“DOMANI”/ COLOSSALE SVISTA FERRAGOSTANA PER LA CREATURA DI CARLO DE BENEDETTI

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Botta di caldo ferragostano per le truppe del “Domani”, la creatura editoriale (ha ormai quasi un anno di vita) di Carlo De Benedetti e diretta dal ‘manager’ Stefano Feltri.

Ecco il titolo sparato a tutta pagina, dedicato alla “ragazza italiana in carcere per blasfemia”, come viene precisato nell’occhiello: “Armi e migranti: gli affari dell’Italia col Marocco dietro il silezio su Ikram”.

Avete letto bene: il SILEZIO, un silezio che fa molto rumore.

Sorge spontanea la domanda: possibile mai – pur nello scontato rompete le righe ferragostano – che nessuno in redazione si premuri di dare una rilettina, non certo ai contenuti di articoli e inchieste, ma almeno ai titoli?

Soprattutto quelli di apertura?

E ancor di più se ‘sparati’ con tanta forza?

Possibile che la piccola ma potente corazzata della nuova informazione capitanata dall’ex patròn di Repubblica possa scivolare su una simile buccia di banana?

Possibile quando tra le sue fila vanta il fior fiore di redattori strappati a suon di euro dagli ex amori d’un tempo, ossia l’Espresso e Repubblica?

Eppure il pezzo, firmato da Laura Cappon, meritava certo una miglior sorte. Come illustra il sommario: “Da quasi due mesi la giovane italo-marocchina è detenuta per un post su Facebook giudicato blasfemo ma il governo non si muove. Con Rabat ci sono trattative delicate, anche sulle fregate di Fincantieri”.

Una storia che riporta molto alla mente quella del nostro Patrick Zaki, detenuto da oltre un anno nelle galere egiziane, e sempre per dei messaggi Facebook che hanno dato fastidio alle autorità del Cairo. Il nostro governo se ne frega di quella assurda detenzione, fa poco o nulla per ottenerne la liberazione e invece continua a fare affari, tramite le nostre imprese di Stato come Leonardo e Fincantieri, con l’Egitto.

Stesso copione con il Marocco. E l’inchiesta di Laura Cappon li dettaglia con dovizia di particolari.

Ma casca l’asino, sprofonda in quel “silezio” pesante come un macigno.

Impietosa, la notte prima, l’edicola di Rai News 24, che ha inquadrato per lunghi minuti quella prima pagina: senza affondare alcun commento.

Dentro un ‘silezio’ che si tagliava a fette: più pesante di qualsiasi parola.

Meglio, forse, tornare ai fasti del carcere di Santa Maria Capua Vetere, con lo scoop delle videate sulle violenze delle guardie carcerarie recuperate in esclusiva dal Domani.

Meglio lasciar perdere il Marocco: quando il ‘silezio’ è d’oro…

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