Ennesimo ko per i “mandati vaccinali” ordinati da Joe Biden.
Un sonoro ceffone che gli arriva da un’altra alta corte federale a stelle e strisce.
Ad appiopparglielo, stavolta, il giudice del distretto occidentale della Louisiana, Terry Doughty, il quale ha emesso – come viene riportato dalla stampa americana – “un’ingiunzione preliminare per gli operatori sanitari presso le strutture certificate ‘Medicare’ per tutti i 50 stati”.
Di doppia importanza, il provvedimento. Sia perché ha valore, anche se temporaneo, in tutta la nazione, perché riguarda, appunto, tutti i 50 stati.
Ma, soprattutto, per la ‘pesantezza’ delle motivazioni, che mettono in guardia il capo della Casa Bianca dall’adottare provvedimenti che calpestano la Costituzione e i diritti inalienabili di tutti i cittadini.
Una severa lezione in punta di diritto.
Mette nero su bianco il giudice Doughty: “Se al ramo esecutivo fosse consentito di usurpare il potere del ramo legislativo di legiferare, due dei tre poteri conferiti dalla nostra Costituzione sarebbero nelle stesse mani”.
“Se la natura umana e la storia insegnano qualcosa, è che le libertà civili affrontano gravi rischi quando i governi proclamano stati di emergenza indefiniti”: proprio come sta succedendo in mezzo mondo, a cominciare dalla nostra Italia.
Continua Dougthy: “Durante una pandemia come questa. È ancora più importante salvaguardare la separazione dei poteri stabilita dalla nostra Costituzione per evitare l’erosione delle nostre libertà”.
Sebbene Doughty riconosca che la Corte Suprema alla fine avrà l’ultima parola, non manca di sottolineare che “è importante preservare lo status quo. Gli interessi di libertà dei non vaccinati lo richiedono”.
La sentenza della Louisiana arriva appena un giorno dopo che un tribunale federale del Missouri ha emesso un’ingiunzione dello stesso tenore, da applicare in 10 stati.
Il procuratore generale della Louisiana, Jeff Landry, elogia la sentenza emessa da Doughty, contro il mandato vaccinale di Biden che definisce senza mezzi termini “incostituzionale e immorale”.
Così scende in campo Landry: “Anche se la nostra lotta è tutt’altro che finita, sono lieto che la Corte abbia concesso un provvedimento preliminare contro l’attacco incostituzionale e immorale del presidente Biden, non solo ai nostri operatori sanitari, ma anche all’accesso ai servizi sanitari per i nostri poveri e anziani”.
E aggiunge: “Vedrò questo caso fino alla fine, combattendo in ogni fase del processo per impedire al governo federale di imporre la tirannia medica sui nostri cittadini e trasformare gli eroi sanitari dell’anno scorso nei disoccupati di quest’anno”.
Più chiari di così!
Come mai fino ad oggi toghe ed ermellini di casa nostra restano zitti e muti?