziana contagiata. Come non accade nelle vere gare di atletica, tagliano tutti loro, contemporaneamente, il nastro del traguardo. Dietro arrancano i No vax, lingua di fuori e gambe molli. Si succedono le premiazioni: sale sul gradino più alto del podio il vincitore del salto con l’asta. Ha battuto il record italiano degli imprenditori, che a dispetto della pandemia hanno spinto in su il numero di nuovi occupati. Il ‘faticoso’ lancio del peso ha fatto registrare la migliore misura di un’atleta del Sud, prima donna in Italia a far vaccinare i figli under diciotto: a debita distanza le concorrenti negazioniste o scettiche. Sulla media distanza si è cimentato l’eterogeneo affollamento di competitors politici. In testa dal via, con falcate da grande fondista, Mattarella guadagna metri su metri e conclude la gara fresco come una rosa. Stracchi, in crisi di dispnea, preda di ansia da prestazione finiscono i competitors impresentabili mandati allo sbaraglio, discreditati.  Non è l’unica nota di rilievo. Il bilancio delle gare disputate sembra annunciare una primavera di rivincita dopo un biennio di buio pesto. La scienza lascia intendere che l’Italia e mezzo mondo sono sul punto di aver ragione del peggio, del maledetto virus, che li hanno messi in ginocchio. La maestria di Draghi, economista con trascorsi di rara eccellenza, garantisce l’uso migliore dei miliardi concessi dall’Europa al nostro Paese per sanare il vulnus della pandemia e l’asse con Mattarella si propone come garante di ottimismo per il futuro dell’Italia.

Diverte osservare baruffe in rapida crescita. Rivelano pochezza, scarsa compatibilità e rissosità dello sconquassato centrodestra. Molto divertente

è l’editto ‘bulgaro’ di Mediaset, mega network televisivo. Racconta che Berlusconi, infastidito da esternazioni ostili della Meloni potrebbe aver reagito ‘invitando’ il vertice delle sue emittenti commerciali a disdire le ‘comparsate’ di Fratelli d’Italia previste nei programmi di Canale 5, Rete 4, Italia 1. Non regge la motivazione di modifiche conseguenti allo strapotere dell’offerta Rai di Sanremo, perché altre presenze di politici sono state confermate.  Non son rose e non fioriranno.


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